Anna dai capelli rossi. Il graphic novel. Adattamento dal romanzo di L.M. Montgomery di Mariah Marsden, Illustrazioni di Brenna Thummler, Editrice Il Castoro. Da 10 anni.
È il momento di Anna. Anna dai capelli rossi, o Anna dei Tetti Verdi, come è intitolato il romanzo – Anne of Green Gables – che la scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery pubblicò per la prima volta nel 1908, dando inizio a una fortunata saga. È il momento di Anna, dicevamo, perché, complice la serie televisiva di Netflix Chiamatemi Anna, che ha debuttato nel 2017 ed è già giunta alla sua terza stagione, l’interesse del pubblico, e non solo quello infantile, si sta catalizzando intorno a questa luminosa eroina, «la più cara e adorabile ragazzina nella letteratura dall’immortale Alice», come l’ebbe a definire Mark Twain.
Sembra proprio che Anna, con quel suo sguardo di resiliente meraviglia sul mondo, sia una sorta di talismano per tutti noi incupiti dalle oppressioni del presente, e del resto gli adattamenti delle sue storie sono da sempre stati molteplici: trasposizioni cinematografiche, serie televisive, tra cui quella celebre nipponica di animazione, e ora anche un graphic novel, per la casa editrice il Castoro, che si sta distinguendo per la qualità dei fumetti con cui da qualche tempo affianca la tradizionale produzione di narrativa.
La versione a fumetti di Anna dai capelli rossi coglie bene quella sorta di dialogo tra paesaggio, persone, ambienti da una parte e vita interiore di Anna dall’altra, una vita interiore in grado di valorizzare ogni trascolorare delle stagioni, ogni incontro di «spiriti affini». La dedica delle due giovani autrici americane è un omaggio a Lucy Maud Montgomery, «che ci ricorda che nulla è più potente di una ragazza dotata di immaginazione». Una bella idea per un dono natalizio a ragazze di tutte le età.
Mike Unwin-Jenni Desmond, Migrazioni, Editoriale Scienza. Da 8 anni.
Un’altra bella idea per una strenna è questo libro di grande formato che appartiene al genere della divulgazione scientifica, com’è nel taglio editoriale della casa editrice triestina, il quale ci racconta (perché alle informazioni scientifiche è sempre intrecciato il calore emotivo della narrazione) venti sorprendenti storie di migrazioni nel mondo animale. Dal viaggio di mamma e cucciolo di megattera dalle calde acque del Pacifico a quelle gelide dell’Antartide; alle decine di chilometri percorse a piedi dai pinguini per andare dal mare al luogo di cova nell’entroterra; all’avventuroso viaggio dei caribù tra la tundra e le foreste; al periglioso volo delle rondini tra Africa e Europa; fino alla sterna artica, che pesa come un cucchiaino da tè ma che compie il viaggio migratorio più lungo in assoluto: da polo a polo, fino a 77’000 chilometri in un anno!
Sono davvero tanti gli animali migratori, che affrontano con incredibile determinazione lunghi e faticosi viaggi con pericoli di ogni sorta, per lo più purtroppo causati dagli esseri umani con i loro sconsiderati interventi su habitat e rotte. È un libro interessante, valorizzato dalle suggestive illustrazioni di Jenni Desmond (vincitrice del New York Times Best Illustrated Children’s Book), che ci portano nei vari ambienti naturali, a cominciare già dai risguardi, dove la staticità verde del mondo vegetale, espressa da alberi ben radicati nella foresta, è compensata dal dinamismo di tre piccole farfalle arancioni, che inseriscono movimento nell’immagine. Un’energia vitale che serve a sopravvivere, e che è propria di tutti noi. Animali umani e non umani.