Viale dei ciliegi

/ 13.01.2020
di Letizia Bolzani

Raffaella Romagnolo, Respira con me, Pelledoca. Da 13 anni. 

È un viaggio di formazione, quello che racconta questo romanzo, il primo per ragazzi della scrittrice Raffaella Romagnolo, uscito dall’editore milanese Pelledoca, specializzato in thriller e storie «da brividi». Qui però non c’è mistero, la tensione è tutta interiore, la dimensione «dark» è quella della natura selvaggia, che può essere benefica ma anche angosciante, soprattutto quando è fatta di selve oscure da attraversare. Boschi letterali – il giovane Amedeo Ghisleri deve attraversarli, da solo, di notte, se vuole salvare la vita al padre, caduto in montagna, sotto una frana – ma anche metaforici, perché Amedeo, adolescente in crisi, quei boschi deve attraversarli per ritrovare se stesso. Amedeo è un ragazzo pieno di rabbia, refrattario al mondo dietro il ciuffo che gli copre gli occhi, non va neanche più a scuola. Quando suo padre viene a saperlo, decide drasticamente di imporgli una gita in montagna molto impegnativa, un po’ come programma «d’urto», rieducativo, e un po’ per provare a stare insieme, loro due, in una dimensione offline e immersa nella natura. Dunque, scalata a Punta Liberté, 3453 metri di altezza.

La camminata sarà rieducativa, certo, ma in un modo più drammatico rispetto a quello immaginato dall’ingegner Ghisleri. Il problema di fondo è che Amedeo ha un lutto da elaborare: quello di sua madre, morta tempo prima in un tragico incidente automobilistico. E i sentieri impervi che sarà costretto a percorrere, prima con il padre, faticando alla conquista della vetta, poi in solitudine, attingendo alle proprie risorse interiori per non cedere alla stanchezza e alla paura, gli faranno compiere un viaggio altrettanto importante all’interno di sé. Così Amedeo ne salverà due, di vite: quella del padre, e anche la sua, perché «quella notte, nel bosco, la vita mi ha preso per mano». Il romanzo è costruito giocando sull’asse temporale: il tempo qui e ora dell’avventura in montagna e il tempo del ricordo della madre, presente nei continui, intensi, flash-back. Camminando in montagna si sta in silenzio, ma quel silenzio per Amedeo è abitato dal rumore dei pensieri e dei ricordi. E allora, passo dopo passo, il lutto viene elaborato, e la paura (quella di affrontare la natura minacciosa ma anche quella di affrontare la vita) viene sconfitta. Perché «la paura è tipo un ponte: lo devi attraversare se vuoi arrivare da qualche parte» ed è anche «tipo un vestito: devi starci dentro». E poi si può tornare a vedere la bellezza.

Valentina Gazzoni, Il cuore smemorato, EDT Giralangolo. Da 5 anni. 

Cominciamo a leggere questo libro dai risguardi: delle grandi forbici nere tagliano a pezzetti un cuore rosso. Niente paura, perché «la scomposizione di un cuore non è un cuore infranto ma l’inizio di nuove avventure». Al di là del confortante significato metaforico – che arriverà forse più agli adulti – ciò che in questo libro è rilevante è proprio la dimensione letterale, visiva e materica, del «cuore a pezzi»: da un cuoricino rosso scomposto possono infatti gioiosamente nascere innumerevoli altre figure. In effetti l’icona del cuore è inflazionata, in ogni tipo di comunicazione, e anche i bambini tendono a subirne lo stereotipo. Molto interessante, allora, questo progetto della giovane artista Valentina Gazzoni, che a partire dalla scomposizione della figura «cuore», crea altre figure (una barca, una tartaruga, una farfalla, un quadrifoglio...) e altre storie. Storie possibili, libere, nuove.

I testi sono brevi e lasciano spazio alla creatività dei bambini, per i quali sono pensate le due pagine finali in cartoncino, su cui si trovano, pre-tagliati, dei cuori a pezzetti, pronti a rinascere in altre forme e in altre storie. Anche il linguaggio si mantiene su una dimensione giocosa, esplorando pure le fertili possibilità del nonsense e dell’onomatopea. Un’idea semplice – la cui semplicità è ribadita dalla bianca ariosità delle pagine, abitate da soli due colori, il rosso del cuore e il nero dei minimi segni aggiuntivi e delle parole – ma che potrà avere molti sviluppi creativi a scuola o in famiglia.