Viale dei ciliegi

/ 03.12.2018
di Letizia Bolzani

Mark Brake (testo) – Brendan Kearney (illustrazioni), Il libro della Terra, Editoriale Scienza. Da 8 anni. 

Se siete alla ricerca di una strenna non di narrativa ma di divulgazione scientifica, che possa durare nel tempo e costituire un prezioso serbatoio di scoperte e informazioni per giovani lettrici e lettori interessati a ciò che li circonda, questo libro non deluderà le aspettative. Non è solo un «libro della Terra» ma una vera e propria enciclopedia per ragazzi contemporanea, che affronta – con leggerezza, precisione e spigliatezza – una ricca gamma di discipline: storia, geologia, genetica, biologia, paleontologia, zoologia, astrofisica, ecologia, geografia, persino linguistica, musica e altro ancora. Ma non affastellando nozioni, bensì con un respiro ampio, sostenuto dall’efficace grafica e dalle ben integrate illustrazioni, che sa porsi a misura di ragazzino pur non escludendo il lettore adulto (chi scrive ha imparato tanto!).

Filo conduttore è la quadripartizione negli elementi Aria, Acqua, Fuoco, Terra, che serve solo come (utile) suggestione per suddividere gli argomenti, e raccontarli. Nell’introduzione si esplicita subito che questi quattro elementi appartengono al pensiero degli antichi Greci, mentre «oggi sappiamo che il pianeta e tutto ciò che vi si trova è costituito da 118 elementi chimici diversi». Però organizzare così gli argomenti aiuta la comprensione. Quattro macrocapitoli, dunque, e tanti microcapitoli, ognuno di sole due pagine, incisivo, chiaro, sintetico. Nel capitolo «terra» si parlerà ad esempio di com’è nato il nostro pianeta, della sua struttura ed evoluzione, degli strati del suolo, delle rocce, dei vulcani, di faglie e placche, di terremoti, ma anche di preistoria, di evoluzione dell’uomo, di genetica; in «aria» avremo i gas, gli strati dell’atmosfera, i venti, ma anche le tecniche di volo, gli uccelli, gli aerei, l’apparato respiratorio, e il suono, la parola, il linguaggio, i cambiamenti climatici, e così via, anche per «fuoco», con vari capitoli sui combustibili e le varie energie, e «acqua», nelle sue tantissime declinazioni. Un libro che farà compagnia per molti anni, da leggere anche aprendolo qua e là, per comprendere sempre meglio il mondo in cui abitiamo.

Storie classiche di Natale, Einaudi Ragazzi. Da 9 anni

Il «racconto di Natale» si è consolidato da almeno due secoli come genere letterario, ed è stato accolto da subito con favore anche dalla letteratura per ragazzi, sia in opere scritte esplicitamente per i lettori più giovani, sotto forma di storie brevi o di parti di romanzi (si pensi all’incipit di Piccole Donne), sia in opere che ai più giovani vengono proposte per consuetudine (come accade con il racconto di Natale per eccellenza, il dickensiano Christmas Carol). Ci sono entrambe le categorie letterarie in questa raccolta di storie classiche di Natale, dove l’aggettivo classico connota il fatto che vengono tutte dalla «grande» letteratura del passato. Grandi autori, dunque, di varia provenienza e stile: le atmosfere fantastiche di Hoffmann (Lo schiaccianoci, che peccato non sia integrale!), quelle malinconiche di Andersen (La piccola fiammiferaia e L’abete), quelle fiabesche dei Grimm, quelle invece più scanzonate di Baum, o decisamente ironiche di Jerome K. Jerome. C’è Beatrix Potter con il Sarto di Gloucester e Selma Lagerlöf con Trappola per topi; ci sono celebri italiani, come Collodi, Gozzano, Deledda, De Marchi, e naturalmente Rodari. Ma ci sono anche poesie (di Satta e di Rostand), e non manca il famoso e sempre commovente Dono dei Magi di O. Henry. Tutti adatti alla lettura ad alta voce, in famiglia.

Einaudi Ragazzi ha già in catalogo tante belle raccolte di Natale, che offrono racconti della tradizione, popolare o d’autore, e questa nuova strenna va elegantemente ad aggiungersi ad esse.