Giuseppe Festa, Lupinella. La vita di una lupa nei boschi delle Alpi, Editoriale Scienza. Da 7 anni.
Suggestivo esempio di perfetto equilibrio tra le emozioni di una storia e la precisione delle informazioni scientifiche, Lupinella ci racconta la vita di una lupa dal momento della sua nascita alla fondazione di un nuovo branco, con il suo compagno. Editoriale Scienza, marchio che come sempre si distingue per la competenza nel fare appassionante divulgazione scientifica, affida questo libro allo scrittore italiano più adatto a raccontare i lupi: Giuseppe Festa, naturalista ed educatore ambientale, nonché autore di romanzi di grande successo sugli animali (editi da Salani), il più recente dei quali, La luna è dei lupi, parlava proprio di questi affascinanti principi dei boschi. Lupinella, a differenza di quel romanzo, si rivolge a lettori più piccoli, ma anche qui il punto di vista è quello animale, favorendo così suggestive possibilità di immersione per i giovani lettori: «finalmente ci vedo! E ci sento! [I miei fratelli] sono esattamente come me li ero immaginati»... «che cosa sento in bocca? Dalle gengive mi spunta qualcosa...».
Lupinella scopre il mondo insieme ai suoi lettori, cominciando da ciò che vede e sente intorno, passando per tutti gli insegnamenti impartiti dai lupi adulti, fino al nuovo parto della sua mamma, e a quel lontano ululato che la invita a lasciare il branco. Particolarmente intenso è il momento della partenza, illuminato però dalla nascita della sua nuova famiglia, nel ricordo di quello sguardo d’addio che le era giunto dagli occhi ambrati della madre: «l’amore che mi hai dato è lo stesso che darò ai miei cuccioli. Quello stesso amore che, un giorno, dimostrerò loro nel momento più difficile: quando li lascerò andare per la loro strada. Perché così è la vita dei lupi».
Ogni capitolo porta una data, la storia scorre con il calendario dell’età di Lupinella, la lasciamo quando ha due anni, nella tana con i suoi cuccioli. Ogni momento saliente della sua vita è poi scandito da interessanti approfondimenti di un’esperta lupologa del progetto europeo Life WolfAlps, che ha contribuito alla realizzazione del volume. C’è anche un poster illustrato da staccare e un’appendice con attività ludiche da fare nel bosco. Da citare l’apporto delle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, a cominciare dalla bellissima copertina.
Bruno Tognolini, Rime del fare e del non fare, Gallucci. Da 4 anni.
Ogni giorno, ogni piccola cosa di ogni giorno scorre sul ritmo del cuore, sul ritmo dei passi, sul ritmo del respiro. E anche, se abbiamo la fortuna di averne nella memoria o di trovarle in libri belli, sul ritmo di una poesia. Bello è sicuramente – come potrebbe non esserlo – questo di Bruno Tognolini, mago delle parole in versi, che lui chiama sobriamente filastrocche. Rime del fare e del non fare, s’intitola, ponendo l’accento sulla dimensione domestica delle minime azioni da una parte (come pulire le scarpe, pettinarsi, fare le torte) e non-azioni dall’altra (ossia meditazioni, emozioni, ad esempio sul coraggio e la paura, il sentirsi buoni a nulla, il litigare, o il dire una litania per un albero malato): quasi un ora et labora laico, e a misura di bambino.
Ci sono testi più narrativi, altri più elegiaci, altri ancora a scherzosa invettiva, e ci sono quelle «formule magiche» per scongiurare fastidi o favorire cose belle, com’erano quelle di Mal di pancia calabrone. Sono versi tratti dal patrimonio della Melevisione, ed è giusto che vengano messi a disposizione anche delle nuove generazioni di bambini, in questo delizioso volumetto impreziosito dai disegni di Giuliano Ferri.