Michelle Cuevas-Erin Stead, Il postino dei messaggi in bottiglia, Babalibri. Da 4 anni.
Leggerezza, umanità nel senso più sorridente e più profondo, empatia: Erin Stead illustra con il suo personalissimo tratto, intenso e pacato, questa bellissima storia, il cui testo stavolta non è del marito Philip (con il quale ha realizzato albi pubblicati sempre da Babalibri che non potete perdervi: Il raffreddore di Amos Perbacco; Orso ha una storia da raccontare; Lenny e Lucy) ma della giovane autrice, anch’essa americana, Michelle Cuevas (già apprezzata per il romanzo Le avventure di Jacques Papier). Anche quando lavora con altri (come già nel caso di E poi... è primavera, con testi di Julie Fogliano), Erin Stead è in grado di imprimere al libro un mite calore e un senso di fratellanza con le altre creature che non possono lasciare indifferenti.
Stavolta si tratta di «un postino dei messaggi in bottiglia» che aveva il compito di «aprire ogni bottiglia arrivata per mare e assicurarsi che fosse portata a destinazione». Un giorno gli viene consegnata dalle onde una bottiglia il cui destinatario non è specificato (e quanto gli piacerebbe fosse proprio lui!) con un invito a una festa in riva al mare. E sarà proprio l’amorevole cura con cui il postino cercherà il destinatario del messaggio, visitando uno per uno i suoi vicini, che renderà unica e indimenticabile quella festa.
Se delle illustrazioni abbiamo già detto, e non ci resta che invitarvi a lasciarvene coinvolgere, va notato anche il testo della Cuevas, tutt’altro che piatto, ma articolato e ricco di metafore interessanti, ben tradotte da Cristina Brambilla: la solitudine del postino a volte «diventava tagliente come una squama di pesce», trovare una bottiglia con il suo nome «sarebbe stato facile come trovare sulla spiaggia un frammento d’unghia del piede d’una sirena». Un libro che ci conforta, piccoli e grandi.
Andrea Valente – Gek Tessaro, Dalla testa ai piedi, Editoriale Scienza. Da 8 anni.
Quando le cose te le spiega lui, di solito le capisci. Perché te le dice come farebbe un compagno un po’ più esperto, bravo ma non saccente, che sta imparando con te. Non le fa scendere dall’alto ma nemmeno vuole fare il simpatico a tutti i costi. È leggero, alla mano, questo sì. E espone con umorismo. Stiamo parlando di Andrea Valente, brillante e navigato divulgatore scientifico per ragazzi, che questa volta ci introduce, senza inutili complicazioni ma anche senza semplicismi, alle meraviglie del corpo umano. In un coloratissimo volume di Editoriale Scienza, reso ancor più vivace dal contributo tutt’altro che parco delle illustrazioni di Gek Tessaro, in tecnica mista, con disegno e collage, ci addentriamo nelle sette sezioni in cui l’argomento è suddiviso: «con la testa sulle spalle – lo scheletro nell’armadio – qua la mano – anche dentro le mutande – cuore di mamma – belli dentro – belli fuori».
Valente qui dosa bene il suo prorompente umorismo, mettendolo là dove può rendere più efficace la comunicazione, ma riuscendo anche, apprezzabilmente, a fare un passo indietro, là dove è più utile lasciar parlare sobriamente le informazioni. Inoltre non s’incaglia sui temi più complessi, come cervello, sistema nervoso, organi interni, a cui accenna con semplicità; riesce ad essere chiaro senza tuttavia esagerare in dettagli, evitando anche, con sorridente grazia, il rischio di eccessivi ammiccamenti, come ad esempio nella parte «dentro le mutande».
Non mancano, e sono interessanti, la sezione dedicata alle curiosità e il glossario finale.