Un’impresa culturale di prestigio

Recentemente si è tenuto al LAC un incontro con la Compagnia Finzi Pasca durante il quale è stata illustrata la complessa macchina organizzativa di una delle più grandi compagnie svizzera
/ 21.08.2017
di Giorgio Thoeni

Una mossa azzeccata. È il meno che si possa dire in merito all’incontro organizzato recentemente nella gran sala del LAC per dare l’opportunità a Daniele Finzi Pasca e a una significativa rappresentanza della sua Compagnia di incontrare il pubblico e di tornare su una serie di temi che hanno contraddistinto l’attività produttiva sull’arco di un anno. Tutto ciò nonostante un paio di settimane prima ci fosse già stata una conferenza stampa molto seguita dai mass-media regionali durante la quale sono state divulgate le stesse informazioni.

La differenza fra i due appuntamenti è consistita nella sostanza di un atto proposto in una veste informale, che ha voluto rendere omaggio al pubblico del LAC e a quelle voci (istituzionali e private) che garantiscono un importante sostegno economico. Un evento che possiamo anche considerare preparatorio in vista del 35esimo dalla nascita della Compagnia, a cominciare dal Teatro Sunil. Sul palco abbiamo così rivisto i co-fondatori Daniele Finzi Pasca, Maria Bonzanigo, Hugo Gargiulo e Antonio Vergamini in compagnia di alcuni personaggi-chiave come Tanja Stojanovic (Logistica), Alexis Bowles (Direzione tecnica) e Rolando Tarquini (Attore).

L’attività di Daniele Finzi Pasca nel mondo è ormai diventata una macchina complessa e articolata: segno di un successo sempre crescente. Dagli spettacoli teatrali di sala impegnati in tournées mondiali alle grandi cerimonie olimpiche (Torino, Sochi), dalle regie per il Cirque du Soleil (Corteo, Luzia) e con il Cirque Éloize (Rain, Nomade, Nebbia) a quelle per le opere liriche (L’amour de loin, Aida, Requiem, Pagliacci, Carmen), dalle gigantesche celebrazioni (come il recente Montréal AVUDO) alla prossima «Fêtes des Vignerons» di Vevey (2019). Fino all’attività pubblicistica con dvd e libri come i recenti Il teatro della carezza e Nuda. Un marchio su cui continua a vegliare la sorridente e compianta figura di Julie Hamelin, ricordata e amata come motore affettivo e organizzativo al centro del respiro creativo di Daniele Finzi Pasca e di tutta la sua Compagnia.

Un aspetto interessante di questa mole di attività è che all’interno dei suoi ingranaggi si fa strada una sorta di laboratorio per nuovi orizzonti tecnologici. Nello spettacolo canadese creato per il 375esimo anniversario di Montréal, ad esempio, alcune soluzioni scenografiche e luminotecniche per l’allestimento multimediale di Avudo sono state particolarmente innovative stuzzicando la curiosità di colossi come la Walt Disney Production. Non solo dunque per ila gigantesca facciata eretta sulla riva del fiume San Lorenzo nel Vieux Port: una struttura che ha «battuto» per dimensioni quella della Freitag di Zurigo con 104 containers (superficie totale 1300 mq) per proiettare le immagini filmate in 3D su un’avveniristico schermo d’acqua. Dunque non solo fontane a specchio sulla Storia (30 fontane con un getto di 30m d’altezza), ma anche invenzioni per risolvere importanti ricadute di costi su allestimenti così faraonici.

Una costante di queste produzioni che, con il passare degli anni, hanno creato attorno alla Compagnia un know-how sul quale si sono consolidate esperienze oggi alla base della formazione di giovani professionisti. Nella testimonianza di Tanja Stojanovic, ad esempio, non c’è solo il booking per i viaggi (qualcosa come un migliaio di biglietti d’aereo) ma anche la ricerca di come risolvere i problemi generati dalle diverse burocrazie con cui confrontarsi per ottenere permessi, certificati di transito per le scenografie (come le 8 tonnellate di materiale per La Verità) ecc.

Un lavoro appassionante ma soprattutto impegnativo. Senza dimenticare gli attori, confrontati continuamente con lunghe trasferte, poco votate al turismo. Ogni spettacolo va infatti rimontato e riprovato. E, a seconda della nazione ospite, ecco che va anche controllata la memoria sul testo. Che deve essere perfetta. Stiamo parlando di spettacoli come Donka, La Verità, Per Te, Bianco su bianco, Icaro… visti e applauditi in italiano, inglese, francese e spagnolo.

È il talento degli interpreti, non facile da imitare né da reperire. Qualche cifra? La Compagnia si avvale di circa 500 collaboratori distribuiti su 15 nazionalità, può contare su un budget annuale di 3,4 milioni di franchi dove le spese per le tournées assorbono più del 60 per cento. Ma il nucleo centrale di questa impresa culturale è legato alla sua sede: Lugano, il LAC. I segnali dovranno essere forti e chiari.