La vita giusta per CoCo

Questo nuovo sound – Corrado, il rapper napoletano un po’ diverso
/ 29.04.2019
di Tommaso Naccari

Nel sottobosco del rap italiano capita sovente che ci sia un nome che merita più attenzione di altri, ma che per qualche motivo, nonostante la vicinanza a nomi altisonanti e le indubbie qualità, fatica ad emergere, acquisendo con sempre più convinzione il ruolo di underdog. Uno dei nomi che in questi giorni sento rompere questo argine è CoCo, già Corrado, rapper napoletano.Non ho più amici con Gemitaiz è l’ultimo episodio, pubblicato lo scorso venerdì, nonché il suggello a un percorso lungo, faticoso, ma tremendamente identitario. Corrado porta con sé un immaginario che dir americano è dir poco, tanto che stona quasi con la musicalità a cui l’Italia è da sempre abituata e questa può essere una giustificazione al suo successo ancor scarno – seppur presente. Non ho più amici è un conscious banger, una hit introspettiva, dal linguaggio e dalle sonorità semplici, ma che comunque stupiscono.

Non c’è mai banalità o ripetizione nelle melodie, c’è sempre una ricerca che non può che far entrare convintamente nel viaggio in cui CoCo cerca di introdurci almeno da tre/quattro anni (in realtà da molto di più, ma i primi tasselli di questo nuovo percorso sono stati messi con La Vita Giusta Per Me, il suo album ufficiale per Roccia Music).Proprio nel titolo del suo disco citato in precedenza, infatti, si trova tutta la sofferenza e il travaglio nella sua produzione artistica: qual è la vita giusta per CoCo? Al momento in Italia non esiste, la ricerca artistica è un dramma ed è sempre più complesso uscire dalle etichette: nonostante ciò che la musica rap ci sta portando in classifica, CoCo è troppo melodico per i rapper, troppo rapper per chi non ascolta rap.

Ed è raffinato, un elemento che in Italia è spesso un malus anziché un bonus.Anche nel suo primo disco, parlava di dipendenze, droghe, donne e bella vita, ma con un tatto e con la totale assenza di ego-trip. Eppure era efficace, Non Dirmi di No è un film, non un brano, ogni singola azione descritta è perfettamente immaginabile nella nostra testa. A maggio uscirà un nuovo album, dopo appunto un Ep, collaborazioni con Luché e Mecna. L’impressione è che finalmente l’Italia possa apprezzare, per la prima volta. Ma forse, più che un’impressione è una speranza...