Forse più dei libri di storia o dei documenti (non ce ne vogliano gli storici), può la letteratura. Questa meravigliosa arte è capace, da che l’uomo pensa e scrive, e scrive i pensieri che ha pensato, di restituirci oltre agli stati d’animo, meravigliosi affreschi di epoche, imperdibili scorci di altre società, catapultandoci in pochi secondi in mondi diversi dal nostro, avanti e indietro nel tempo.
Ed è proprio da questo valore, che la letteratura intrinsecamente custodisce, offrendolo al lettore, che parte la prossima conferenza organizzata dall’associazione «Nel – Fare arte nel nostro tempo» – che collabora con le istituzioni museali, e in particolare il MASI – nell’ambito del ciclo «Metamorfosi». La nostra società, che per molti aspetti è ormai globale, si trova confrontata con viaggi nuovi, non più proiettati nel tempo, ma in una dimensione inizialmente parallela, e ora sempre più invadente, rappresentata da scienza e tecnologia. Sorge dunque spontanea la domanda: «Come la letteratura interpreta le trasformazioni dell’uomo?».
A darci una lettura del mondo in cui viviamo con l’ausilio dei classici, e forse la traccia di una possibile risposta, sarà il professore di letteratura italiana e inglese, nonché filologo, traduttore, critico letterario ed esperto di cultura classica e letteratura moderna Piero Boitani, che può vantare esperienze professionali di prestigio, maturate a Cambridge, Roma e all’USI. Insieme a lui e grazie alla sua esperienza, al pubblico sarà dato modo di riflettere sui cambiamenti del mondo e sui progressi della scienza, che «avanzano così rapidamente aprendo nuove frontiere fino a investire l’identità stessa dell’uomo e delle società, sistemi complessi che generano progresso ma anche sogni inquieti e timori».
L’incontro aperto al pubblico prevede anche l’intervento di Raffaella Castagnola, Direttrice della Divisione della Cultura e degli Studi universitari del Cantone Ticino, e sarà introdotto e moderato da Stefano Vassere, Direttore delle Biblioteche Cantonali e docente di linguistica generale all’Università degli Studi di Milano.