Open Air Al Lagh

Locarno

Sabato 8 e domenica 9 giugno 2019

www.openairallagh.ch


Il punk e poi il folk-rock in dialetto

Open Air al Lagh: la rassegna locarnese propone l’8 e 9 giugno un cartellone grintoso
/ 27.05.2019
di Red

Sono già cinque edizioni: il festival che un gruppo di appassionati locarnesi ha fatto nascere quasi per scommessa, conferma la sua vitalità. Ne parliamo con Gabriele Figus, uno degli organizzatori: «Quando abbiamo iniziato, la nostra idea era di creare qualcosa di diverso, di alternativo, qualcosa di popolare. Poi, alla fine, è chiaro che la gente si aspetta sempre qualcosa in più. E naturalmente è lì che inizi a considerare la possibilità di avere band di alto livello. Tenendo d’occhio i costi si cerca sempre di alzare l’asticella della qualità». «Quando sei cresciuto un pochettino puoi ambire ad avere qualcosa che magari è nei tuoi sogni» continua Gabriele Figus. «Diciamo che l’anno scorso con i Bad Religion abbiamo fatto sicuramente un bel salto di qualità. E penso che abbiamo bruciato anche un po’ le tappe, ma proprio perché, come ogni cosa che si fa, se ci si mette impegno, poi si riesce ad arrivare».

Certo la struttura organizzativa del festival non è paragonabile a quella delle grandi manifestazioni estive locarnesi: «In effetti siamo un’associazione no-profit con un comitato di quattro persone; poi chiaramente attorno a noi si costituisce un gruppo di persone che collabora. Lo facciamo per la gente, e da una parte è anche simpatico quando sei in giro trovare qualcuno che chiede “Allora chi viene quest’anno? Chi invitate? Perché non ci portate questo, perché non ci portate quello?”. Certo, noi abbiamo un altro budget rispetto ai festival più prestigiosi e facciamo sicuramente più fatica. Loro hanno persone che lavorano esclusivamente nella programmazione: per noi questo è un secondo lavoro, perché ognuno di noi ha la sua professione».

L’edizione 2019 è ben assortita: «A differenza degli altri anni saranno due serate ben calibrate: sabato i veneti FDP, gli svizzeri Crystall Ball, i No Fun At All, che sono un gruppo europeo molto riconosciuto, e infine gli Anti-Flag che vengono dagli Stati Uniti. Domenica avremo i ticinesi Doomstep, i tedeschi New Roses, i Vad Vuc e poi Davide Van de Sfroos. Tra punk-rock e folk-rock, quest’anno il programma è veramente ricco ed equilibrato».