Il periodo buio che stiamo attraversando complice la pandemia che sta affliggendo il mondo, l’incognita per un futuro che si affida a un sostanziale cambiamento delle abitudini, alla riconquista di una dimensione sociale con una maggiore responsabilità individuale… stiamo anche modificando le nostre percezioni avvicinandoci a dimensioni più intime e decisamente emozionali. Princìpi di una poetica della rappresentazione che, come una magica serendipity, si sono avvicinati, saltando agli occhi e alle orecchie (è il caso di dirlo) dopo aver recentemente vissuto l’anteprima di Book is a Book is a Book al Teatrostudio del LAC.
Lo spettacolo – già il termine è al limite dell’improprio – è l’ultima produzione della compagnia Trickster-p di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, e conferma una ricerca artistica che ha saputo conquistarsi uno spazio privilegiato sulla scena teatrale ticinese e svizzera. In particolare con l’abbandono della performance attoriale privilegiando una dimensione in cui è lo spettatore ad agire attraverso l’ascolto, lo sguardo, lo spazio, la luce, il tempo: strumenti per emozioni in transito lungo un percorso allestito sul filo della parola registrata, di immagini evocatrici, sul piano sonoro e quello visivo.
Nato nel contesto residenziale della compagnia al LAC, Book is a Book is a Book, è un lungo viaggio immobile che chiamiamo lettura, per riprendere una bella frase ascoltata fra le pagine dei pensieri espressi nel corso dello spettacolo la cui centralità consiste nel libro. Un oggetto visto e pensato come una superficie, uno spazio bianco riempito di simboli, di segni tracciati, di lettere che compongono frasi, storie. Il pubblico, occupando una delle postazioni distribuite come in una sala di lettura, scopre piccoli tavoli su cui troneggia un libro. Accanto una lampada e un paio di cuffie da indossare. E si parte per un’ora di ascolto sfogliando le pagine del libro, fra immagini e parole, fotografie e tavole che corredano i percorsi suggeriti tessendo la trama di sentieri dove si perdono sentimenti, ricordi autobiografici, impressioni di una memoria fra le ombre di un crepuscolo e della notte, tra i colori di interni dove lo sguardo entra sognando una quotidianità rapita.
Book is a Book is a Book disegna linee di testo, strade che scompaiono per aprirsi al teatro della mente. È la mappa di un labirinto costruito fra le pagine del libro, con il progetto grafico di Marco Cassino, le illustrazioni di Arianna Bianconi e le dimensioni radiofoniche, fondamentali, realizzate magistralmente dall’incontro della dramaturg Simona Gonella con i testi letti da Gabriella Sacco e sonorizzati da Zeno Gabaglio con l’editing di Lara Persia.