È un diario da leggere e rileggere quello che raccoglie gli articoli dell’architetto Paolo Fumagalli pubblicati sulla rivista «Archi» dal 2003 al 2017. La scelta dei testi presenti nel volume edito da Casagrande con il titolo Cronache di architettura, territorio e paesaggio in Ticino, è stata fatta dallo stesso Fumagalli che, scomparso nel luglio scorso, ci lascia pagine che invitano alla riflessione, accompagnano alla scoperta, suggeriscono punti di vista originali. Tema centrale dell’attenzione di Fumagalli è certo l’architettura, vista anche attraverso i ritratti di alcuni protagonisti come Sergio Pagnamenta, Niki Piazzoli, Paolo Mariotta, Flora Ruchat, Peppo Brivio, Milo Navone, ma è soprattutto il territorio e il paesaggio, letto con gli occhi di chi questo paesaggio lo ha amato e l’avrebbe voluto più capito e considerato. Così scrive Fumagalli nella premessa: «quanto pubblicato in questo libro non è una storia di 15 anni di architettura – né del resto io stesso sono uno storico – ma piuttosto la cronaca di quanto successo e realizzato e dibattuto e discusso in quei 15 anni».
E che cosa è successo in quei 15 anni nel nostro territorio? Di cosa si è parlato e di cosa invece si è parlato troppo poco? L’elenco è lungo e lo spazio di questa segnalazione troppo limitato per riuscire anche solo a citare tutti i temi che hanno suscitato l’interesse di Fumagalli e che in certi casi rimangono di stretta attualità. Tra questi i cambiamenti che hanno investito i centri storici, i progetti urbanistici per il Luganese, i rapporti tra committente e architetto, la responsabilità dei Comuni e la Legge sullo sviluppo territoriale, le difficoltà dei giovani architetti, i limiti dei Piani regolatori, la necessità di progettare spazi urbani.
L’allora direttore della rivista «Archi», Alberto Caruso, gli lasciò, con lungimiranza, la totale libertà nella scelta degli argomenti da trattare: «ciò mi ha permesso – scrive Fumagalli – di seguire da vicino le vicende di questo Cantone, che pur piccolo ha comunque avuto, e ha ancora oggi, molto da raccontare su tutto ciò che ruota attorno all’architettura, al territorio, al paesaggio... ciò che accade da queste parti non è poi molto diverso da ciò che capita altrove». La differenza la fa la sua voce, la grande capacità di analisi e lo spessore intellettuale di un architetto che sapeva parlare a tutti, che chiamava in causa tutti, dai politici ai cittadini, dai colleghi architetti alle imprese edilizie.
Bibliografia
Paolo Fumagalli, Cronache di architettura, territorio e paesaggio in Ticino, ed. Casagrande, 2019