Biglietti in palio

«Azione» offre ai suoi lettori alcuni biglietti per il concerto del 21 marzo 2020 (Studio Foce, 21.00). Per partecipare all’estrazione seguire le istruzioni contenute nella pagina www.azione.ch/concorsi.
Buona fortuna!


I fratelli della 77esima

Intervista - A colloquio con Matt dei 77 Bombay Street per scoprire la band dei quattro fratelli grigionesi che si esibirà il 21 marzo allo Studio Foce di Lugano
/ 02.03.2020
di Enza Di Santo

Perché avete scelto il nome 77 Bombay Street?
Per due anni abbiamo vissuto in Australia (tutta la famiglia), a Airlie e la nostra casa si trovava in Bombay Street, al numero 77. Uno dei più bei ricordi di quel periodo con la mia famiglia sono le uscite in barca a vela. Tutti i miei ricordi sono legati al mare; la spiaggia distava da casa appena 30 minuti, era una bella passeggiata e ci divertivamo sempre molto.

Quattro fratelli, quali sono gli aspetti positivi e negativi del suonare in famiglia?
Io penso che uno degli aspetti positivi è che essendo tutti fratelli ci si conosce perfettamente, ma il problema è che si possono avere molte discussioni, molte di più che se fossimo soltanto amici.

Matt, pensi di essere il leader della band? Chi prende le decisioni?
In questo momento prendo io le decisioni, «I am the boss» (ride).

… e gli altri sono d’accordo?
No, non lo sono (ride). Essendo in quattro fratelli abbiamo concordato che per evitare problemi solo uno deve prendere le decisioni finali, come per esempio scegliere la musicalità delle canzoni.

Quali sono le caratteristiche di ognuno di voi?
La mia caratteristica è che correggo ogni minimo errore cercando la perfezione, sono un perfezionista. Joe, il chitarrista è sempre molto organizzato, lui gestisce il budget della band. Esra è molto creativo, tranquillo, rilassato e prende tutto con calma. Simri, il più giovane, è il più divertente.

Quali sono i tuoi e i vostri sogni in ambito musicale?
In questo momento ci stiamo divertendo molto a incidere il nuovo album e siccome a tutti noi piace l’ambiente in studio, spero che possiamo continuare a fare musica il più a lungo possibile.

In Svizzera, siete diventati improvvisamente famosi con Up in the sky? Cosa ha significato per voi il vostro primo album?
Non ci aspettavamo questo successo e ci siamo sorpresi che Up in the sky sia piaciuto così tanto. Per noi è bello sapere che il nostro primo album ha reso felici molte persone.

Chi scrive le canzoni? Cosa o chi ispira la vostra musica?
Le scriviamo tutti insieme, ma io scrivo la maggior parte dei testi. Per esempio, quando ho scritto Up In The Sky, ero in un periodo poco felice e ho pensato scrivere qualcosa di opposto al mio stato d’animo per tirarmi su di morale.

77 Bombay Street è una delle migliori band live della Svizzera e vi siete esibiti anche in Olanda e in Vaticano. C’è un concerto che ricordate in particolare?
Quando abbiamo suonato al GurtenFestival a Berna, ci esibivamo su un piccolo palco, ma è stato molto intenso perché la gente che ci ascoltava impazziva per noi. È stata una prima grande esperienza emozionante, la ricorderemo per sempre.

Cosa pensate della scena musicale svizzera? Offre la possibilità di avere successo anche all’estero? Come descrivereste la vostra esperienza?
Trovo che la musica in Svizzera sia di alta qualità, però il territorio è piccolo e quindi i tour durano poco, mentre in grandi Paesi le tournée possono durare anche un mese. Esibirsi all’estero è fantastico. Durante il tour in Germania abbiamo capito che avevamo moltissimi fan che ci seguivano. A Milano, i fan conoscevano le nostre canzoni e le cantavano, ed è bello vederli cantare.

Per due anni vi siete fermati. Perché? Cosa avete fatto in questo periodo?
Io ho finito il master in Scienze alimentari, adesso so tutto sul cibo! (ride). Esra è un organizzatore a Coira, mentre Joe e Simri gestiscono un ostello club e ristorante.

Il 6 febbraio è iniziato lo Swiss Tour acustico. Perché questa scelta?
Per questo tour abbiamo pensato che era più bello esibirci in acustico in club più piccoli per concentrarci sulla voce e sulla melodia. Quando uscirà l’album torneremo al sound elettrico di sempre con batteria, chitarra elettrica e tutto il resto.

Il 21 marzo tornerete in Ticino...
Sì, saremo a Lugano allo Studio Foce. La cosa bella del Ticino è che il pubblico è fantastico perché ama cantare, inoltre il clima è caldo rispetto ai Grigioni (la band è stata fondata a Scharans nei Grigioni, ndr.)

Quando uscirà il vostro prossimo album? Come si intitolerà?
In questo momento non sappiamo quale sarà il titolo, ma uscirà quest’anno, probabilmente in ottobre.

Quali sono i vostri progetti per il futuro musicale e non musicale?
Per ora i nostri progetti musicali fino alla fine del 2021 sono produrre questo nuovo album, iniziare un tour svizzero e uno europeo. Per quanto riguarda il mio sogno personale è partire per un giro del mondo in barca a vela con la mia ragazza e forse lavorare come «scienziato del cibo» (food scientist).