La locandina della nuova serie di Netflix


Chi siamo, chi eravamo, chi saremo?

Netflix: Maniac vi farà innamorare
/ 19.11.2018
di Alessandro Panelli

L’opera è un rifacimento dell’omonima serie norvegese uscita nel 2014. Questa volta distribuita da Netflix e creata, diretta e scritta da Cary Fukunaga (True Detective, Beasts of No Nation) con Emma Stone e Jonah Hill come protagonisti. Composta da dieci puntate, Maniac è ambientata in un futuro prossimo con tecnologie provenienti dalle fantasie degli anni 80. All’inizio vengono presentati i due soggetti principali e i motivi che li spingono a fare da cavie per un misterioso test farmaceutico, il cui obiettivo è quello di guarire tutte le malattie con la semplice assunzione di tre pillole.

Nella prima puntata facciamo la conoscenza di Owen (Jonah Hill), proveniente da una famiglia molto ricca e affetto da schizofrenia. L’uomo deve difendere suo fratello in tribunale, con il quale ha un rapporto piuttosto travagliato, poiché accusato di un reato misterioso. Nella seconda puntata invece arriva Annie (Emma Stone), una donna depressa e drogata, bloccata nei ricordi del suo passato e incapace di affrontare il presente.

Il test prevede di portare le cavie in uno stato di riposo che permetterà loro di «vivere» vecchi ricordi del passato, proiettando noi spettatori dentro la loro personalità. In ogni sogno essi vivono in un mondo diverso, passando da ambientazioni fantasy a realtà oniriche, popolate da agenti della CIA, gangster e truffatori. Ogni mondo è ben caratterizzato e contestualizzato, grazie a una sceneggiatura solida e curata e a una regia che a ogni puntata riserva sempre più di una sorpresa.

Oltre al multiverso, poiché quasi ogni puntata è ambientata in un mondo a sé, Fukunaga scava dentro la storia del computer che controlla i soggetti e delle bizzarre persone a capo del test.

Maniac ci intenerisce grazie alle debolezze dei suoi personaggi. Ci emoziona grazie a una storia commovente dalla potente impronta drammatica. Le strepitose scene d’azione e le decisioni repentine del computer regalano grande suspence. Ma Maniac riesce nel contempo anche a farci ridere per i suoi personaggi stravaganti e le loro azioni talvolta incomprensibili. Maniac ci fa innamorare dei protagonisti, si crea infatti una forte empatia con i personaggi, di cui sappiamo tutto e che diventano nostri amici. 

Questa miniserie è una perla dal valore inestimabile, capace di racchiudere infinite emozioni in sole dieci puntate e di affrontare generi diversi tra di loro senza sbavature né banalità. Verso la fine si desidera che tutto ciò non finisca mai. Ma, una volta trovato il coraggio di guardare l’ultima puntata, lo spettatore si ritroverà ad essere felice per aver vissuto una tale esperienza e sarà percorso da un brivido.