Gli amici di «Azione» mi prendono ogni tanto un po’ in giro perché faccio, in questa parte della pagina, ricette un po’ troppo ricche e complesse – mentre le ricette con foto sono sempre semplici. Che dire? La cucina è vasta e c’è il momento del cibo semplice e facile e quello del cibo ricco, di cui ovviamente si gode di tanto in tanto.
A maggior ragione oggi che ci avviciniamo ai cenoni solenni e quindi sotto con le ricette ricche! Queste che vi do sono a base della nobilissima aragosta per far buone feste!
Aragosta alla catalana
Ingredienti per 1 portata. Cuocete un’aragosta da 800 in acqua bollente per 10 minuti. Tagliate a metà l’aragosta, togliete il corallo (le uova arancioni posizionate sulla testa), setacciatelo e mettetelo in una insalatiera. Aggiungete olio, aceto e senape, emulsionate con una frusta, aggiungete 200 g di pomodorini rossi, gialli e verdi tagliati a spicchi, basilico, 1 cipollotto tagliato sottile e 1 gambo di sedano tagliato a julienne e unite altro olio per rendere l’insalata ben cremosa, salando quanto basta. Tagliate a pezzi di circa due centimetri cm l’aragosta già divisa a metà con tutta la corazza, disponetela al centro di un piatto grande, contornato ai bordi con delle verdurine crude come sedano, radicchio, peperoni, ravanelli, finocchi e carote. Infine condite la sola polpa dell’aragosta con l’insalatina di pomodorini.
Aragosta all’americana o all’armoricaine
Per 2 persone. Spaccate a metà per il lungo 1 aragosta da 1 kg, eliminate le zampe e tagliate la coda a tronchetti senza sgusciarli dalla corazza. In una casseruola scaldate un filo di olio, aggiungete i pezzi di aragosta e rosolateli uniformemente per pochi minuti, poi levateli e teneteli in caldo. Nella stessa casseruola, unite 400 g di dadolata di pomodori, 2 cucchiai di soffritto di cipolle, 2 di soffritto di scalogni e un mazzetto guarnito, quindi cuocete per 5’; aggiungete a questo punto i pezzi di aragosta, sfumate con 1 bicchierino di vino bianco secco sobbollito per 3’ e 2 cucchiai di Cognac; cuocete per 15’, regolate di sale e di pepe e poi togliete nuovamente l’aragosta tenendola in caldo. Mentre fate ridurre la salsa di circa la metà, preparate una crema amalgamando le uova e il fegato (la parte gialla) dell’aragosta con una noce abbonante di burro; unite la crema alla salsa, mescolando con una frusta per alcuni minuti. Togliete dal fuoco e aggiungete ancora una noce di burro, sempre mescolando. Unite i pezzetti di aragosta ben sgusciati, cospargete di prezzemolo tritato e accompagnate con riso pilaf.
Aragosta con guacamole
Per 2. Fate il guacamole: tritate la polpa di 1 avocado ben maturo e mescolatela con 2 cipollotti tritati (con anche un po’ della parte verde) e lasciati in acqua per 30’, 1 grosso pomodoro sbollentato, pelato e privato dei semi (o buona salsa di pomodoro) e poco succo di lime. Fate marinare per 30’ in frigorifero, poi frullate rapidamente (per minimizzare l’ossidazione) e regolate di sale. Legate 1 aragosta da 1 kg a un’assicella e lessatela per 15’ in un court-bouillon bollente fatto con acqua, poco vino bianco e aceto bianco, 2 foglie di alloro, pepe in grani e un mazzetto legato di gambi di prezzemolo. Scolatele e lasciatele intiepidire. Dividetele in 2 per il lungo, staccate la polpa dalla carcassa e tagliatele a dadi. Mettete qualche foglia di lattuga tagliata a julienne in ciascuna mezza carcassa, disponetevi la polpa, condite con il guacamole, un filo di olio, regolate di sale e servite.