Il vasto genere dei ribes è composto da arbusti che raggiungono solitamente i 100-150 cm di altezza. Per chi desidera ospitarne un esemplare nel proprio giardino, la scelta dovrebbe però tenere in considerazione più che l’altezza, il tipo di peculiarità che la pianta ha da offrire: preferire i ribes classici da bacca come il ribes rosso od orientarsi su un ribes da fiore in grado di portare colore a lungo grazie ai petali dalle tinte brillanti?
I primi, quelli da frutto, appartengono alla famiglia delle Grossulariaceae e sono originari dell’Europa centrale. Le foglie portate da un lungo picciolo hanno un margine seghettato a 3 o 5 lobi, una fioritura che passa quasi inosservata ma a cui segue un’esplosione di colore tra giugno e agosto, quando le piccole bacche maturano e sono perfette come spuntino leggero o per decorare gelati e dolci estivi.
Tra quelli commestibili troviamo in vendita Ribes rubrum, a frutta rossa e con rami privi di spine. Ha una fioritura tra marzo e aprile con piccoli fiorellini bianco crema e può essere coltivato anche in vaso, purché si rispettino le sue esigenze idriche. Nel periodo primaverile-estivo richiede, infatti, parecchia acqua; indicativamente se posto in pieno sole si innaffierà a giorni alterni con 3 o 5 litri d’acqua in base alla grandezza del vaso e della pianta. Tra le varietà più ricercate troviamo «Rovada» con frutti rosso brillante, medio grande; «Red Lake», molto produttiva e con frutti dolci e profumati; e «Perfection», dal gusto deciso e aspro.
Ribes rubrum «White Grape» è poco nota e si differenzia per via delle bacche bianche, simili a perle trasparenti e dolci.
Tra le particolarità dei ribes da frutto coltivabili nel frutteto o in giardino vi è anche quello nero, Ribes nigrum (Cassis), molto noto per le sue proprietà antinfiammatorie e salutari. I suoi frutti compaiono in luglio-settembre, le foglie e le bacche sono molto profumate per via delle loro ghiandole contenenti oli essenziali. Tra i loro parenti stretti vi sono i ribes ornamentali o da fiore dall’ottima fragranza e dalle corolle che si schiudono a gruppetti o a racemi cascanti da febbraio a giugno. I fiori compaiono sui rami dell’anno precedente quindi bisogna far attenzione alla potatura invernale: se eccessiva, infatti, si rischierà di tagliare le gemme a fiore. Per non sbagliare vi consiglio di eseguire i tagli di pulizia e di contenimento delle piante di ribes subito dopo la fioritura, nel mese di luglio o agosto. Se non potati, compariranno subito dopo la fioritura delle piccole bacche commestibili ma insapore color giallo o nere.
La specie da fiore più appariscente è sicuramente Ribes sanguineum, arbusto caduco dell’America nord-occidentale, senza spine e con fiori rosa in aprile-giugno, che sbocciano prima della comparsa delle foglie. I boccioli sono penduli, lunghi fino a 15 cm, le foglie sono profumate e la pianta può raggiungere i 250 cm sia di altezza sia di diametro della chioma. Tra le varietà più appariscenti di questa specie troviamo «King Eduard VII» con fiori rosso intenso, «Pulborough Scarlet» rosso scuro, «Koja» dai grappoli lunghi ben 20 cm e «Tydeman’s White» a fiore bianco.
Preferite fiori giallo oro? Allora Ribes odoratum farà al caso vostro: senza spine, rustico, caduco, tra aprile e maggio si riempie di fiori color del sole con una vistosa pennellata rossa al centro e dal marcato profumo di garofano.
Sia per i ribes da fiore sia per quelli da frutto le cure sono simili: la buca dovrà essere ricca di concime, preferibilmente di origine animale; posizione soleggiata e terreno irrigato di frequente. Al momento della messa a dimora, il cui periodo ideale è l’autunno, con temperature più fresche e con davanti un intero inverno per ambientarsi, incorporate nel terreno del concime granulare per bacche a lenta cessione, da reintegrare ogni 4-6 mesi.
Per la potatura, oltre a quella già descritta sopra, si può optare per dei leggeri tagli di svecchiamento durante l’autunno o il tardo inverno. Fruttificando sui rami di almeno due anni, non bisognerà accorciarli tutti, ma solo alcuni, fin dalla base, cercando di equilibrare i rami giovani con quelli maturi e poco produttivi. Andranno eliminati anche i rami interni alla chioma per favorire una buona aerazione.