Mont-Dauphin, il forte dei mille venti

Una tappa storica lungo un percorso alternativo per la Provenza
/ 08.10.2018
di Domenico Scarano

Ci sono quelli che partono con lo scopo di arrivare a destinazione e quelli per cui il viaggio fa parte della vacanza, e come tale va vissuto. Solitamente per questo tipo di viaggiatore la scelta di percorsi alternativi rispetto alle direttrici classiche può essere un buon viatico che aiuta a iniziare al meglio la propria avventura. Per raggiungere la Francia del Sud, una valida alternativa è quella di varcare il confine tra Italia e Francia attraverso il passo del Monginevro. Da Briançon attraverso la N94 si raggiunge Gap e in seguito la N85 scivola verso Sisteron. 

Il percorso offre un piacevole e graduale avvicinamento alla Francia del meridione, con il paesaggio che sfuma da quello tipico alpino del dipartimento Hautes-Alpes a quello assolato con le case in pietra e le persiane color pastello dei dipartimenti più a sud.

Lungo la strada, che segue il corso del fiume Durance, sono molti i luoghi di interesse che possono meritare una tappa. Uno dei più pittoreschi tra questi è sicuramente Mont-Dauphin, che si trova a poco più di 30 km a sud di Briançon.

Si tratta di un villaggio fortificato che dall’alto di un rilievo chiamato dai mille venti, domina la valle sottostante dove il fiume Guil confluisce nella Durance. La piazzaforte di Mont-Dauphin fu creata dall’ingegnere Vauban su ordine del re Luigi XIV, preoccupato dalle continue invasioni dell’esercito sabaudo. I lavori furono terminati nel 1700, ma già nel 1713 perse la sua utilità militare a seguito del trattato di Utrecht, che decretò lo spostamento dei confini italiani allontanandoli di fatto dalla roccaforte. Questo impedì lo sviluppo della città come previsto dal suo ideatore. Essa rimase incompiuta, insieme alla chiesa di Saint-Louis.

Il villaggio quindi non ha subito assedi, e le sue mura, i bastioni, le caserme e i fossati sono perfettamente conservati. L’unico fatto d’armi: un bombardamento italiano del 1940 che privò di un’ala l’edificio dell’arsenale. 

In questo insolito villaggio-fortezza vivono 170 abitanti, uno dei più piccoli comuni di Francia. Dal 2008 è iscritto dall’UNESCO al Patrimonio dell’umanità. L’accesso avviene per mezzo di una grande porta raggiungibile da un ponte che passa sopra il fossato. Non sono molte le strade del borgo, la maggior parte delle quali digradano in sentieri che si perdono tra piccole collinette intorno al centro abitato e che ne fanno luoghi perfetti di scorribande di bambini.

Percorrendo il perimetro delle mura è possibile perdersi a guardare il bel paesaggio sottostante, che da qualsiasi punto è incantevole. Da uno di questi scorci il fotografo italiano Gabriele Basilico (1944-2013) ha scattato una delle fotografie per un lavoro sulla Durance del 1992.

Alla reception-libreria si possono acquistare i biglietti per visitare l’interno degli edifici storici: il padiglione dell’orologio, quello degli ufficiali, la polveriera, l’arsenale, le caserme, i sotterranei le fortificazioni e il giardino dei tempi del Marchese di Vauban. Ad orari prestabiliti partono visite guidate.

È strana la sensazione che si prova a gironzolare per le strade dove si alternano semplici case private a edifici nati con funzioni militare e che ora hanno un’aria così innocua da sembrare elementi di un grande parco giochi. Durante la nostra visita non ci ha mai lasciato la sensazione che questo sia il posto giusto dove vivere la propria fanciullezza, la posizione precisa delle coordinate spazio-temporali stabilite al tempo della nostra infanzia. A tratti sembra di trovarsi sul set de La guerra dei bottoni, e che da un momento all’altro una masnada di ragazzini urlanti possano comparire da dietro una montagnetta. Una capanna costruita su di un albero conferma le nostre sensazioni.

Diverse sono le offerte proposte nei dintorni di Mont-Dauphin. Dalle escursioni al forte di Briançon, al meraviglioso castello di Château-Queyras, dall’abbazia di Boscodon alla cattedrale di Embrun.

Per quanto riguarda gli sport, è una regione che offre molto durante tutto l’anno. In inverno le vicine stazioni sciistiche offrono sci-alpino, sci di fondo, e ciaspolate. Mentre nel periodo estivo sono trekking, mountain-bike, canoa-kayak, rafting e ciclismo su strada gli sport che attirano migliaia di appassionati.

In particolare va ricordato che le falesie di Mont-Dauphin sono equipaggiate per l’arrampicata. Quindi che sia una tappa sulla strada per il sud Provenzale, o che sia la meta per un lungo fine settimana, Mont-Dauphin merita una visita.