Bianchi, rosa, verdi, gialli o anche arancioni, i grandi fiori delle orchidee Cimbidio (Cymbidium) sbocciano lungo gli alti tralci carichi di corolle, che portano fino a venti boccioli.
In grado di durare fioriti fino a un paio di mesi, vengono spesso utilizzati anche come fiori recisi per composizioni fresche, ma la soddisfazione di coltivare in casa propria un esemplare di queste belle piante diventa alta quando dal gruppo di foglie si vedono comparire i futuri rami fioriti.
I colori brillanti che tingono la consistenza cerosa dei petali accompagnano un vistoso labello, la parte centrale della corolla, che si presenta tigrato, maculato o striato e con sfumature appariscenti.
Le lunghe foglie nastriformi, che possono raggiungere anche i sessanta centimetri di lunghezza, si sviluppano da pseudobulbilli grandi come castagne, che rimangono a filo terra, ancorati al terreno da piccole radici. La terra ottimale per la coltivazione dei Cymbidium è in realtà un substrato formato da una miscela di corteccia di pino e torba fibrosa, ma per praticità si possono utilizzare i terricci per orchidee già pronti.
Se desiderate regalarvi una di queste bellissime piante (native di India, Cina, Birmania e Australia), considerate che il periodo ideale per trovarle in fiore va da novembre fino alla metà della primavera, mentre nei mesi estivi e caldi vanno in riposo. Da novembre gli alti steli fioriti, che nella maggior parte dei casi raggiungono i sessanta centimetri di altezza, si apriranno gradendo esposizioni luminose ma non soleggiate, in casa o in veranda, lontano da termosifoni e non in pieno sole.
Per tutto l’anno vanno concimate, utilizzando preparati per orchidee da somministrare ogni 15-20 giorni e facendo attenzione a controllare l’insorgenza di parassiti come il ragnetto rosso (quasi invisibile a occhio nudo, ma lascia molte piccole ragnatele tra le foglie) o la cocciniglia a scudetto. In entrambi i casi si potranno eliminare con olio bianco, acaricidi o un buon anti cocciniglia.
Le bagnature dei Cymbidium si eseguono tre-quattro volte alla settimana, oppure li si possono immergere in acqua a bagnomaria per una notte intera, facendoli scolare al mattino e riportandoli nella loro posizione di coltivazione.
Per tutta l’estate è consigliabile lasciarle all’esterno, all’ombra di qualche grande pianta, in grado di schermare il sole con le sue fronde, in maniera tale che l’orchidea si irrobustisca colorando le foglie di un bel verde carico e moltiplicando i suoi pseudobulbilli.
Tra le tante specie presenti in natura, quasi cinquanta, si possono scegliere sul mercato moltissimi ibridi, creati nelle aziende floricole di tutto il mondo, partendo nella maggior parte dei casi da piante di Cymbidium tracyanum, originario della Birmania e oggetto di sperimentazioni orticole fin dagli inizi del 1900.
I candidi ibridi di Cymbidium «Staffi» hanno petali bianchi e labello puntinato di rosa intenso, molto simile alla varietà «Marilyn Monroe», dedicata alla celebre attrice.
Ma se le varietà di rosa spopolano, si possono ricercare ibridi dai colori più particolari, come la tinta verde acido e verde pastello di «Machteld» o «Tara»; il verde pistacchio di «Green Thumb» o il giallo vivo di «Golden Wish», che diventa ancora più caldo e coinvolgente se abbinato all’appariscente arancio di «Mighty sunset».