È Natale e bisogna celebrare la ricorrenza. Come tutti sanno, non esistono piatti super canonici condivisi: ogni famiglia ha le sue tradizioni e giustamente le ripropone, ma sono appunto famigliari, al massimo cittadine.
Nella mia famiglia, da sempre allargata a cari amici, proprio non esistono tradizioni. A lungo abbiamo, anzi ho, ché da tanti anni questo è il mio incarico, preparato piatti che piacevano a mio padre (mia madre è mancata tanto tempo fa): piatti semplici che lui amava. Oggi, che lui non c’è più, per i pochi parenti che ho (i più vivono in California) e per gli amici devoti, quelli ci sono sempre, preparo piatti ricchi ma eterodossi, visto che siamo tutti curiosi del buono. Non tanto, sia chiaro, il 24 a cena o il 25 a pranzo, quanto «in quei giorni», magari 2 prima o 2 dopo.
Dovendo preparare un menù ricco e un po’ magico, quest’anno ho scelto di partire con un Plateau Royal, seguito da un ricco timballo di Natale e di secondo un pollo al tartufo, che trovate nel «Come si fa». Ecco le ricette. E Buon Natale a tutti!
Trascrivo qui gli ingredienti del Plateau Royal, ricetta del ristorante San Martino di Treviglio. Lascio i termini un po’ in francese un po’ in italiano, suona meglio…
Ostriche: speciales, fines de claires, speciales de claires, belon 000.
Conchiglie: coques bianche (Cerastoderma edule, un bivalva), amandes (Glycymeris glycymeris, un bivalva), bulots o buccin (Buccinum undatum, un gasteropode), clams (Mercenaria mercenaria, vongole), pouce-pied o percebes (in italiano pedunculata, Mitella pollicipes), couteau commun (cannolicchi, Ensis siliqua).
Marinate di pesce: cernia, pesce sanpietro, salmone, ricciola. Marinati per poco tempo in olio extravergine di oliva leggero, succo di limone, sale, pepe e qualche fogliolina di erbe aromatiche di stagione.
Accompagnamento da aceto di riso, da spruzzare sopra.
Timballo alle lumache di Natale. Per 8 persone: pasta frolla, spaghettoni g 600, grana grattugiato g 100, mozzarella g 350, 2 uova sode, lumache cotte tritate g 250, olio per friggere, sale e pepe. Per il ragù: salsiccia tipo mantovana (ovvero quella che si può mangiare cruda) g 200, cipolla g 200, 1 spicchio d’aglio, concentrato di pomodoro g 200, vino rosso, burro g 50, sale e pepe.
Per il ragù. Mettete la salsiccia intera in un tegame antiaderente e unite la cipolla tagliata a dadini, l’aglio intero leggermente schiacciato e il burro. Coprite e cuocete a fuoco bassissimo. Quando le cipolle prendono colore, scoprite e mescolate spesso, aggiungendo poco a poco 1 bicchiere di vino e lasciandolo evaporare. Unite il concentrato stemperato in poca acqua e cuocete per 1 ora o poco più, mescolando e unendo poca acqua bollente se necessario. Regolate di sale e di pepe. Levate la salsiccia, tagliatela ad anelli e rimettetela nel sugo.
Con la trita formate delle piccole polpettine, friggetele in olio per friggere e scolatele su carta assorbente da cucina. Tagliate a dadi la mozzarella e fatela scolare per 30’ in un colino. Sodate le uova e sgusciatele.
Lessate la pasta e scolatela a metà cottura, versatela in una grossa ciotola e conditela col ragù e il grana, aggiungete la mozzarella, le uova sode tagliate a fette e le polpettine.
Mescolate il tutto e versate in un tegame foderato di pasta frolla, coprite con un altro disco di pasta frolla.
Infornate a 180° per circa 30’, fino a che la superficie sarà di un bel biondo carico.