Sono parecchie le erbacee perenni che tutto a un tratto fioriscono tra marzo e maggio, creando veri e propri guanciali variopinti in vasi o aiuole.
Le Arabis ad esempio, appartenenti alla famiglia delle Brassicacee e originarie delle zone montuose di Europa, Asia e Nord America, si presentano come piantine sempreverdi alte non più di 15-20 centimetri, con steli ramificati e in parte lignificati, che in primavera si riempiono di piccoli fiori a quattro petali disposti a croce.
Molto rustiche, sopportano temperature minime invernali fino a – 4°C, amano il pieno sole e un terriccio ben drenato. Possono esser piantate in piena terra o in un vaso, meglio se poco profondo, visto che hanno radici superficiali.
È preferibile bagnarle poco, solo una volta alla settimana, perché mal sopportando i ristagni idrici. Inoltre necessitano di essere concimate con un prodotto a lenta cessione a inizio marzo, così da favorire un’ottima fioritura.
I fiori dell’Arabis – chiamata anche arabetta o Pelosella d’Alpe – sono solitamente di un colore bianco candido, come le varietà A. caucasica «Pixie Cream» con fiori bianco crema e foglie glauche, o A. procurrens «Glacier» dalle foglie bronzee in inverno.
È però possibile anche mescolarle per stemperare ad esempio cuscini fioriti più colorati? In questo caso, basterebbe agire in tempo: all’inizio della primavera, nel mese di marzo, piantate alla distanza di 30-40 centimetri una dall’altra, delle piantine di Phlox subulata, una stupenda copri suolo dall’abbondante fioritura e dal portamento compatto.
Alti solo venti centimetri, i phlox vengono utilizzati nei giardini rocciosi, tra le pietre delle pavimentazioni o anche per completare la parte più bassa delle aiuole. Molte sono le varietà di questa specie in vendita, come «Candy Strips» dai fiori bianchi ma pennellati di un bel rosa pastello, «Atropurpurea» di colore rosa molto acceso, quasi rosso o «Tomasini» che apre le sue corolle viola da marzo in avanti.
In pieno sole si svilupperanno velocemente anche le piante di Alyssum saxatile o alisso giallo, una sempreverde alta 25-30 centimetri con fusticini sottili che si elevano dalle rosette di piccole foglie, con forma allungata e color grigio-verde.
Non necessita di terreni ricchi, preferisce anzi quelli poveri e rocciosi, così come è meglio non bagnarli troppo, piuttosto è meglio limitarsi a un poco d’acqua ogni settimana se in vaso o all’acqua piovana se in piena terra.
Tra le mie preferite vi sono l’Iberis sempervirens e l’Aubretia, piante perenni dall’ottima resa e dal grande effetto. L’Iberis, amante del pieno sole, ha piccole foglioline cuoiose color verde scuro e dalle prime giornate primaverili si riempie di fiori bianchi, rosa o gialli in base alla varietà.
Molto facile da coltivare anche l’Aubretia, che io prediligo se mischiata tra le sue cultivars e varietà, come «Cascade Purple», «Cascade Red» e «Cascade Royal Violet», tutte ideali in posizioni soleggiate, magari piantate sopra a un muretto o tra i sassi di una recinzione: nel corso di pochi anni formeranno veri e propri cuscini cascanti in pieno fiore per tutta la primavera.
Oltre alla facilità di coltivazione legata alle esigenze quasi nulle, si possono ottenere nuove piante tramite la semina primaverile o la divisione dei cespi in autunno o a fine inverno. Basterà sradicare le piante con il loro pane di radici e con un buon coltello affilato tagliare a metà il ceppo, interrando immediatamente le due parti risultanti.