Csf (Come si fa)

(Véronique Pagnier)

In maggio vi avevo dato la ricetta super canonica della blanquette de veau à l’ancienne, uno dei sommi piatti della cucina casalinga francese, un piatto che amo alla follia. Però io che sono un modernista a oltranza, senza se e senza ma, ne ho messo a punto una versione rivisitata per innovarla. Vediamo come si fa. Nota bene: quando leggete «fate raffreddare», si intende mettere in atto quello che si fa a casa, a temperatura ambiente o, meglio, in questa stagione, fuori dalla finestra. Però se siete un ristorante o se avete la fortuna di avere un abbattitore, leggete: «abbattete a 3°».

Blanquette alla Allan
Il giorno prima. Tagliate a dadi 1 kg di spalla e petto di vitello. Metteteli in una pentola con acqua a filo, portate al bollore e schiumate bene. Aggiungete 500 g in tutto di porri, carote, sedano, cipolle e un mazzetto guarnito (gambi di prezzemolo, alloro, dragoncello) e cuocete per 1 ora e mezza. Levate dal fuoco, eliminate il mazzetto e togliete la carne; fatela raffreddare bene poi mettetela in frigorifero. Filtrate il brodo di cottura, fatelo concentrare fino a 2 dl, e poi fatelo raffreddare; quindi conservate in frigorifero. Frullate le verdure, fatele raffreddare, poi tenete anche queste in frigo.

Il giorno dopo, con un coltello affilato eliminate il grasso in eccesso della carne. Con un cucchiaio, levate il grasso che si sarà concentrato sul brodo e con quel grasso fate saltare 200 g di funghi a piacere (i francesi amano moltissimo gli champignon, io no…) e glassate 200 g di cipolline, unendo poco zucchero. 

Al momento del pasto, mettete in una casseruola la carne, il brodo concentrato, le verdure frullate, pochissimo concentrato di pomodoro se volete (serve a dare un bel colore), le cipolline e i funghi e cuocete per 5’ mescolando. Regolate di prezzemolo tritato, di sale e di pepe, spegnete e mescolate 2 dl di panna da montare e il succo di 1 limone. Servite accompagnando con riso pilaf o con un puré di patate.


Coca Cola fatta in casa

Sfatato il segreto del misterioso ingrediente 7X, con un po’ di pazienza si può tentare di prepararne una versione casalinga
/ 04.12.2017
di Allan Bay

La ricetta della Coca Cola Company è sempre stata miticamente segreta, anche se si è sempre saputo com’era più o meno fatta. Fu inventata dal farmacista John Stith Pemberton nel 1886 ad Atlanta come rimedio al mal di testa. Composta da estratto di noci di cola, foglie di coca private dell’elemento oppiaceo alcaloide e l’estratto aromatico di otto essenze (il misterioso «7X»), miscelate con acqua frizzante, caramello, caffeina, zucchero, acido citrico o fosforico.

È possibile farla in casa? Non certo ottenendone una uguale all’originale, ma fare una cola, una bevanda casalinga che la sostituisce è meno arduo di quanto sembri. 

Prima di cimentarvi nella creazione di ciò che non dovrebbe essere considerato un «falso», ma alla stregua di una bevanda nuova, procuratevi in erboristeria le essenze di: arancio, limetta, limone, cassia, noce moscata, coriandolo, lavanda e neroli.

Il primo passo consiste nel ricreare un mix di elementi simile al mitico e misteriosissimo (si fa per dire) «7X». Per far ciò, armatevi di pazienza certosina e, con l’aiuto di una siringa millimetrata, versate nel fondo di un bicchiere pulitissimo 3,75 ml di olio di arancia, 3 ml di olio di lime, 1 ml di olio di limone, 1 ml di olio di cassia, 0,75 ml di olio di noce moscata, 0,25 ml (6 gocce) di olio di coriandolo, 0,25 ml di olio di lavanda (6 gocce) e 0,25 ml di olio di neroli (sempre 6 gocce, ma in questo caso si tratta di un ingrediente opzionale). 

Coprite il bicchiere, ponetelo per il momento da parte e versate in un altro bicchiere 20 ml di acqua e qualche goccia di vodka, mettendovi poi a sciogliere 10 g di gomma arabica istantanea. Versate quindi la soluzione nel mixer del vostro robot e frullatela al massimo della velocità, aggiungendo a essa con molta cautela il mix di oli che prima avete preparato e messo da parte. Frullate senza fretta, per 6-7 minuti, in maniera che gli oli si amalgamino perfettamente con gli altri elementi. Per verificare se avete fatto un lavoro a puntino, al termine della frullatura controllate che non affiori in superficie dell’emulsione nemmeno una goccia di olio. Non fosse così, significa che dovete proseguire a frullare l’emulsione ancora per qualche minuto.

Ora lasciate che l’emulsione (il simil «7X») riposi un po’ e intanto preparate separatamente due miscele che, per convenzione, chiameremo A e B. Per fare la prima versate in un bicchiere 30 ml di caramello colorante e 10 ml di acqua, mescolateli e aggiungetevi quindi 10 ml del composto «7X». Per preparare la miscela B, invece, mettete in un mortaio 2,75 g di caffeina con 10 ml di acido citrico e 10 ml di acqua. Pestate energicamente con il pestello, fino a quando i grani di caffeina non si sfarinano, formando con acqua e acido citrico un composto omogeneo. 

Ora non vi resta che preparare lo sciroppo di cola, operazione che si svolge in due fasi: la prima delle quali consiste nello sciogliere (mescolando velocemente) 2 kg di zucchero in 1,5 litri di acqua; la seconda, invece, nel diluire con 5 dl di acqua la miscela B (ricordate? L’emulsione di caffeina, acido citrico e acqua), versandola poi nello sciroppo di acqua e zucchero e mescolando accuratamente il tutto, fino a ottenere un composto omogeneo e fluido. La «finta coca cola», in pratica, ora è pronta: dovete ancora provvedere, semplicemente, a miscelare in parti uguali sciroppo di cola e acqua gassata. 

Lo so, è un lavoro lungo e certosino. Proporre, però, agli amici una pseudo Coca home made, fa un grande effetto, la stima degli altri e l’autostima crescono e di molto.