Anemoni giapponesi, eleganza in giardino

Piante facili da coltivare ma in grado di dare molte soddisfazioni, grazie alla loro varietà di colori e forme
/ 18.09.2017
di Anita Negretti

Gli anemoni a fioritura estivo-autunnale sono erbacee perenni originarie dell’Asia e vantano molti ibridi dai colori rosa pastello. Elegantissimi, alti fino a 150 cm, appartengono alla famiglia delle Ranuncolacee e sono parenti stretti degli anemoni primaverili, come A. nemorosa, A. sylvestris, A. ranuncoloides, A. apennina ed A. coronaria. Se i bulbi e i rizomi degli anemoni a fioritura marzolina si interrano in autunno, le specie «Giapponesi» si mettono a dimora a fine inverno, da febbraio fino agli ultimi giorni di aprile.

Molto facili da coltivare, devono il loro nome all’Anemone hupehensis japonica, scoperto per la prima volta dal «cacciatore di piante» Robert Fortune, nel 1843, quando a Shanghai vide un esemplare di questa bella pianta perenne, ne spedì alcuni esemplari in Inghilterra e in pochi anni divennero popolari. Producono belle infiorescenze fin dal primo anno dalla messa a dimora, mentre dal secondo anno allargano i cespi creando alti cuscini fioriti. In primavera, con i primi tepori, spuntano le foglie: grandi, spesse e di un bel verde lucido, formano un cespuglio basso. Dai primi mesi estivi ecco comparire gli steli lunghi e sinuosi che portano i boccioli fiorali.

Devono il loro nome al «cacciatore di piante» Robert Fortune che ne vide un primo esemplare a Shanghai nel 1843

Alti da 70 a 150 cm in base alla varietà, si elevano dal cuscino di foglie e si riempiono di fiori dal centro bianco-crema o giallo e 5-6 petali che si tingono di bianco o rosa abbracciandone tutte le sfumature. A fine autunno tutta la parte aerea della pianta scompare per rispuntare la primavera successiva. Appartengono a questo gruppo Anemone hupehensis, A. h. japonica, i molti ibridi di entrambi e A. x hybrida, nato dall’unione tra A. hupehensis e A. vitifolia.

Vegetano bene a mezz’ombra o in pieno sole nelle zone più fresche, con terreni ricchi, areati ed umidi. Se desiderate piantare più esemplari distanziateli di 45 cm l’uno dall’altro, tenendoli bagnati nei primi mesi, poi si regoleranno autonomamente con le piogge.

Una buca arricchita di concime e con un fondo di ghiaia o argilla espansa, ospiterà le radici degli anemoni messi a dimora a fine inverno.

Non necessitano di concimazioni negli anni successivi, ma di una leggera potatura di pulizia durante l’inverno, quando la pianta muore, evitando di smuovere la terra e lasciando indisturbate le radici. Allegri e colorati, hanno un fascino d’altri tempi, sia i nuovi ibridi sia le specie più antiche: Honorine Jobert, alta più di un metro, ha fiori semplici bianco puro, come la più minuta Andrea Atkinson che non supera i 60 cm e si presta bene ad esser coltivata in vaso.

September Charm, di un rosa tenue con petali larghi raggiunge i 90 cm, assomiglia alle varietà Robustissima e Lady Glimor, e ben si abbina agli anemoni color malva, come A. h.Precox, che raggiunge i 50-60 cm o la più moderna Prinz Heinrich con fiori più grandi e con petali più regolari.

Della stessa tonalità anche Serenade, con petali pennellati di malva, mentre se amate i fiori con molti petali, potete scegliere tra Pocahontas rosa confetto, Königin Charlotte di un indefinibile rosa tra il porpora ed il ciclamino o il bianco Whirlwind.

Gli anemoni orientali crescono molto bene in aiuole indisturbate, con la compagnia di altre perenni come felce, astilbe, aster, campanula, sedum e graminacee. In ampi mastelli si accompagnano ad edere, eriche, viole e ciclamini.