A una cena tra amici mi viene proposta un’insalata verde arricchita da foglie, boccioli e fiori giallo-arancio di tropeolo, un’annuale molto decorativa conosciuta anche con il nome di nasturzio (Tropaeolum majus).
Conditi con olio sale e succo di limone, i fiori e le tenere foglie risultano essere molto gustose. Entusiasta dell’esperienza decido di piantarne in abbondanza nelle aiuole del mio giardino ottenendo il doppio risultato: sia estetico (i fiori sono bellissimi e molto decorativi) sia mangereccio.
Sulle varie bustine di sementi che si acquistano vi sono però poche indicazioni per la crescita: piante annuali, resistenti a pieno sole, poco concime. Ben diverso è quello che si trova scritto su libri più autorevoli e, infatti, seguendo consigli esperti i risultati non si fanno attendere.
Anzitutto (resistenza o no) non amano il pieno sole, ma la mezz’ombra luminosa, ad esempio potrebbero sentirsi a loro agio sotto la chioma di alberi a foglie grandi, in vasche sul terrazzo riparate dal sole del pomeriggio oppure in vasi appesi dove i lunghi rami ricadono verso il terreno. In piena ombra invece produrranno molte foglie a scapito dei fiori che saranno pochi e radi.
Il terreno dovrà essere soffice e un buon trucco per ottenerlo consiste nel miscelarlo con qualche paletta di sabbia e torba così da renderlo arioso e sciolto.
I grossi semi di tropeolo si interrano dagli inizi di aprile fino alla fine di maggio in piena terra o in vasetti tenuti al caldo.
In 10-15 giorni spunteranno le prime foglie che diventeranno carnose, di un bel verde carico, con forma peltata-arrotondata e lunghi piccioli. Da fine giugno, per favorire la fioritura, va somministrato concime facendo attenzione a non abbondare con l’azoto, per evitare di avere piante solo con foglie e senza fiori. L’ideale è nutrirle con un concime ricco di fosforo, che garantirà una fioritura abbondante fino ai mesi di ottobre e novembre.
Le innaffiature dovranno essere costanti e generose durante tutta l’estate e vi consiglio di spargere qualche manciata di antilumaca per evitare che le foglie vengano morsicate durante le prime ore della notte.
Benché esistano varietà perenni, i nasturzi vengono coltivati come piante tappezzanti o cascanti annuali, i cui semi rugosi e grossi, raccolti ogni autunno e interrati in primavera daranno vita a nuove piantine.
Due sono le specie reperibili facilmente: Tropaeolum majus, con steli prostrati che arrivano alla lunghezza di 2-3 metri e Tropaeolum majus nanum che si sviluppa formando piccoli cespugli compatti e molto ramificati, più adatti alla coltivazione in aiuole o in giardini rocciosi.
Se avete la fortuna di potervi procurare i semi nei vivai specializzati, specie tedeschi e inglesi, potrete creare ampie macchie di colore giocando sulle varietà: «Scarlet Glam» ha fiori screziati giallo rosso e arancio; «Orange Glam» e «Golden Glam» hanno sfumature accese di arancio e giallo oro con petali semi doppi.
Belli facili e profumati i tropeoli sono originari del continente sud-americano dove sono molto comuni nei giardini e vengono trattati come piante perenni. Il loro arrivo in Europa risale al 1684 e nei decenni successivi vi fu una coltivazione massiccia nei maggiori vivai e giardini di Inghilterra, Germania e Olanda, con un’intensa ricerca di varietà e ibridi dai colori sgargianti e dalle tinte variopinte.
I ricercatori nel corso dei decenni hanno potuto creare varietà con fiori dal rosso tenue fino al carico rosso sangue come in T. atrosanguineum, passando per la lunga scala dei gialli o sbizzarrendosi sulle foglie, tra cui bellissime e inusuali sono quelle porpora di T. «King of Tom Thumb» o le foglie dorate di T. coccineum foliis aurus.