Negli ultimi anni le azioni e i fondi immobiliari svizzeri hanno impresso una marcia in più ai depositi degli investitori. Il grafico lo rivela chiaramente: chi negli ultimi tre anni possedeva fondi o azioni immobiliari ha ottenuto un considerevole apprezzamento del capitale. Nel solo 2016 i fondi immobiliari quotati alla borsa svizzera hanno guadagnato in media ben il 7%.
Anche i prezzi delle obbligazioni sono progressivamente aumentati sulla scia del calo dei tassi, tuttavia penalizzando notevolmente il rendimento che, per le obbligazioni, si colloca in prevalenza al di sotto dello zero, anche a causa dell’introduzione dei tassi negativi. In altri termini, chi detiene questi titoli fino alla scadenza finisce in ultima istanza per perderci, considerando anche i tassi. Gli investimenti in obbligazioni svizzere hanno dunque perso di attrattiva per gli investitori privati. Nel caso dei fondi e delle azioni immobiliari, invece, il rendimento degli utili distribuiti si avvicina tuttora al 3%. Il motivo è da ricercare nel fatto che per gli immobili questo rendimento dipende dagli affitti introitati ed è toccato solo indirettamente dall’evoluzione dei tassi.
Se in futuro i tassi tornassero a salire moderatamente, perderebbero terreno non solo le obbligazioni, ma anche i fondi e le azioni immobiliari. Tuttavia, i rendimenti più elevati degli utili distribuiti compenserebbero parzialmente le perdite di corso dei prodotti immobiliari. Dal momento che i contratti di affitto sono in gran parte stipulati a lungo termine, in una prima fase questi rendimenti potrebbero addirittura tornare a salire.
La differenza del 3% tra il rendimento degli utili distribuiti e il rendimento negativo alla scadenza di molte obbligazioni è considerevole. Se nel prossimo futuro la situazione dei tassi non cambia drasticamente e la Svizzera conferma la sua attrattiva come piazza economica e luogo dove vivere, tutto induce a credere che i fondi e le azioni immobiliari rimarranno molto più interessanti delle obbligazioni.