Mentre si riaccendono le discussioni sulla ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, un malaugurato errore di calcolo per il Canton Zurigo ha ulteriormente complicato i rapporti fra Cantoni paganti, Cantoni beneficiari e Confederazione. La recente sentenza del Tribunale federale (vedi «Azione» dell’11.1.19) ha rimesso il dito su una piaga che potrebbe estendersi a tutto il paese. I giudici di Losanna hanno sollevato parecchi problemi e non solo nel settore dell’aiuto cantonale al pagamento dei premi di cassa malati, ma nientemeno che nel campo dell’autonomia dei Cantoni, che è garantita dalla Costituzione federale.
Ma vediamo di che errore si tratta. In seguito a un’indagine dell’Amministrazione delle finanze del Canton Zurigo, si è scoperto che, a causa di un errore nel programma informatico, nell’utilizzare i dati cantonali per la compensazione finanziaria, è stato tenuto conto delle sostanze nette di persone già decedute o che avevano già lasciato il cantone. Questo ha provocato un aumento di 10,6 miliardi di franchi nel 2013 e perfino di 10,8 miliardi nel 2014. Questo errore ha avuto conseguenze finanziarie nel senso che l’aumento delle sostanze nette ha provocato un aumento nel calcolo del potenziale di risorse cantonali. A sua volta, questo aumento ha avuto ripercussioni sui versamenti del Canton Zurigo alla compensazione finanziaria per gli anni 2017 e 2018. Di conseguenza, Zurigo ha dovuto versare circa 4,3 milioni di franchi in più a favore degli altri Cantoni. Diviso per il numero di abitanti, significa 3 franchi in più per abitante. Nel complesso, Zurigo ha versato nel 2018, al netto, 461 milioni di franchi alla compensazione finanziaria nazionale.
Ovviamente, alla scoperta dell’errore, il Canton Zurigo ha chiesto la restituzione di questi soldi, tenendone conto nei futuri conteggi. Ma l’Amministrazione federale delle finanze non ha voluto saperne, argomentando che non si tratta di cifre insopportabili per il Canton Zurigo. La tesi è poi stata confermata anche dal Controllo federale delle finanze e, per finire, pure dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze.
Il pomo della discordia è costituito dal limite minimo stabilito in un’ordinanza, oltre il quale si può dar luogo a una restituzione. Questo minimo viene dedotto di caso in caso dall’ammontare della compensazione cantonale. Zurigo chiede invece che il calcolo venga riferito al potenziale finanziario cantonale. Il fatto che l’errore non venga corretto e l’ammontare restituito, secondo Zurigo, è contro il principio della buona fede.
Effettivamente una simile procedura potrebbe essere vista come un ulteriore aggravio verso i Cantoni paganti, dal momento che il trattamento è diverso per i piccoli Cantoni, per i quali l’ammontare versato verrebbe corretto nei calcoli successivi, poiché l’ammontare minimo per la correzione dipende dal numero di abitanti. Ma esiste un certo numero di precedenti. All’inizio della nuova compensazione finanziaria si sono spesso verificati errori, che la Confederazione non ha ritenuto necessario correggere. Così, nel 2008, un controllo dei conti della Nuova compensazione finanziaria da parte della Confederazione ha permesso di constatare che il canton San Gallo ha ricevuto 85 milioni in meno di quanto gli sarebbe spettato. E questo non per colpa sua, ma perché la Confederazione stessa aveva sbagliato il calcolo della compensazione.
Dal momento che l’errore è stato scoperto dopo che il Consiglio federale aveva approvato definitivamente i conti, i beneficiari dell’errore hanno potuto rifiutare di restituire i soldi ricevuti in eccesso. Per finire però la Confederazione ha obbligato i Cantoni a restituire i soldi ricevuti in eccesso. Resta comunque in vigore la cifra minima sotto la quale la restituzione non è necessaria in entrambi i casi. Di errore in errore, forse si spera in una «compensazione della compensazione».
Giova forse ricordare che la Nuova compensazione finanziaria è un’enorme macchina ridistributiva, il cui scopo è quello di eliminare divari eccessivi fra i potenziali finanziari dei vari Cantoni. A titolo di compensazione, Confederazione e Cantoni verseranno nel 2019 non meno di 5,2 miliardi di franchi, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Da tempo i Cantoni più ricchi chiedono una revisione del sistema, e un accordo dovrebbe essere vicino. Uno stimolo in più dall’errore per Zurigo?