Svizzeri e americani i più ricchi al mondo

Classifiche – La statistica allestita dal Credit Suisse sulla ricchezza creata a livello mondiale nel 2017-18 pone Svizzeri e Statunitensi fra i maggiori detentori di patrimoni. Sono sorti anche 2,3 milioni di nuovi «milionari», che salgono a 42,2 milioni, fra questi in crescita anche le donne
/ 05.11.2018
di Ignazio Bonoli

Proprio pochi giorni dopo il «Global Competitive report» del World Economic Forum, il «Global Wealth report», allestito dal Credit Suisse, confermava che la Svizzera è sempre al primo posto mondiale tra i paesi i cui abitanti posseggono le maggiori ricchezze. Nella classifica per grandi regioni mondiali, il Nordamerica è nettamente in testa per la ricchezza pro-capite media, espressa in dollari, dei suoi abitanti, e cioè 392’690 dollari. Seguono l’Europa con 144’903 dollari, l’Asia/Pacifico con 48’119 dollari, la Cina con 47’819 dollari, l’America latina con 18’605 dollari, l’India con 7024 dollari e l’Africa con 4138 dollari.

In Europa si distingue nettamente la Svizzera, in testa con 530’240 dollari, che, tradotti in franchi, significano 526’700 franchi per abitante. La media mondiale sarebbe invece di 63’100 dollari. Nel considerare questa statistica, sia a livello di paesi o regioni, sia a livello di persone, non bisogna dimenticare che si tratta di medie, senza nessuna ponderazione e ricordarsi anche della celebre poesia del Trilussa sul pollo a testa. In effetti, la distribuzione di questa ricchezza è tutta un’altra storia.

Sta di fatto, comunque, che questa ricchezza viene prodotta a livello mondiale e che il numero di persone «ricche» aumenta. Tuttavia anche il concetto di ricchezza deve essere relativizzato e adeguato al tenore di vita dei singoli paesi o delle singole regioni, tenendo conto del livello di benessere di ognuno. È anche probabile che vi sia un chiaro spostamento della ricchezza, soprattutto verso Oriente, a causa del forte sviluppo economico della Cina e di altri paesi dell’Asia.

In questo contesto, i ricchi in Svizzera hanno perso – rispetto all’anno precedente – circa 21’000 dollari a testa. Ma anche qui attenzione: la perdita deve essere in primo luogo attribuita al corso di cambio del franco svizzero che, nel periodo considerato, si è indebolito rispetto al dollaro, cioè la moneta sulla quale si basa lo studio e quindi serve anche per i confronti. Considerate soltanto in franchi, anche le ricchezze degli Svizzeri sono leggermente aumentate.

A livello mondiale, nel periodo che va da metà 2017 a metà 2018, le ricchezze sono sensibilmente aumentate, e cioè di circa 14’000 miliardi di dollari (+4,6%), salendo a 317’000 miliardi. Anche il numero di milionari in dollari è sensibilmente aumentato, precisamente di 2,3 milioni, salendo a 42,2 milioni di persone. La maggior parte, 17,4 milioni, si trova negli Stati Uniti, paese che ha anche fatto registrare la crescita maggiore (quasi 900’000). Al secondo posto troviamo già la Cina con 3,5 milioni di milionari, anche se il raggiungimento di questo traguardo è rallentato nell’anno appena trascorso. In Svizzera ci sono pur sempre 725’000 milionari.

I numeri più impressionanti li troviamo però nella concentrazione di questa ricchezza. Ed è proprio su queste cifre che si sono concentrate le maggiori attenzioni dei media, definendo «paperone» chi possiede miliardi, ma anche chi possiede una casa d’abitazione che, con i valori commerciali di oggi, entra facilmente nella classifica. Comunque si è potuto stabilire che i 42 milioni di persone più ricche (pari all’1% della popolazione adulta) possiedono il 44,8% delle ricchezze globali, mentre i 3,2 miliardi di poveri (pari al 64% della popolazione adulta nel mondo) possiedono soltanto l’1,9% della ricchezza globale. Nei paesi industrializzati, circa un terzo della popolazione adulta possiede meno di 10’000 dollari. La sua situazione è però spesso provvisoria, dovuta magari a un periodo di disoccupazione. Diversa è la situazione nel subcontinente indiano o in Africa, dove il 90% della popolazione adulta è la più povera al mondo.

Lo studio del Credit Suisse dedica una parte importante al ruolo delle donne. Secondo le statistiche utilizzate, possiederebbero oggi circa il 40% della ricchezza mondiale. Il dato è più alto di quelli solitamente rilevati. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che il CS non considera soltanto fattori quali la ricchezza finanziaria disponibile o il capitale di vecchiaia nelle casse pensioni. Tiene conto del fatto che molte donne, comprese le madri sole, hanno un lavoro, una formazione migliore e rimangono più a lungo nei processi lavorativi, anche perché hanno figli in età più avanzata e tornano più rapidamente nel mercato del lavoro. Spesso le donne si costruiscono con prudenza un proprio capitale e lo gestiscono meglio di certi uomini che sono portati a sovrastimare la loro capacità di gestione del patrimonio. Fra le classi più sfavorite si trovano ancora molte donne sole con figli, ma tra le quote di benestanti, le donne sono in aumento. Anche «Forbes» nel suo elenco delle 2200 persone più ricche al mondo conta 244 donne.