Sorvegliare gli assicurati?

Votazione federale 25 novembre - Gli investigatori privati possono spiare i frodatori delle assicurazione sociali? La sinistra e le organizzazioni in difesa dei diritti dell'uomo sostengono di no, non nella forma prevista dalla nuova legge
/ 19.11.2018
di Alessandro Carli

Il terzo tema su cui saremo chiamati a pronunciarci il 25 novembre è la modifica della legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali, contro cui è stato lanciato il referendum, modifica che raccoglierebbe i chiari favori degli elettori. In sostanza, il progetto prevede che investigatori privati possano nuovamente spiare i frodatori delle assicurazioni sociali. I fautori del referendum denunciano una violazione eccessiva della sfera privata.

Nessuno contesta la necessità di combattere gli abusi concernenti le assicurazioni sociali, ma per il comitato referendario gli articoli sulle osservazioni segrete sono troppo permissivi: le assicurazioni sociali avrebbero carta bianca per «sorveglianze arbitrarie» e non sottostanno ad alcun controllo. Inoltre – sostiene ancora il comitato – non è praticamente posto alcun limite ai mezzi tecnici previsti a tale scopo.

Le assicurazioni possono sorvegliare segretamente un assicurato solo se hanno indizi concreti di riscossione indebita delle prestazioni. A tale scopo possono far capo a registrazioni visive e sonore, a tecniche di localizzazione dell’assicurato per mezzo del GPS fissato su un veicolo, ma solo in modo limitato e se autorizzate da un giudice. Non è permesso osservare persone in salotto o camera da letto. Non sono autorizzate nemmeno riprese con droni e le registrazioni con microfoni direzionali o con microspie («cimici»). La sorveglianza non sarà limitata allo spazio pubblico: un assicurato potrà essere osservato sul suo balcone, ma a condizione che sia visibile da un posto accessibile a tutti.

Due anni fa, la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) aveva richiamato la Svizzera, segnalandole che la sua legislazione era insufficiente per autorizzare l’assicurazione infortuni a spiare beneficiari di rendite. Nel luglio del 2017, il Tribunale federale era giunto alla stessa conclusione per quanto riguardava l’assicurazione invalidità. Le due assicurazioni hanno così dovuto sospendere le attività investigative e di controllo.

Orbene, la legge in votazione è intesa a fornire la base legale mancante. Nel caso in cui fosse accolta dal popolo, essa verrà applicata a quasi tutte le assicurazioni sociali, comprese quelle per perdita di guadagno, disoccupazione e malattia. Per gli oppositori, tutte queste disposizioni costituiscono una violazione della sfera privata. A loro modo di vedere, la base legale è troppo vaga: non definisce chiaramente se una persona possa essere spiata in casa sua. Essi sono convinti che, grazie alla loro lobby, gli assicuratori hanno ottenuto più poteri della polizia.

Tutto sbagliato, replicano i sostenitori della sorveglianza degli assicurati. Essi respingono le critiche e parlano di una giurisprudenza molto chiara del Tribunale federale. Una sorveglianza sarà ordinata solo in ultima ratio. Essa, infatti, non avviene senza un sospetto che si basa su indizi concreti o se si può chiarire la situazione con un’altra misura. Occorre poi l’autorizzazione di un membro della direzione dell’assicurazione. Le procedure saranno inasprite: gli investigatori dovranno adempiere esigenze elevate, la durata dell’osservazione sarà limitata a 30 giorni su sei mesi. Le persone che sono state sottoposte a osservazione devono in ogni caso poi essere informate.

Il referendum è sostenuto da sindacati, PS, Verdi, giovani Verdi liberali, PPD ginevrino, nonché da numerose associazioni, tra cui Amnesty International e le organizzazioni di difesa degli handicappati. Secondo loro, la riforma della legge è stata elaborata dal Parlamento secondo il motto «il fine giustifica i mezzi». Il fatto – affermano – è che sono le stesse assicurazioni sociali a poter ordinare la sorveglianza, mentre solo un tribunale è in grado di garantire un esame obiettivo sulla necessità di tale azione.

La modifica della legge, oltre che dalla stragrande maggioranza del Parlamento e dal Consiglio federale, è sostenuta dai partiti borghesi. Per loro, in casi fondati, è giustificato procedere alla sorveglianza degli assicurati per combattere gli abusi. Essi sottolineano anche la severità che contraddistingue la possibilità di procedere a una sorveglianza. Se il sospetto si rivela infondato, tutto il materiale risultante dall’osservazione dev’essere distrutto. Se il progetto di legge fosse respinto, le osservazioni segrete, anche in futuro, non verranno autorizzate.

Nella campagna che precede la votazione si affrontano due visioni ideologiche diverse. Gli oppositori della modifica legislativa non vogliono saperne della nozione di sospetto nei confronti dei più deboli della società. Coloro che soffrono talvolta in silenzio e in modo invisibile vanno protetti e non presi di mira. I fautori ritengono invece legittimo procedere in determinati casi alla sorveglianza degli assicurati, ciò che è nell’interesse di tutti. I truffatori minano la fiducia nel sistema sociale. Smascherando gli abusi si aumenta la credibilità.