L’invecchiamento, le cure e i costi

Assicurazioni sociali - L’uso delle prestazioni complementari all’AVS/AI è in crescita, ma potrebbe non bastare. Quando e come devono intervenire i parenti, oltre all’assistenza sociale?
/ 18.09.2017
di Ignazio Bonoli

Al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione siamo abituati da tempo, anche solo guardando la classica piramide dell’età in Svizzera. Proprio a pochi giorni dall’importante votazione federale sulla riforma delle pensioni, «Avenir Suisse», il gruppo di riflessione dell’economia svizzera, ha riportato alla luce alcuni dati impressionanti.

Per esempio si prevede che nei prossimi 20 anni, in Svizzera, il numero di persone con più di 80 anni aumenterà dell’86%, mentre il numero di coloro che lavorano – e quindi contribuiscono all’AVS – aumenterà soltanto del 7%. Un altro fenomeno deve però essere tenuto in considerazione: l’aumento delle persone bisognose di cure. È evidente che le persone con più di 80 anni hanno maggiori bisogni di cure e assistenza. Secondo lo studio di Avenir Suisse, una persona su tre con più di 85 anni ha bisogno di cure.

Queste cure e la necessaria assistenza potrebbero costare somme di denaro enormi. Già oggi, del resto, molte di queste persone non sono più in grado di sopportare gli alti costi delle case per anziani. Ci si chiede quindi come risolvere il problema, quando la rendita di vecchiaia non basta a coprire i costi della casa di riposo. In particolare, quali costi dovrebbero essere sopportati dai familiari, quando i genitori hanno bisogno di cure particolari.

Lo studio di Avenir Suisse propone un’analisi dettagliata della situazione sulla base delle esperienze acquisite fino a oggi. Nel 2014, già il 52% degli ospiti di case di riposo ha avuto bisogno delle prestazioni complementari dell’AVS. In alcuni cantoni come Ginevra e il Giura questa proporzione era salita al 70% e oltre. Queste PC sono ormai diventate una componente essenziale del sistema di protezione della vecchiaia. Esse sono a carico dei cantoni e subentrano quando le rendite di pensione e il reddito disponibile non raggiungono il minimo vitale. Secondo le istruzioni fornite dall’AVS, le PC vengono valutate in base alle entrate e uscite riconosciute del richiedente. Per chi vive a casa vengono per esempio riconosciute spese per 19’290 franchi per la persona sola e 28’935 franchi per la coppia. Per il reddito si tiene conto di ogni tipo di entrate, compreso il reddito della sostanza (perfino del reddito locativo della propria casa!). Vi sono però delle franchigie. Attualmente 37’500 franchi per chi vive in casa solo e 60’000 franchi per le coppie. Una franchigia di 112’500 franchi viene applicata nel calcolo della sostanza computabile.

Non si possono evitare queste valutazioni, per esempio donando le proprietà agli eredi. Infatti, se ne tiene conto in caso di richiesta di prestazioni complementari. In pratica è impossibile donare un immobile agli eredi per ottenere prestazioni complementari.

In realtà, il Codice civile svizzero prevede un dovere di assistenza tra parenti. Di regola però viene applicato solo in caso di assenza o di insufficienza di prestazioni complementari. In pratica, si chiamano i parenti a sostegno solo in presenza di prestazioni dell’assistenza sociale. La prassi varia però da cantone e cantone. L’esperienza dimostra che interventi di questo tipo vengono richiesti quasi solo a genitori di figli disabili. Non si esclude però che con l’aumento dei casi vi sia un ricorso più frequente al sostegno finanziario dei parenti.

Il Codice civile prevede l’aiuto da parte di discendenti e ascendenti che vivono in condizioni agiate e possono evitare che il loro congiunto cada nel bisogno. Secondo le linee direttrici della Conferenza svizzera dell’assistenza sociale entrano in considerazione in pratica solo i genitori e i figli. Sono esclusi fratelli e sorelle, fratellastri e cognati.

Si tratta quindi anche di valutare il concetto di «agiato». Sempre secondo la Conferenza svizzera dell’assistenza sociale una persona è agiata se, sulla base delle sue condizioni di reddito e di sostanza, può vivere una vita di benessere. La base di calcolo è data dal reddito imponibile per l’imposta federale con l’aggiunta di eventuale consumo di sostanza. Il reddito per persona sola supera i 120’000 franchi e per coppia i 180’000 franchi. Sono ammesse deduzioni per figli.

Alcune regole sono applicate anche nel valutare la sostanza e l’eventuale consumo. Per la persona sola vi è una franchigia di 250’000 franchi e per le coppie di 500’000 franchi, della sostanza imponibile, oltre 40’000 franchi per figlio a carico. Il rimanente viene ricalcolato, in base alla speranza di vita dell’assistito e trasformato in una rendita annuale, che viene aggiunta al reddito. Non tutti i cantoni e, in certi casi i comuni, applicano le regole della Conferenza, che però vengono usate in ampia misura.