In Svizzera un carico fiscale minore

Uno studio dell’OCSE mette in evidenza grandi divari fra l’incidenza dell’onere fiscale sul salario e quindi sul reddito che rimane, dopo le imposte e i contributi sociali
/ 28.05.2018
di Ignazio Bonoli

Un recente studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) contiene un interessante confronto sul carico fiscale che devono sopportare i cittadini dei vari paesi. Al centro dello studio sono posti i salariati, suddivisi come sempre in due categorie fiscali: i singoli e gli sposati con due figli, con un solo salario che entra in famiglia. La domanda alla quale si vuole dare una risposta è: del salario annuale lordo quanto rimane dopo che sono state pagate le imposte e i contributi sociali?

Le differenze tra i paesi sono enormi, ma anche quelle fra il contribuente singolo e quello sposato sono molto alte. In Svizzera, quello che rimane di un salario lordo medio, dopo la deduzione delle imposte e dei contributi sociali, è molto più alto che nella maggior parte degli altri paesi. Lo scorso anno, un contribuente singolo senza figli doveva versare (in media) il 16,9 per cento del salario lordo al fisco e agli istituti sociali. La media dei paesi dell’OCSE era invece del 25,5 per cento.

Ma, tra i paesi messi a confronto, le differenze sono grandi: in Belgio, per esempio, il prelievo fiscale e parafiscale raggiunge il 40,5 per cento, in Germania pure il 40 per cento e in Danimarca circa il 36 per cento. Le differenze rispetto alla Svizzera devono però essere relativizzate, poiché la statistica non tiene conto dei contributi sociali obbligatori, ma versati ad organizzazioni non statali, come la cassa malati o la previdenza professionale. Inoltre, in Svizzera soprattutto, l’incidenza fiscale e parafiscale varia da cantone a cantone e da comune a comune: nello studio dell’OCSE i dati utilizzati sono quelli della città di Zurigo, che non è però una delle più favorevoli.

Interessante notare il divario fra l’imposizione della persona singola e quella dei coniugati con figli. Nella media dell’OCSE il carico fiscale e parafiscale per i secondi (con due figli) è del 14 per cento. Quindi ben inferiore alla media del 25,5 per cento per le persone singole. In tutti i paesi si nota una tendenza netta della fiscalità a favore delle famiglie. Nei citati Belgio e Germania, il carico fiscale e parafiscale per le famiglie è di circa la metà di quello per le persone sole. Solo in due paesi del Sud America (Messico e Cile) i due carichi fiscali si equivalgono.

Le differenze fra i due tipi di tassazione si giustificano in gran parte con le cosiddette spese di trasferimento (nel nostro caso assegni famigliari e per figli, per esempio). Negli ultimi anni, questi aiuti alle famiglie sono aumentati in modo sensibile in molti paesi. In Polonia, si è perfino giunti e ridurre l’aggravio fiscale, in modo che la parte del salario rimanente, dopo le imposte e i contributi, è perfino aumentata del 4,8 per cento, per un coniugato con un solo salario e due figli a carico. La Svizzera, con il Canada e l’Irlanda, rimane tra i paesi più favorevoli, con un aggravio medio del 3,5 per cento del salario lordo. Si tratta di una cifra molto bassa, ma concernente redditi del lavoro di classi comparabili sul piano internazionale. Ovviamente la Svizzera con salari elevati e fiscalità contenuta, tenuto conto da un lato che non figurano nella fiscalità spese obbligatorie come il premio di cassa malati e quello della previdenza professionale, dall’altro degli aiuti sociali (assegni di vario tipo, sussidi per spese obbligatorie) figura certamente – a questi livelli – fra i paesi fiscalmente più favorevoli.

Inoltre, si deve tener conto che il reddito sul quale vengono calcolate le incidenze fiscali è molto più basso del reddito imponibile, a causa delle numerose deduzioni. La stessa OCSE calcola che per un reddito lordo medio di 86’042 franchi, dopo le deduzioni, rimane un reddito imponibile di 58’900 franchi. Su questo reddito si pagano imposte per 3631 franchi. A questo si devono aggiungere i contributi sociali obbligatori, in media di franchi 5356, per cui l’aggravio fiscale sale a 8987 franchi. Da questo imponibile vengono ancora dedotti 6000 franchi di assegni per figli, per cui rimane alla fine una cifra di 2987 franchi, che corrisponde al 3,5% del reddito lordo. Per i contribuenti che superano questi limiti, a causa della progressione delle aliquote fiscali, l’incidenza sul salario lordo aumenta. Come si sa, attualmente in Svizzera l’incidenza media della fiscalità è di circa il 31% del reddito lordo. La statistica dell’OCSE permette di constatare che, negli ultimi sei anni, l’incidenza della fiscalità è in generale leggermente diminuita, dopo essere salita all’inizio della crisi finanziaria.

L’OCSE calcola anche il cosiddetto «cuneo fiscale», cioè la differenza fra i costi salariali del datore di lavoro per dipendente e il reddito residuo del salariato dopo le imposte, i contributi sociali e i sussidi di vario tipo. Nel 2017, in Svizzera, per una persona sola era in media del 35,9% dei costi salariali. Anche per quanto concerne l’aggravio totale vi sono forti differenze: per esempio in Svizzera è del 21,8%, ma in Germania di più del doppio: 49,7%.