Casse malati, prima preoccupazione

Assicurazioni sociali - Gli aumenti colpiscono sempre più il ceto medio che non beneficia di sussidi. A questo ritmo il premio di cassa malati raddoppierà nel 2040 e ai Cantoni costerà sempre di più
/ 28.01.2019
di Ignazio Bonoli

Il problema dei costi della salute – in particolare quello dei premi di cassa malati – è diventato una fonte di preoccupazione per molte famiglie svizzere. Anche il barometro delle apprensioni – pubblicato dal Credit Suisse alla fine dello scorso anno – lo colloca al secondo posto (dietro AVS e previdenza vecchiaia), tuttavia con la maggior percentuale di aumento (15 punti) in un anno. Se si pensa che tre anni fa il tema era soltanto al settimo posto delle maggiori preoccupazioni, si può capire l’effetto che l’aumento dei premi di cassa malati ha sui bilanci delle famiglie svizzere.

In termini monetari, nel 1996, data dell’entrata in vigore dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie, il costo per un adulto era di 2080 franchi all’anno per l’assicurazione di base. Nel frattempo lo stesso premio era salito a 5580 franchi, che corrispondono a un aumento di 3500 franchi, sempre con una franchigia di 300 franchi. Il calcolo è stato fatto dalla «NZZ am Sonntag» per il canton Zurigo.

Il costo dell’assicurazione malattia grava soprattutto sulle famiglie. Sempre nel canton Zurigo, per una famiglia con due figli (di 16 e 20 anni), può superare i 18’000 franchi all’anno, o poco più di 14’000 franchi con figli più giovani (3½ e 5 anni). Questi premi beneficiano di un sussidio cantonale, che per un reddito lordo di 70’000 franchi, può raggiungere i 1500 franchi. In altri cantoni i premi possono essere più cari. Al punto che per le famiglie possono diventare insopportabili, senza i sussidi cantonali.

Nella media svizzera il premio annuale è di 16’600 franchi per la seconda famiglia citata. In dieci anni questo premio è aumentato di 6000 franchi. Il cantone più caro in questo contesto è quello di Basilea-Città (21’600 franchi) seguito da Berna, Zurigo, Ginevra e Vaud, con circa 19’000 franchi. Secondo i calcoli dell’Ufficio federale della sanità, il reddito medio di una famiglia con due figli, dedotte le imposte, è di 86’000 franchi, per cui non ha più diritto a sussidi di cassa malati. Così il 25 per cento del reddito disponibile, ma senza necessità di cure, deve essere utilizzato per la cassa malati.

Per i sussidi volti a ridurre l’onere dei premi di cassa malati sussistono grandi differenze fra i cantoni. Per esempio Appenzello Interno concede sussidi su redditi lordi inferiori a 71’000 franchi, ma i Grigioni giungono fino a 146’000 franchi. La maggior parte dei cantoni esige una cifra inferiore agli 80/90’000 franchi. Grandi differenze sussistono per gli stessi sussidi. Per riprendere il nostro esempio di quattro persone di cui due figli di 16 e 20 anni in formazione, a Zugo, nei Grigioni e in Ticino il sussidio può superare i 9000 franchi. Lucerna, Basilea-Campagna e Turgovia sono più restrittivi (3000 franchi).

Uno studio pubblicato in dicembre dall’UFS costata che in nove cantoni, nonostante i sussidi, il costo dei premi malattia supera il quinto del reddito disponibile, su un reddito lordo di 70’000 franchi. Così, per esempio, a Basilea-Campagna il premio da pagare risulta ancora di 15’600 franchi, mentre a Zugo la stessa famiglia ne paga solo 5000. Del resto questi sussidi non seguono l’aumento dei premi. Attualmente, in Svizzera, 2,2 milioni di abitanti beneficiano della riduzione, meno di vent’anni fa, quando i premi erano inferiori.

Nonostante i sussidi della Confederazione e dei cantoni, i premi di cassa malati sono diventati un problema per molte famiglie. In totale essi ammontano a 4,5 miliardi di franchi, di cui 2,5 miliardi (55 per cento) vanno a persone beneficiarie di prestazioni complementari all’AVS / AI o aiuti sociali. C’è però un’indagine sindacale che dimostra che anche famiglie del ceto medio usano oltre un decimo del reddito lordo per la cassa malati e questo fino a redditi lordi di 160’000 franchi nella media svizzera. Come sempre, fra i più colpiti figurano i beneficiari di rendite AVS.

L’UFS ha anche valutato l’aggravio per una donna sola con un reddito lordo di 45’000 franchi. In media i costi per queste persone sono pari al 13% del reddito disponibile. Anche in questo caso le differenze fra cantoni sono alte.

Per esempio, a Basilea-Campagna, il premio è di 6000 franchi, ma il sussidio è previsto solo sotto i 28’000 franchi di reddito lordo. In altri cantoni la soglia è anche più bassa. 

Crescono quindi le preoccupazioni anche fra i politici. Così il partito socialista prevede il lancio in primavera di un’iniziativa che limita al 10 per cento del reddito il premio della cassa malati. Il costo stimato è di 4 miliardi, ma sarà solo un palliativo e non risolve il problema di fondo: in pratica un nuovo raddoppio dei premi tra una ventina d’anni. Non meraviglia quindi che il problema dei premi di cassa malati cresca costantemente fra le apprensioni degli Svizzeri.