Vi sentite dei creativi digitali? Avete idee e progetti da realizzare? Allora seguite la linea gialla. Accederete a tre stanze: nella prima trovate l’officina delle idee, nella seconda lo studio di registrazione e nell’ultima l’area editing. Siete così arrivati nello spazio RSI per giovani creativi digitali. In una parola: Wetube.
Telo green screen, impianto luci, camere remotate, regia streaming, materiale di ultima generazione per dare vita alle idee più ambiziose. Persino uno zainetto bell’e pronto per realizzare video in esterno. Inaugurato nel febbraio 2019, lo spazio Wetube – ricavato nello stabile in via Canevascini 5 a Lugano-Besso, a pochi metri dagli studi radio – si appresta a festeggiare il suo 1° compleanno e i suoi primi iscritti, ad oggi 223. Tutto è gratis, eventi, materiale professionale e spazi di produzione, disponibili qui e ora per chi intende dar sfogo alla propria creatività. A guidarci nello spazio Wetube è il responsabile Federico Fridel, 28 anni, junior product manager e responsabile dei laboratori creativi per la RSI. Bachelor in lettere e filosofia e master in Gestione dei media all’USI, si dice attento soprattutto a «scoprire le nuove tendenze e i nuovi interessi legati ai contenuti digitali». «Wetube, realizzato dal capo progetto Jan Trautmann – esordisce il nostro interlocutore – rientra nell’offerta del servizio pubblico legata ai giovani e al mondo del digitale».
Qual è il target dello spazio Wetube?
Sono i giovani creativi digitali della Svizzera italiana. Giovani, tuttavia, è un termine vasto che va esteso a tutti coloro che nutrono passione verso la creazione di contenuti digitali. A oggi l’età media dei frequentatori del nostro spazio è 25 anni. Il più giovane iscritto ha 12 anni ma annoveriamo anche un professore universitario.
In breve, come si diventa wetuber?
Bisogna prendere un appuntamento sul nostro sito www.spaziowetube.ch, si viene invitati a visitare gli spazi a Besso e a compilare un modulo di iscrizione con regolamento annesso (se minorenni occorre la firma dei genitori). Wetube è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, ma è accessibile tutto l’anno, 24 ore su 24, attraverso un badge per il fuori orario.
Quali sono le creazioni più diffuse generate nello spazio Wetube?
Di tutto e di più: video tutorial, videoclip, recensioni, progetti scolastici, ma anche grafiche, illustrazioni e, ovviamente, montaggi video. Molti possiedono un canale youtube e nel nostro spazio trovano la tecnologia adatta per realizzare le loro produzioni. Si va dal neofita curioso allo youtuber più affermato, talentuosi o aspiranti tali.
Lo spazio non offre tuttavia un’assistenza tecnica.
Chi è poco pratico trova tutti gli strumenti per iniziare. Wetube offre anche competenze attraverso masterclass e incontri tenuti una volta al mese da professionisti del settore, anch’essi gratuiti: tecniche di ripresa, green screen, soluzioni creative low budget e altre ancora. Protagonisti degli incontri sono invece personalità di successo nel mondo del digitale, come ad esempio celebri youtuber con i quali è possibile rapportarsi a esperienze di successo. I partecipanti possono infatti richiedere opinioni o consigli.
Tutti i diritti sulle creazioni rimangono di proprietà dei frequentatori di Wetube?
Assolutamente sì. Naturalmente va osservata una «carta etica»: è possibile realizzare ogni genere di prodotto purché non vi siano contenuti illegali o contrari ai princìpi del servizio pubblico.
E per qualcuno particolarmente talentuoso può aprirsi lo spiraglio di collaborazioni con la RSI?
Chi lo vuole ha la possibilità di mostrarci le proprie produzioni o può inviarle al nostro indirizzo (wetube@rsi.ch). Alcuni wetuber talentuosi, se ritenuti interessanti dalle redazioni della RSI, potrebbero trovare uno spazio per eventuali collaborazioni, come già è stato il caso.
Wetube si rivela anche un luogo di scambio e incontro?
Si fanno conoscenze, grazie soprattutto ai nostri eventi, ai video contest che organizziamo, e alla vicinanza anche fisica con le redazioni giovani RSI di Spam# e FLEX.
E tra coloro che hanno scoperto Wetube troviamo Ivan Sokolov, 18 anni, studente liceale a Lugano al quarto anno e Kevin Schoengrundner, 26 anni, geologo, tra i vincitori del concorso organizzato la scorsa estate da Wetube, che hanno entrambi conosciuto «un po’ per caso». Dichiara Ivan: «Il contest richiedeva di presentare un format, e realizzare il relativo video pilota su un tema che fosse legato allo sport. La mia produzione, che legava lo sport alla scienza, è piaciuta ed è passata alla Domenica sportiva della RSI. Di qui sono nate altre collaborazioni, anche con la redazione di Spam, visibile su Facebook e su Instagram. Ora, con un mio amico disegnatore, stiamo realizzando un cortometraggio. E ci stiamo servendo della tecnologia di Wetube, davvero un prezioso spazio creativo». Dal canto suo, Kevin, non è un nativo digitale ma è appassionato di nuove tecnologie: «Da oltre 10 anni realizzo filmati, soprattutto documentari, uno dei quali, intitolato Un bosco in Laguna è stato trasmesso a novembre dalla RSI a Storie. Per me questo rimane un hobby», evidenzia il 26enne, che aggiunge: «devo dire che Wetube apre delle porte, è un buon trampolino di lancio».«Le competenze tecnologie sono sempre più diffuse, anche tra i più giovani» – riprende Federico Fridel. «Quello che mi piace evidenziare è che i giovani hanno un grande rispetto dell’offerta che gli viene data: affidiamo loro del materiale molto costoso e finora tutti si sono mostrati responsabili. E anche gli spazi li ritroviamo sempre puliti e in ordine».L’obiettivo della RSI con la creazione dello spazio Wetube a Besso appare chiaro: non perdere il contatto con il pubblico delle nuove generazioni, ormai distante dai tradizionali mass media. «Tanti sono un’esplosione di creatività e di contenuti» – assicura il responsabile dello spazio Wetube. «E la RSI è pronta e aperta ad accogliere questo giovane pubblico social».