Una «dea» dalla lunga storia

Motori - La DS è stata un modello avveniristico fin dalle sue origini nel 1955, dal 2014 è una marca indipendente, proiettata verso il futuro della motorizzazione elettrica
/ 21.05.2018
di Mario Alberto Cucchi

Era il 6 ottobre del 1955 e a Parigi si stavano per aprire le porte del 42esimo Salone dell’auto francese. Quell’edizione viene oggi ancora ricordata perché fu scelta da Citroën per il debutto della sua DS. Una vettura che è passata alla storia sin da subito. Basti pensare che quel sabato mattina nei primi 45 minuti di apertura del Salone furono siglati 749 contratti di vendita che diventarono 12mila alla fine del primo giorno e 80mila alla chiusura della manifestazione. La produzione di DS terminò il 24 aprile del 1975, a causa anche della crisi petrolifera, dopo circa un milione e mezzo di esemplari venduti.

Auto avveniristica sia per la tecnologia, che per il design e per i colori. Quasi tutte le auto all’epoca erano grigie, nere o blu mentre la DS sfoggiava tra i suoi colori il verde mela abbinato al tetto bianco, oppure il giallo champagne con il tetto melanzana. Gli interni non erano da meno, con il caramello o il lilla. La sigla DS sta per Désirée Spéciale, ossia Desiderata Speciale. La storia racconta che, voluto o meno, quando i francesi pronunciano tutto d’un fiato DS, l’acronimo suona come «déèsse» che significa «dea». 

Bisogna aspettare il nuovo secolo per rivedere il marchio DS. Infatti Citroën solo a fine 2008 decide di rispolverare l’antica sigla con un concept presentato a Parigi nel 2009 in occasione dei 90 anni della Casa francese. Nel 2014 il brand DS acquista la sua indipendenza diventando una Casa automobilistica a se stante e non più solo una sigla che identifica dei modelli Citroën. 

DS è ancora protagonista di una bella storia che ci porta sino ad oggi e all’eprix di Parigi dell’ecologica Formula E. La gara si è svolta sabato 28 aprile e sul podio c’era Sam Bird, pilota del team DS Virgin Racing (www.ds-virginracing.com). Il terzo podio consecutivo del campionato per la Casa francese. Il Gran Premio elettrico che si è corso nella capitale è stata l’occasione scelta dall’amministratore delegato, Yves Bonnefont, per anticipare che dal 2025 ogni nuova DS sarà esclusivamente elettrica.

Ecco allora che la dream car DS X E-Tense 2035 mostra concretamente la visione DS per i prossimi anni. Una sfida che guarda al 2035 in cui i progettisti hanno immaginato un abitacolo dedicato al passeggero che si apre con una porta ad ali di gabbiano in carbonio e pelle. Una vettura asimmetrica: metà spider e metà coupé. Per il pilota ecco il sedile avvolgente di una monoposto, pensato per la guida all’aria aperta. 

Non manca la guida autonoma e la possibilità di accomodarsi «al coperto» sul sedile dotato di funzione massaggiante pensato per il passeggero. Insomma, estrema. L’esperienza delle piste di Formula E arriva su questo prototipo che adotta una motorizzazione elettrica. I due propulsori garantiscono una potenza di ben 540 cavalli. Presente inoltre una modalità studiata per l’utilizzo in pista che permette di passare a 1360 cavalli. Sogni a parte, è in arrivo la prima auto al 100 per cento elettrica marchiata DS. Verrà presentata il prossimo ottobre al Salone dell’auto di Parigi. Proprio come nel 1955.