Una culla per tutti

Socialità – Il progetto «Scatola nascita» dell’Associazione DaRe sostiene le mamme migranti e richiedenti l’asilo e i loro bebé
/ 09.10.2017
di Roberta Nicolò

Diventare genitore è un momento di gioia, ma anche ricco di timori e paure, soprattutto se l’attesa del nuovo figlio coincide con il dramma della fuga da un paese in guerra. La vita che arriva si carica quindi di significati importanti e profondi. Molti bambini nascono durante il viaggio o appena arrivati nella terra d’accoglienza. Il nuovo nato rappresenta così, per il genitore, una speranza in più per un futuro al sicuro dai pericoli lasciati in patria. Per un profugo, però, può risultare difficile affrontare la genitorialità in un contesto spae-sante e nuovo, con dinamiche e limiti che possono trasformare l’esperienza in frustrazione. 

Il primo scoglio da affrontare è quello di costruire per il nascituro uno spazio sicuro e accogliente. Una necessità primaria ma spesso complicata per le mamme richiedenti l’asilo. Per garantire un sostegno concreto, ma anche simbolico, per lo sviluppo di una nuova dimensione genitoriale L’Associazione DaRe-Diritto a restare ha deciso di realizzare il progetto «Scatola nascita: una culla per tutti». L’idea arriva dalla Finlandia dove i Kit per le neo mamme sono cosa comune. L’Associazione DaRe, che si occupa della raccolta e dello smistamento di beni di prima necessità come vestiario e accessori per il vivere quotidiano sul territorio ticinese, ha quindi pensato di realizzare questa scatola-culla con tutine, pupazzetti, calzine, fasciatoi e materassini, di seconda mano. Un regalo e un conforto per ogni mamma in attesa.

«Abbiamo scelto di realizzare delle culle-kit da offrire gratuitamente per dare un sostegno concreto alle donne in dolce attesa che si trovano sul nostro territorio o anche alle profughe in cammino – spiega la presidente Lara Robbiani Tognina – l’idea è nata proprio dall’incontro con le neo mamme richiedenti l’asilo che ci vengono a trovare. Ci siamo rese conto che spesso faticano a reperire l’indispensabile per il nascituro. È un bisogno fondamentale ed è importante dare una risposta tangibile poiché il benessere e la tranquillità della mamma incide in maniera positiva anche sul benessere dell’intero nucleo famigliare. La raccolta del necessario avviene tramite richieste specifiche sfruttando il canale dei social media e delle conoscenze. Nel progetto ci sono diverse mamme che ne conoscono altre. Così si raccolgono abiti di qualità. I vestiti raccolti una volta controllati e lavati, servono per riempire le scatole». 

La scatola, fatta fare appositamente della misura giusta per i neonati e soprattutto di materiale atossico, è plastificata così da poter essere facilmente pulita. Offre beni di prima necessità e una volta svuotata del contenuto si trasforma in una culla accogliente e sicura per il neonato e potrà, in un secondo momento, essere utilizzata come porta giochi. 

«Se manca il lettino – continua Lara Robbiani Tognina –  il nuovo nato viene fatto dormire nel letto con i genitori e questo può aumentare il pericolo di incidenti. La scatola-culla è quindi uno strumento realmente utile anche in termini di prevenzione della salute. Come detto non vuole essere solo uno strumento preventivo ma anche un dono, un segno di benvenuto, un simbolo che ricordi a tutti l’unicità di ogni essere umano. Quando si parla di richiedenti l’asilo si tende a farne una categoria generalizzata. Invece occorre ricordare che si tratta di persone. Uomini, donne o ragazzi che provengono da paesi difficili come la Siria o l’Eritrea. Uomini che in patria facevano il panettiere, il postino o l’impiegato. Ragazzi che studiavano, donne con una vita sociale, una famiglia, un lavoro. Ognuno di loro con la sua storia, la propria individualità. Per questo motivo nella “Scatola nascita: una culla per tutti” non si trovano soltanto oggetti di seconda mano ma anche alcuni manufatti realizzati appositamente per ogni neo mamma. Dei pezzi unici, così come è unica quella nascita. Abbiamo quindi scelto di far realizzare a mano delle copertine per la culla, avvalendoci della collaborazione dell’associazione Strickwärme di Basilea. Inoltre una volontaria cuce dei sacchetti porta salviettine e un peluche in cotone per neonato. Sono oggetti di qualità e che sono stati fatti apposta per ogni mamma. Non sono anonimi e rendono ogni culla unica e speciale. Per noi è un modo per uscire dal concetto di massa. Ognuna di loro sarà mamma nel rispetto della propria individualità e questo le aiuta a sentirsi più sicure». 

Per la distribuzione della «Scatola nascita: una culla per tutti» l’Associazione DaRe si avvale della collaborazione di levatrici e reparti maternità, ma anche dei centri di accoglienza che segnalano il bisogno. Spesso, inoltre, le richieste arrivano dagli ospiti stessi che frequentano il magazzino dell’associazione e che comunicano eventuali necessità delle future mamme. Le scatole vengono distribuite personalmente dalla responsabile del progetto e dalle altre collaboratrici alle dirette interessate.

«La comunicazione con le mamme è ancora difficile. Le donne che frequentano il nostro centro spesso non parlano bene la lingua o non la parlano per niente è quindi importante che possano comprendere in maniera corretta l’utilità del kit. La loro paura è che la scatola possa essere una sostituzione permanente di un vero e proprio lettino per neonato, ma non è così. È solo un primo aiuto destinato al momento in cui tornano a casa col proprio bebè. La nostra Associazione si occupa poi di far loro avere un lettino vero e proprio, un passeggino e tutto il necessario alla buona gestione del piccolo e, inoltre, le accompagna durante lo sviluppo del bambino fornendo vestiario e giochi per ogni fase della sua crescita. Per far capire come funziona il kit e quindi rassicurare le mamme stiamo organizzando dei cartelli di comunicazione visiva che facilitino la mediazione linguistica – precisa la signora Tognina – un benvenuto al mondo è un segnale importante, qualcosa che deve essere garantito ad ogni essere umano e la “Scatola nascita” ce lo ricorda». 

InformazioniSi può sostenere il progetto «Scatola nascita» su www.progettiamo.ch