Un animale al giorno

Mondoanimale - Si moltiplicano le giornate mondiali dedicate a ciascuna specie faunistica
/ 07.10.2019
di Maria Grazia Buletti

Il 17 febbraio è la giornata internazionale del gatto, segue l’orso polare che viene festeggiato il 27 dello stesso mese. A inizio marzo (il 3) è la volta della fauna selvatica, il 21 aprile la giornata mondiale si concentra sulla migrazione dei pesci, mentre il 25 è la volta dei pinguini e via dicendo; quasi ogni mese dell’anno ha qualche giornata dedicata a una specie animale distinta, dalle più comuni alle meno note. Non si sarebbe immaginato nulla di tutto questo quel gruppo di ecologisti che, a Firenze, nel 1931, decise di istituire una giornata mondiale dedicata agli animali. 

Da quasi un secolo a questa parte, il 4 ottobre appena passato si celebra infatti la giornata mondiale dedicata a (tutti) gli animali, nata con l’originario nobile intento di creare un canale di sensibilizzazione popolare sulle sole specie in via di estinzione. È pure vero che, con il trascorrere del tempo, questa ricorrenza assume una valenza di riflessione estesa a tutti gli animali in generale, pensando alla loro tutela e al loro benessere. Ogni 4 di ottobre, in tutto il mondo si può aderire a un ventaglio di iniziative organizzate da tutti coloro i quali si premurano di tutelare ogni sorta di animale, come pure dalle differenti associazioni ecologiste. Queste ultime pare si siano poi impegnate a ritagliarsi un giorno specifico per ciascuna specie ritenuta degna del proprio momento di luce. 

E allora, per non fare torto a nessuno, ma proprio a nessuno per davvero, si sappia che un giorno dedicato a lui ce l’ha anche il tapiro, ad esempio, e quel giorno è esattamente il 27 aprile. A maggio si spartiscono il mese gli uccelli migratori (9 maggio), le api il 20 e le tartarughe a seguire, il 23. E siamo appena a giugno, quando il 21 le giraffe si confrontano a poca distanza con una giornata nazionale alquanto bizzarra: quella del «cane in ufficio» del 26! Questo elenco, giunto finora solamente a metà dell’anno, dovrebbe suscitare un sorriso in chi legge, amaro o meno non è ancora dato di sapere. 

Ma per non lasciare questa curiosità senza risposta, abbiamo interpellato Cristina Casari che possiede alcune tartarughe e, dunque, dovrebbe averle festeggiate il 23 maggio scorso. «Non lo sapevo», è la sua risposta completa di un bel sorriso, mentre afferma che lei le sue tartarughe le accudisce e le «festeggia» tutti i giorni: «Quando non sono in letargo, naturalmente!». Senza negare la simpatica perplessità suscitata da certe giornate dedicate ad alcune specie, la nostra interlocutrice riflette sul fatto che il calendario risulta davvero un po’ troppo affollato: «Come quando si grida al lupo, al lupo: tutti questi giorni dedicati all’una o all’altra specie animale rischiano di dissolvere il vero intento di un’unica giornata che dovrebbe rimanere quello di riflettere sugli animali, soprattutto quelli in via d’estinzione, perché non dimentichiamo che la responsabilità è soprattutto di noi esseri umani».

Cristina ci ricorda che ogni animale andrebbe rispettato lungo l’arco di tutto l’anno, a prescindere dalla sua specie di appartenenza, e insiste sul fatto che attirare l’attenzione sulle specie animali domestiche come cani, gatti, passerotti non abbia uguale valenza come concentrarsi su quelli che davvero necessitano di essere messi in luce perché in difficoltà. «Naturalmente tra i miei animali preferiti ci sono il cane, i criceti (simpatici e carini), le tartarughe, e quelli un po’ meno popolari come il panda, il koala, i pinguini. La giraffa? Mah, non so se sia in via d’estinzione, però è simpatica».

«Ciò non toglie che resto dell’avviso che il 4 ottobre è e rimane la giornata mondiale dedicata a tutti gli animali, giraffa compresa, e questo basta». Un modo, secondo lei, per ricordarci che oggi spesso non abbiamo più quel contatto di un tempo con gli animali: «Anche quelli più comuni dalle nostre parti, come mucche e cani, spesso non sono familiari ai bambini che non hanno l’opportunità di vederli e conoscerli davvero per quello che sono». Poi c’è il rovescio di questa medaglia: «Certo, succede quando tendiamo a dimenticarci le vere peculiarità di ciascuna specie e tendiamo a umanizzarli. Ad esempio: nell’immaginario dei bambini spesso l’orso è il simpatico e tenero Teddy Bear, ma in realtà si tratta di un grande predatore, affascinante sì, ma non certo un peluche. E oggi dobbiamo fare pure i conti con quegli animali che ci contendono il territorio, con i quali dobbiamo imparare ad avere nuovamente un equilibrio di sana convivenza, come lupo, stambecchi, cinghiali e altri ancora che addirittura pare non abbiano neppure timore di avvicinarsi all’essere umano».

Un giorno all’anno forse ci sta e basta, dunque, a porre l’accento su questi nostri coinquilini sulla Terra. Eppure il nostro elenco ancora non è completo e manca il cane (dopo la giornata del «cane in ufficio» c’è questa specifica «del cane» il 26 agosto, seguita dal 26 settembre dedicato agli «amanti del cane»), il 22 settembre è la volta del rinoceronte e completa l’elenco il 10 dicembre, giornata internazionale dei diritti degli animali (naturalmente insieme al 4 ottobre indiscusso capostipite delle commemorazioni). 

«In fondo, basterebbe soltanto avere rispetto degli animali ogni giorno, approfondire le nostre conoscenze (come in qualsiasi ambito) ed evitare di inflazionare l’argomento con mille giornate dedicate». Come in tutte le cose, Cristina è concorde col fatto che ci vuole buonsenso: «Gli adulti, ma soprattutto i bambini, dovrebbero riappropriarsi della conoscenza che permetterebbe loro di convivere in buon equilibrio con il regno animale».