«Le agenzie per single?», esclama la Life Coach e consulente in sessuologia Kathya Bonatti: una soluzione per trovare l’amore che decisamente non le piace. In un’era in cui il termine «zitella» vien sempre più sostituito da quello di «single», in molti comunque aspirano, prima o poi, a costruirsi una famiglia. Il problema è che sovente diventa difficile trovare la persona giusta con cui farlo: i matrimoni calano, i divorzi salgono. E ormai è acqua passata il corteggiamento, tanto dolce e romantico, a suon di dichiarazioni, nei bar o nei luoghi pubblici. Ci si incontra soprattutto al lavoro, oppure sui social network. E le agenzie di incontro? «Erano basilari come intermediarie qualche anno fa, quando si voleva conoscere qualcuno al di fuori del proprio ambiente. Adesso, ci si iscrive in un social, e con rapidità si selezionano i profili che più piacciono: in una serata, si possono avere anche un centinaio di contatti!», prosegue Bonatti.
Eppure le agenzie esistono ancora, e si definiscono in crescita. Ne abbiamo interpellate alcune, trovando un po’ di reticenza, a dire il vero, a parlare, soprattutto di prezzi. «Per forza, chi spende se può farlo gratuitamente oppure con pochissimi soldi su Internet?», non si stupisce la consulente. L’unica a essere trasparente sui prezzi è l’agenzia ProDue, con una sede in Ticino ma operante soprattutto nella Svizzera tedesca. Il pacchetto minimo, che comprende l’iscrizione di un anno, costa 1660 franchi, sino al più caro, ben 8660 franchi per due anni. «I prezzi sono contenuti», ci dice invece Daniela, della Nuova Incontri, con sede a Como e parecchi ticinesi iscritti, che offre anche supporto psicologico in caso di difficoltà. «Le nostre quote sono accessibili a tutti. E abbiamo anche delle promozioni», aggiunge Michela della Completiamoci, altra agenzia italiana che agisce anche da noi.
Ma chi sono gli iscritti? Più o meno, le risposte che ci vengono fornite dai nostri interlocutori sono le stesse. «Ci sono persone dai 25 ai 70 anni, la fascia in cui iscriviamo più persone è quella fra i 35 e i 50 anni», afferma Michela. Per Andrea di ProDue, «abbiamo persone giovani e più anziane, con molte professioni e di tutte le estrazioni sociali». Il motivo è comune: trovare l’amore. «Chi si rivolge a noi desidera una relazione stabile, ha voglia di rimettersi in gioco e di vivere un sentimento. Oggi si trovano molte relazioni occasionali ma poche con basi solide», spiega Michela. Le fa eco Daniela: «Non è facile incontrare chi rispetta i tuoi valori, e che sappia vivere e godere delle piccole cose».
Gli iscritti ai social network, alcuni mirati proprio per le relazioni, sono in aumento, così come il numero di storie che nascono dietro una tastiera. Addirittura, questo tipo di relazioni, secondo una ricerca di qualche anno fa dell’Università di Chicago, durano di più, portano a un minor numero di divorzi e vedono i partner più coinvolti. «Ovvio, perché quando si compila il proprio profilo, vanno inseriti interessi e passioni, così che il social ti mostri le persone con cui potenzialmente potresti andare d’accordo. È più semplice chiedere dettagli via Internet, e più rapido: questo è fondamentale, in un mondo dove tutto va sempre più veloce», commenta Kathya Bonatti.
Ora però interpelliamo i diretti interessati. Mai pensato a un’agenzia? Lo chiediamo agli iscritti di un gruppo Facebook per single. La risposta unanime è no, non si usa. «Meglio i social», dice qualcuno. «Preferisco entrare in contatto con qualcuno in un bar o in un supermercato», afferma qualcun altro. Abbiamo trovato anche un ragazzo iscritto a un’agenzia. 35 anni, ha un lavoro che gli porta via molto tempo, ed è timido, ma «ho voglia di cambiare. Per iscrivermi, ho dovuto completare un formulario con domande e varie crocette sulle mie preferenze». Per ora ha avuto un solo contatto, «troppo poco per dire se sono soddisfatto o no e se consiglierei l’esperienza a qualcuno. I social? Avevo già pensato di iscrivermi pure lì».
Come fa notare Andrea della ProDue, «la maggior parte dei nostri iscritti sono sui social, ma non funziona». «Perché non funzionano? Molti non si presentano per quello che sono, mentono, non vogliono veramente un serio rapporto di condivisione di vita, di interessi e di futuro». Decisa anche Michela, «lasciano il tempo che trovano: spesso ci si iscrive per mesi e si brucia un incontro, oppure si contatta qualcuno solo sulla base di una foto, mentre una persona “gustata” dal vivo è del tutto diversa». «Noi facciamo una selezione che non si limiti all’aspetto fisico. Chi viene da noi vuole una persona seria, motivata, stabile. Le donne cercano un uomo affidabile e affettuoso, gli uomini una donna che non abbia un secondo fine», dice l’incaricata della Completiamoci.
Le soddisfazioni maggiori, ovviamente, sono creare una coppia, vederla crescere, «o vedere chi si era iscritto poco convinto ringraziarci mille volte perché ha funzionato». ProDue, inoltre, è orgogliosa di operare anche nel campo dei disabili.
Da Facebook, però, spiegano che «questi gruppi in rete (e i social) non funzionano». «Se conoscessi un modo efficace, non sarei qui», ironizza qualcuno. E allora, qual è la soluzione? Già, saperlo…