Una vita da influencer. Poco più che adolescenti hanno trasformato il loro hobby in un lavoro redditizio: postare foto sui social network pagati dai brand dei vestiti che indossano. È la nuova frontiera della pubblicità. Per i nostri figli diventano un modello da imitare e amici o perfino confidenti virtuali. Così il Caffè delle mamme, in concomitanza dell’uscita il 16 aprile dell’autobiografia pop Semplicemente Ludovica (ed. Mondadori Electa), incontra Ludovica Pagani, 23enne bergamasca, considerata uno dei volti più influenti del mercato italiano, con 1,8 milioni di follower su Instagram (il social con un miliardo di utenti attivi al mese nel mondo che condividono scatti e soprattutto mettono like su quelli dei loro idoli). Il suo racconto ad «Azione» è un modo per farci scoprire cosa vuol dire essere un’influencer in grado di condizionare il modo di vestirsi, truccarsi e atteggiarsi di migliaia di giovanissime (stavolta è un’esperienza al femminile, ma poco cambia), come lo si può diventare, chi c’è davvero dietro il personaggio che con un post può raccogliere 500mila like in un colpo solo.
«Vado pazza per i vestiti, li comprerei tutti i giorni.... E infatti in casa mia non ci stanno più, tanto che ho dovuto adibire la taverna a mio secondo armadio», racconta Ludovica, capelli lunghi biondi, fisico da modella, occhi da gatta, in foto sempre truccatissima: «Mia mamma ogni tanto si preoccupa per gli scatti un po’ scollati che pubblico su Instagram, ha paura di quello che potrebbe pensare la gente, ma io la tranquillizzo. Per me la moda è un gioco, un divertimento». Di casa a Cologno al Serio, in mezzo alla pianura bergamasca, Ludovica inizia a postare su Instagram nel 2014 quand’è ancora al liceo: «Facevo il giro dei negozi di vestiti che più mi piacevano della Bergamasca e chiedevo di prestarmi dei capi per degli outfit. Poi mi autoscattavo foto da postare».
Diploma al liceo linguistico e laurea triennale appena presa in management con una tesi sulla comunicazione dei social, Ludovica oggi è contesa dai brand di moda che la pagano per indossare i loro capi e pubblicare lo scatto su Instagram: «Ormai è un lavoro a tutti gli effetti. La mia agente mi aiuta a selezionare le proposte che ricevo dai marchi di abbigliamento e a programmare le giornate, che trascorro per gran parte a fare shooting fotografici (noi mamme dobbiamo iniziare a imparare: il termine inglese sta ad indicare una serie di foto originali fatte in una particolare ambientazione, ndr). Devo proprio alla moda la mia fortuna. Quando scelgo un outfit mi piace osare: i miei modelli di riferimento sono Jennifer Lopez e Shakira, due donne super femminili che con il loro stile esprimono tutta la loro sensualità senza però mai essere volgari. Per me l’abito ideale deve esprimere un mix perfetto di eleganza e sensualità».
Ma non è solo una questione di moda: il rapporto di fiducia, affetto e rispetto che l’influencer instaura con i follower non solo permette di influenzare i comportamenti di acquisto, ma anche di diventare maestri di vita (sigh, sigh) degli adolescenti. Notorietà e affidabilità procedono insieme. «Con i miei fan mi piace avere un rapporto diretto: rispondo sempre a tutti, e con alcuni si è creato quasi un rapporto di amicizia, tanto che abbiamo un gruppo su WhatsApp per essere sempre in contatto – spiega Ludovica –. Quando partecipo agli eventi e vedo tutte quelle ragazzine che sono venute lì apposta per me, per conoscermi e per incontrarmi, mi si riempie il cuore di gioia, sono felicissima: oltre a fare le foto insieme, mi piace scambiare qualche parola, interessarmi alla loro vita. Tante ragazze mi scrivono anche su Instagram. Mi raccontano i loro problemi con la famiglia e con la scuola, e io tento di aiutarle come posso, dando qualche consiglio come se fossi quasi una sorella maggiore».
Per gli osservatori del fenomeno l’influencer decreta la vittoria del brand-persona per spingere un brand-prodotto: il bello è che spesso sono le aziende di moda a cercare quella persona perché ritengono che i suoi follower possano essere il giusto target per il prodotto che si vuole far vendere. I nostri figli sono gli user. Chiara Ferragni, 31enne nata a Cremona, con oltre 16 milioni di follower, è tra le più importanti influencer a livello internazionale e oggi è una donna da 30 milioni di euro l’anno: «La mia ambizione arriva da una grande fiducia in me stessa, che ha saputo infondermi mia madre. Venditrice di moda, appassionata di fotografia, è sempre stata un modello. A noi figlie diceva sempre che eravamo belle, e che potevamo arrivare dove volevamo: bastava non porsi limiti. Da bambine ci ha scattato migliaia di foto, fatto centinaia di filmini. Ci inseguiva con un cesto dove teneva macchina fotografica e telecamera. Poi organizzava il tutto in album ordinatissimi, dove sceglieva primi piani e dettagli. Diceva che un giorno le saremmo state grate per tutto questo lavoro e aveva ragione. Io, poi, sono diventata come lei». Attenzione, mamme!