Come eliminare un milione di auto dalle strade? Dicembre 2017, Germania, Berlino. Qui, in occasione dell’evento dedicato alle startup TechCrunch – www.techrunch.com –, Volkswagen ha spiegato come fare; attraverso il Ride-pooling.
Di cosa si tratta? Innanzitutto va detto che il Gruppo automobilistico tedesco ha creato circa dodici mesi fa una startup dedicata alla mobilità alternativa. Il nome di questa società è MOIA www.moia.io. Solo dopo un anno dalla nascita, MOIA, ha presentato in anteprima mondiale nella capitale tedesca la prima vettura al mondo pensata per il Ride-pooling: una specie di van a sei posti che si muove grazie ad un motore elettrico.
Ma cos’è il Ride-pooling? Consiste nel condividere un veicolo con altri passeggeri. Insomma un evoluzione dell’autobus? Non proprio, dato che l’autobus percorre un tragitto prefissato mentre con il Ride-pooling è possibile utilizzando il proprio telefonino, attraverso una «app», prenotare e pagare MOIA che mostra al potenziale cliente quali mezzi sono disponibili e quanto costerà il passaggio. Il tutto viene ottimizzato da un algoritmo che raggruppa i passeggeri con destinazioni simili in modo da evitare il più possibile le deviazioni ed ottimizzare i costi.
Facciamo un po’ di chiarezza tra le varie modalità di mobilità intelligente oggi disponibili. Il Car-sharing prevede il noleggio a tempo di un mezzo di proprietà di terze parti. Poi c’è il Car-pooling, che prevede un uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che devono percorrere uno stesso itinerario, il tutto senza finalità di lucro. Invece il Ride-sharing on demand prevede l’attività di trasporto di terzi da parte di un privato con un automobile di proprietà e con finalità di lucro.
E infine c’è il Ride-pooling per il quale MOIA ha sviluppato integralmente una vettura elettrica a sei posti nella quale ogni passeggero può viaggiare nel massimo comfort. Gli interni sono stati disegnati con sedili singoli e ampio spazio per le gambe. Ogni posto si può raggiungere comodamente senza far alzare gli altri passeggeri. Le poltrone sono equipaggiate con luci da lettura regolabili e porte usb, inoltre su ogni mezzo è presente il WiFi. Per salire e scendere si utilizza una grande porta automatica, mentre i bagagli si possono riporre in uno spazio dedicato di fianco al conducente.
«Il grado di comfort della vettura è parte fondamentale del servizio di alto livello. L’abbiamo sviluppata con processi di co-creazione, che hanno compreso molte sessioni con potenziali utenti di varie età che hanno testato le auto e dato il loro riscontro. Molte delle idee emerse da questo procedimento sono confluite direttamente nello sviluppo della vettura. Stiamo lavorando anche ad altre versioni future», ha affermato Robert Henrich, COO di MOIA. Il progetto di Ride-pooling partirà sulle strade di Amburgo nel 2018.
«Abbiamo cominciato un anno fa al TechCrunch di Londra con il progetto di allearci con le città per migliorare l’efficienza sulle loro strade. Vogliamo creare una soluzione per i classici problemi di trasporto che le metropoli affrontano, come il traffico, l’inquinamento atmosferico e acustico e la mancanza di spazio, e allo stesso tempo aiutarle a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. In poco tempo abbiamo messo le basi per aggiungere una nuova componente di mobilità. Nel 2018 saremo pronti per lanciare il nostro concept di Ride-pooling a livello internazionale e per fare i primi passi verso il nostro obiettivo di ridurre di un milione il numero di auto nelle principali città in Europa e negli Stati Uniti entro il 2025», ha affermato Ole Harms, CEO di MOIA.
Volkswagen Veicoli Commerciali e Volkswagen Osnabrück hanno pianificato, sviluppato e costruito la vettura MOIA in tempi record: dieci mesi. Ha un’autonomia di più di 300 km secondo gli standard WLTP e può essere caricata fino all’80 % in circa 30 minuti.