Dalle corse ai prototipi. Dalle ammiraglie alle utilitarie. L’innovazione tecnologica in campo automobilistico spesso segue questo percorso. Ecco perché assume un valore particolare l’evento Audi Summit di Barcellona dello scorso mese di luglio, durante il quale la Casa dei quattro anelli ha illustrato la sua visione della mobilità del futuro presentando la quarta generazione della A8. Non il semplice debutto di una nuova ammiraglia, ma l’arrivo di un’ambasciatrice della nuova mobilità.
Audi A8 è sviluppata per una guida altamente automatizzata: ad oggi è equipaggiata con sistemi di guida autonoma di livello 3. In pratica cosa può fare questa ammiraglia? Su richiesta del pilota, un sistema elettronico si occupa di gestire partenza, accelerazione, sterzo e freni evitando al guidatore di dover controllare in modo continuativo l’auto sino a sessanta chilometri orari. Il tutto si attiva con la semplice pressione del tasto AI sulla consolle centrale. In conformità con le disposizioni nazionali vigenti, una volta attivato l’Audi AI Traffic Jam Pilot, il conducente può togliere le mani dal volante per un periodo prolungato. Quando il sistema raggiunge i propri limiti, richiede immediatamente al conducente di riprendere la guida.
Ma come funziona? Un’elettronica di assistenza alla guida (zFAS) centrale calcola costantemente un’immagine dell’area intorno all’auto, combinando i dati inviati dai sensori. Oltre ai sensori radar, a una telecamera anteriore e ai sensori a ultrasuoni, Audi è la prima Casa automobilistica a utilizzare uno scanner laser.
Tutta questa tecnologia funziona, ma richiede per ogni Stato condizioni generali di legge chiare, un’applicazione specifica per il Paese e il collaudo del sistema. Ecco perché AI Traffic Jam Pilot non fa parte della dotazione di serie della nuova A8, ma verrà bensì introdotto in maniera graduale. Non è però finita qui. La nuova ammiraglia può anche parcheggiare da sola senza la presenza del conducente a bordo della vettura. Tutto vero, si può fare tramite smartphone grazie alla nuova myAudi App.
Per monitorare le manovre di parcheggio basta tenere premuto il pulsante Audi AI, visualizzando sul display un’immagine dal vivo delle telecamere perimetrali della vettura. AI Remote Park Pilot e AI Remote Garage gestiscono autonomamente l’A8 sotto la supervisione del conducente sino a parcheggio avvenuto. Una funzione particolarmente comoda in spazi angusti.
In autunno le concessionarie tedesche saranno le prime a ricevere la nuova A8 equipaggiata con i motori V6 turbo 3.0 TFSI da 340 cavalli e 3.0 TDI da 286 cavalli, cui seguiranno i propulsori 8 cilindri 4.0 TFSI da 460 cavalli e 4.0 TDI da 435 cavalli. Ci sarà anche una variante con motore 12 cilindri in grado di erogare una potenza massima di 590 cavalli. È abbinato a tutti i propulsori un sistema mild-hybrid a 48 Volt che consente di «veleggiare» a motore spento tra 55 e 160 orari per un tempo che può arrivare a 40 secondi, riattivando poi il propulsore. In questo modo diminuiscono i consumi di carburante e le emissioni.
In un futuro non troppo lontano arriverà l’A8 a passo lungo e-tron, quindi ibrida plug-in, che abbinerà un 3.0 TFSI a un motore elettrico per una potenza di sistema di 449 cavalli e con coppia di 700 NewtonMetro. A8, che viene prodotta nello stabilimento tedesco di Neckarsulm, avrà un prezzo di partenza intorno ai 100mila franchi.
«Digitalizzazione, sostenibilità e urbanizzazione – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Audi, Rupert Stadler – sono le nostre nuove parole chiave. Audi in latino vuol dire ascolta, sia quando i clienti applaudono sia quando criticano, e noi cerchiamo di essere sempre all’avanguardia della tecnica per offrire loro il meglio della mobilità. Permettere l’autonomia del tempo, creare la 25esima ora, è il miglior modo per offrire un’esperienza di mobilità premium: semplificata, connessa e digitale».