La lingua facile

Inclusione culturale – Un nuovo servizio di Pro Infirmis offre la possibilità di tradurre documenti e informazioni in un linguaggio semplificato
/ 25.03.2019
di Stefania Hubmann

Opuscoli, documenti ufficiali, pagine di siti web. Tutto ciò può essere più semplice da leggere e comprendere se tradotto in lingua facile, soprattutto quando il linguaggio è quello di un settore specifico, ad esempio amministrativo o sanitario. Come funziona in pratica? Accanto alla versione originale compare un testo semplificato che permette di raggiungere un numero maggiore di persone e di includere nella società anche chi è confrontato con difficoltà di comprensione. Disabilità, lingua madre straniera, analfabetismo di ritorno, degrado cognitivo sono alcuni fattori che incidono sulla capacità di lettura di parte della popolazione. In Svizzera si stima che quasi un milione di persone è toccato dal problema. Pro Infirmis ha pertanto sviluppato un servizio di traduzione in lingua facile a livello nazionale, servizio ora disponibile anche in italiano.

«Con questa iniziativa, che sta conoscendo un crescente interesse nel resto della Svizzera, non si vuole certo abbassare il livello culturale. L’impegno nella formazione resta costante, affiancato da una nuova possibilità di rendere la cultura, ma non solo, più accessibile». Il direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano Danilo Forini, chiarisce subito la natura del servizio di lingua facile, costruito durante lo scorso anno e da alcuni mesi pienamente operativo. Riguardo al contesto precisa: «La partecipazione alla vita culturale è diventata un tema centrale per chi opera a favore delle persone più fragili. Essa completa, assieme alla formazione e al settore professionale, dove peraltro è necessario continuare ad agire, il percorso verso una vera e propria inclusione sociale. La cultura contribuisce alla crescita personale e alla creazione della propria identità. Ognuno deve quindi avere la possibilità di accedere alle informazioni, di esprimersi e di impegnarsi nella società, in modo da essere un cittadino a tutti gli effetti. La lingua facile è uno strumento didattico e comunicativo. Nella Svizzera tedesca il progetto è stato avviato cinque anni fa e da un paio d’anni è attivo anche quello in francese».

Il movimento «Easy to read» (facile da leggere) dal quale deriva il servizio di Pro Infirmis, è nato negli Stati Uniti negli anni Settanta per iniziativa di un gruppo di persone in situazione di handicap. Con il tempo è stata definita una serie di regole per la redazione dei testi in lingua facile. A partire dalla fine degli anni Ottanta la lingua facile si è progressivamente diffusa anche in Europa. In Svizzera l’impulso è stato fornito nel 2014 dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Attualmente alcune pagine del sito della Confederazione, come pure i documenti di alcuni Cantoni e organizzazioni sono già a disposizione anche nella versione in lingua facile.

Va chiarito, a scanso di equivoci, che linguaggio semplificato non significa linguaggio infantile, perché i destinatari sono gli adulti. Un testo facile da leggere e capire è caratterizzato da frasi corte, dirette e positive, parole semplici, esempi e in alcuni casi immagini. Un esempio? Lo presenta Flora Amalia Franciolli, coordinatrice del servizio di lingua facile di Pro Infirmis. Prendendo spunto da una pagina del sito internet della stessa Pro Infirmis, vediamo come già il titolo viene modificato da «Le nostre prestazioni principali» a «Cosa facciamo per aiutarvi». Segue la relativa spiegazione: «Pro Infirmis sostiene con le sue prestazioni le persone con disabilità e i loro famigliari nella gestione della vita quotidiana e nella partecipazione in importanti ambiti di vita, come l’abitare, il lavoro o il tempo libero». Nella versione in lingua facile si legge: «Vi diamo dei consigli e vi accompagniamo nelle questioni che riguardano: la vita di tutti i giorni, il lavoro, la casa, il tempo libero». Un ruolo lo gioca inoltre l’impaginazione. La lista finale è infatti proposta sotto forma di elenco verticale con un solo tema per riga. 

«L’esempio citato – precisa la coordinatrice – corrisponde ad un livello A2 (comprensione facile). Esso permette di capire i principali contenuti di un documento; il testo è organizzato in modo logico e le informazioni sono dettagliate. Esistono altri due livelli di lingua facile: A1 (comprensione molto facile) con frasi corte e termini di uso quotidiano ai quali si possono aggiungere immagini per facilitare la comprensione e B1 (comprensione media) che si rivolge al grande pubblico e richiede conoscenza e padronanza di termini e argomenti comuni».

Caratteristica delle traduzioni in lingua facile è la rilettura da parte di membri del gruppo al quale il testo è destinato. Flora Amalia Franciolli: «Per questa fase collaboriamo con due Laboratori protetti della Fondazione Diamante. Persone con difficoltà di lettura controllano i testi preparati da traduttrici professioniste e verificano la loro chiarezza. Le seguo personalmente e insieme modifichiamo il testo laddove è necessario. Il label “Lingua facile” certifica questo passaggio come pure il rispetto e l’utilizzo delle regole europee per rendere le informazioni facili da leggere e da comprendere».

Pro Infirmis Ticino e Moesano ha avviato la costituzione del servizio nel 2018, organizzando anche la formazione in lingua facile delle traduttrici avvenuta seguendo il corso di un partner italiano. Le prime traduzioni hanno interessato parte del materiale informativo dell’ente promotore. Superata la fase sperimentale, da gennaio il servizio si propone a terzi garantendo un accompagnamento suddiviso in quattro tappe: valutazione della richiesta con definizione del livello di traduzione insieme al mandatario, traduzione, verifica da parte del gruppo di rilettura e analisi del risultato con il cliente. 

Partito come progetto pilota, il servizio di lingua facile non beneficia di sussidi regolari da parte dall’ente pubblico. Viene finanziato da Pro Infirmis, da donatori privati e dalla vendita delle prestazioni. Le tariffe applicate considerano il lavoro di traduzione linguistica e il costo di rilettura. Le persone del gruppo di rilettura ricevono infatti un compenso per il loro lavoro.

Per Pro Infirmis il servizio di lingua facile è uno dei tasselli di promozione dell’inclusione culturale. Nella Svizzera tedesca l’organizzazione sta già lavorando in modo mirato al label «Cultura inclusiva», un progetto che vuole assicurare una cultura aperta e senza barriere. I primi contatti sono stati presi anche con istituzioni culturali ticinesi. Danilo Forini e Flora Amalia Franciolli evidenziano come non sia necessario concepire la traduzione in lingua facile di tutte le informazioni di un ente o di un sito. Si può partire da un breve testo chiave come ha fatto il Canton Friborgo con un documento di benvenuto destinato ai nuovi arrivati. Il servizio serve infatti anche per lanciare un segnale e sensibilizzare la popolazione. 

Informazioni
www.servizio-lingua-facile.ch
linguafacile(at)proinfirmis.ch