La lettura che coinvolge

Famiglia – Il 23 maggio si terrà per la prima volta la Giornata della lettura ad alta voce in collaborazione con Famigros, ne abbiamo parlato con le organizzatrici per la Svizzera italiana
/ 19.03.2018
di Alessandra Ostini Sutto

Quando leggiamo una storia ad un bambino, lui si sente in un mondo altro. La vicenda e i suoi personaggi escono dalla pagina suscitando nel piccolo ascoltatore identificazione ed empatia, curiosità e partecipazione. Questa storia, come tutte quelle che il bambino avrà ascoltato e, successivamente, letto, gli resteranno dentro, contribuendo a costituire un patrimonio per leggere, e vivere, il mondo. Le storie ascoltate aiutano infatti ad elaborare conflitti e paure, oltre a stimolare l’immaginazione e promuovere la capacità espressiva.

Quando il bambino è piccolo, la voce del genitore che gli racconta una storia è magia, ma l’elemento che più conta è lo stare insieme. Il fatto che la mamma o il papà gli dedichi il proprio tempo è ai suoi occhi altrettanto importante delle principesse, dei draghi o dei supereroi del suo racconto preferito. Grazie a questo tempo esclusivo, si rafforza la relazione del piccolo con l’adulto e se ne agevola lo sviluppo cognitivo. 

Per i più piccoli, la lettura ad alta voce rappresenta poi il primo incontro con la letteratura. I bimbi assorbono inconsciamente modelli narrativi e linguistici, che più avanti li aiuteranno a comprendere e interpretare i testi. Un’attività che va incentivata se si considera che, secondo recenti risultati dell’indagine internazionale PISA, in Svizzera almeno un giovane su sei al termine della scuola dell’obbligo non ha sufficienti competenze nella lettura. Leggere ad alta voce è un antidoto efficace e alla portata di tutti per contribuire a contrastare questo allarmante dato di fatto. I bambini a cui vengono letti regolarmente racconti e fiabe, acquisiscono senza sforzo un vocabolario più ricco, hanno una maggiore facilità nell’apprendimento della lettura e della scrittura e da adulti tenderanno a mantenere lo stimolo a leggere libri e giornali. Viste tutte queste implicazioni della lettura ad alta voce, anche in Svizzera è stata istituita una giornata nazionale dedicata a questa tematica, con l’obiettivo che essa diventi un appuntamento annuale amato ed atteso, come avviene in altri paesi. 

La prima Giornata della lettura ad alta voce si terrà il 23 maggio su iniziativa dell’Istituto svizzero Media e Ragazzi in collaborazione con Famigros (il club per famiglie della Migros) e il quotidiano gratuito «20Minuti». L’iniziativa è sostenuta dall’Ufficio federale della cultura e da alcune fondazioni e associazioni attive nella cultura e nel sociale. Numerosi partner di rete contribuiscono a diffondere il messaggio della giornata. 

«All’idea di questa Giornata nazionale ha contribuito l’esperienza vissuta con la Notte del racconto, uno dei progetti più noti dell’Istituto, a cui, solo nella Svizzera italiana, partecipano con entusiasmo ogni anno più di 14 mila persone», afferma Fosca Garattini, direttrice dell’ISMR per la Svizzera italiana. La Notte del racconto è un evento di lettura ad alta voce che comprende proposte per ogni fascia d’età: dai più piccoli agli adulti, passando per gli adolescenti, non facili da conquistare. «Rispetto alla Notte del Racconto, questa nuova iniziativa dà anche ai privati la possibilità di diventare dei piccoli organizzatori di eventi, proponendo la propria idea ed aprendo, eventualmente, il proprio salotto o il proprio giardino al pubblico, oppure semplicemente leggendo ad alta voce ai propri figli, nipoti o vicini di casa in questa giornata dedicata alla lettura», continua Fosca Garattini. Il 23 maggio il nostro Paese sarà quindi palcoscenico di un vivace avvicendamento di attività di lettura: un’aula scolastica, un circolo di lettura, un centro ricreativo, una piscina, un parco sono luoghi ideali, ma non vengono posti limiti alla creatività e alla fantasia e se ne vedranno quindi delle belle. Privati, istituzioni scolastiche, organizzazioni e gruppi esistenti o nati per l’occasione possono fin d’ora registrare il proprio evento su www.giornatadellalettura.ch. «Ad una sola settimana dall’annuncio pubblico dell’iniziativa gli iscritti erano oltre 150», afferma Esmeralda Mattei, coordinatrice per la Svizzera italiana della Giornata di lettura ad alta voce, che continua: «attualmente stiamo contattando le associazioni presenti sul territorio e possiamo dire che la nostra proposta viene recepita molto bene, da un lato perché è totalmente no profit, dall’altro perché coinvolge tutti, grandi e piccoli». 

Come in ogni ambito di attività, anche nella lettura l’esempio resta importante: «Vedere un genitore che partecipa ad una simile iniziativa o che si prende del tempo per leggere o per creare un rituale della storia della buona notte è sicuramente uno stimolo. Al pari della famiglia, è importante il ruolo della scuola e del singolo docente nell’abituare i bambini all’ascolto di storie», commenta Fosca Garattini dell’ISMR, l’unico ente specializzato in Svizzera nella ricerca e promozione della letteratura per bambini e ragazzi, inclusi i nuovi media. «Tra i nostri progetti per la promozione della lettura, “Nati per leggere” – partito proprio dalla Svizzera italiana 12 anni fa – coinvolge le famiglie fin dai primi mesi di vita dei bambini, sensibilizzandole in particolare sul ruolo della lettura ad alta voce nella creazione del legame tra genitori e figli», spiega Esmeralda Mattei. 

Il Libruco è un progetto pensato per le scuole dell’infanzia: alla sede che ne fa richiesta è dato in prestito, per un mese, un lungo bruco colorato dotato di capienti «tasche» nelle quali trovano posto una quarantina di albi illustrati e alcuni saggi per l’insegnante. Si rivolge invece alle elementari la Biblioteca Vagabonda: in una classe del secondo ciclo arrivano due bambini di un’altra sede con degli zaini contenenti circa 40 libri. L’insegnante, l’unico ad essere stato preavvertito, dà loro la parola affinché presentino il progetto e alcuni dei libri, che rimangono poi nella classe per un mese a disposizione degli allievi. Dopodiché si scelgono due allievi che porteranno a loro volta gli zaini con i libri in un’altra scuola.

E se, nonostante questo tipo di iniziative o gli sforzi intrapresi in famiglia, la lettura dovesse non interessare? «Esistono dei corsi – organizzati anche dall’Istituto – per migliorare la lettura ad alta voce, oppure, sul sito della Giornata, si trova un simpatico decalogo con suggerimenti per leggere in maniera più avvincente, creare un rituale, preparare uno spazio idoneo, ecc», spiega Esmeralda Mattei, «tra di essi, quello che mi ha sorpreso maggiormente è la constatazione di non dare per scontato che una volta conclusa l’età prescolare finisca il rituale della lettura ad alta voce in famiglia». Come più in generale le esperienze condivise, la lettura ad alta voce non conosce infatti limiti di età.

«Come mamma posso dire che è normale che vi siano dei momenti in cui i ragazzi leggono più o meno volentieri, a dipendenza di vari fattori. Il piacere della lettura però non viene dimenticato – aggiunge Fosca Garattini – poi sta anche a noi; se vediamo un libro che potrebbe andar bene per il carattere o gli interessi di nostro figlio perché non farglielo trovare?». L’interesse resta, infatti, il principale criterio nella scelta di un libro: «La letteratura per l’infanzia è molto ricca e non trovo ci siano libri da demonizzare; l’importante è leggere con piacere, e per questo vanno trovati libri o collane che appassionino», continua la direttrice dell’ISMR. Ai bambini va lasciata la libertà di leggere quello che vogliono, controllando che quanto scelto sia idoneo all’età. Per trovare le proprie letture, le biblioteche per ragazzi, scolastiche e non, e le librerie del Cantone sono in genere ben fornite e il personale ben preparato. 

Esistono poi alcuni strumenti che possono aiutare a districarsi nell’universo della letteratura infantile: per esempio, sul sito della Giornata della lettura ad alta voce e di Nati per leggere si trovano degli spunti di lettura suddivisi per età (nel secondo caso vengono aggiornati mensilmente). «Il Folletto» è invece una rivista pubblicata dall’ISMR che si occupa di letteratura per l’infanzia; con le sue due uscite annuali si rivolge a insegnanti, bibliotecari, genitori, nonni, educatori ecc. per aiutarli nella scelta delle letture da consigliare a ragazzi di tutte le età.