Orto a Scuola è un’associazione nata nel 2013 per favorire la creazione e lo sviluppo di orti scolastici, uno strumento didattico multifunzionale e interdisciplinare. Grazie al progetto degli orti, gli ideatori intendono soprattutto fornire spunti e metodi nell’educazione ambientale e alimentare. In un contesto favorevole e attraverso le attività tipiche di un orto famigliare, gli allievi (ma anche i docenti e di rimbalzo i genitori) entrano infatti in contatto con la terra, imparano a sporcarsi le mani durante la semina, la cura, il raccolto o il compostaggio. Semplici gesti ormai perduti in molte realtà urbane, che però sono e restano una valida alternativa alle lezioni sui banchi e un arricchimento formativo.
Nella Svizzera italiana uno studio effettuato nel 2016 ha rilevato che «un quarto di tutte le scuole medie ticinesi (settore pubblico e privato) dispone di un orto didattico con finalità pedagogiche e circa un terzo sta sperimentando la permacultura» (G. Pieracci, L’agricoltura civica nella scuola media ticinese, Giubiasco 2016). Anche nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare il riscontro è positivo e l’interesse crescente, come ci conferma l’associazione, il cui comitato è oggi composto sia da educatori ambientali sia da docenti, a dimostrazione che la scuola è sempre più attenta e vicina a queste tematiche.
Ma che cos’è un orto a scuola? «È semplicemente un orto fatto a scuola con docenti e alunni che hanno voglia di rientrare in contatto con la terra. Fare l’orto significa instaurare nuovi rapporti con la terra, ma anche con le persone», leggiamo nelle frasi di presentazione dell’associazione sul sito ortoascuola.ch.
Gli obiettivi di Orto a Scuola sono dunque quelli di promuovere l’orticoltura nelle scuole, favorendo un approccio all’educazione ambientale attivo e affettivo. Sviluppando i temi legati all’ecologia, alla sostenibilità, alla socialità e alla cultura locale, si promuove nel contempo la salute tramite l’attività fisica all’aperto e l’alimentazione sana. In concreto l’associazione Orto a Scuola accompagna i docenti e favorisce lo scambio di informazioni tra le sedi scolastiche. Tra i compiti e le iniziative anche la raccolta di esperienze e testimonianze orticole nelle sedi scolastiche e l’elaborazione di nuove iniziative didattiche, tra cui «Scrigno dell’Orto», una proposta composta da un libro e, per chi lo desidera, da un set di bustine di semi di varietà rare. Il piccolo manuale, ottenibile contattando l’associazione, contiene consigli pratici per la realizzazione di un orto, approfondimenti tematici per il docente, proposte di attività e giochi, schede da utilizzare con gli allievi, bibliografia e indirizzi utili per attività scolastiche legate all’orto.
Oltre a promuovere questo tipo d’attività, Orto a Scuola si offre anche per una partecipazione attiva nelle sedi scolastiche, cura i contatti con istituzioni, associazioni, enti o fondazioni che perseguono scopi analoghi. La biologa Silvia Bernasconi è l’attuale presidente di Orto a Scuola e ci spiega come sia nata quest’iniziativa. «Orto a Scuola è un’associazione non profit nata grazie alla condivisione e al recupero di alcune esperienze di Radix e ProSpecieRara, oltre ad altri singoli progetti nell’ambito degli orti didattici. L’idea era ed è tuttora quella di raggruppare in un unico progetto le conoscenze, i consigli, le idee e le proposte didattiche per promuovere gli orti scolastici nella Svizzera italiana».
Silvia Bernasconi, qual è il riscontro che percepite?
Sempre più scuole ci contattano e con molta soddisfazione abbiamo visto nascere vari orti proprio in questi ultimi anni. Spesso i docenti hanno inizialmente un po’ di timore che non cresca nulla o che sia troppo faticoso. Il nostro ruolo è dare coraggio, facendo capire che con i metodi adatti e con la giusta scelta di ortaggi, erbe aromatiche, fiori o cereali, è possibile ottenere dei buoni risultati senza strafare e, soprattutto, durante il periodo scolastico.
L’obiettivo non è comunque la produzione...
No, l’obiettivo non è raccogliere quintali di ortaggi, ma è l’esperienza in sé del coltivare a contatto con la natura, per riscoprire le sue stagioni e i suoi equilibri.
Come promuovete gli orti nelle scuole?
Orto a Scuola si rivolge alle scuole, agli educatori, agli orti e aziende agricole locali, oltre che agli enti, istituzioni, fondazioni e associazioni con fini analoghi. L’offerta spazia dalla consulenza telefonica o via mail gratuita per docenti, agli incontri più mirati con i docenti per definire il progetto e fornire consigli «su misura» su come avviare l’orto. Non meno importanti sono le animazioni che svolgiamo nelle classi.
Lei lavora nel campo dell’educazione ambientale, cosa la affascina?
Da più di dieci anni mi dedico all’accompagnamento dei bambini alla scoperta della natura: dal bosco al prato, dal fiume allo stagno. La natura offre sempre spunti interessanti, è un’attività che mi piace perché invita a leggere e a studiare. Stare con i bambini è sempre molto stimolante.
Da qualche anno è diventata apicoltrice. Anche quest’attività rientra nell’ambito dell’educazione?
È proprio dalle api che ha avuto inizio il mio interesse per l’orto. Per ora ho realizzato orti con le scuole dell’infanzia, dove ho scoperto che i bimbi adorano lavorare la terra con le mani e rompere le zolle più piccole per creare un nido accogliente per il seme che germinerà rigoglioso anche nel loro cuore.