Un Salone Internazionale dell’auto non fa parlare di sé solo per le novità che vengono presentate all’interno, ma anche per ciò che accade fuori. Così è anche per il Tokyo Motor Show che ha chiuso i battenti lo scorso 5 novembre. Nella capitale nipponica il «fuorisalone» ha visto circolare per le strade della metropoli orientale un prototipo di vettura a guida completamente autonoma di ultima generazione. Si tratta di una berlina sportiva Infiniti Q50 completamente modificata.
Infiniti è il marchio creato da Nissan nel 1989 per confrontarsi con case costruttrici come Bmw, Mercedes e Audi. Nissan Motor Corporation ha scelto quindi Tokyo e una Infiniti per testare su strade aperte al traffico l’ultima evoluzione della tecnologia ProPilot. L’Infiniti dei test sembra uscita da un film di James Bond: dodici sonar, dodici telecamere, nove radar a onde millimetriche e sei scanner laser fanno parte della dotazione di serie di questo prototipo. Ma non basta: per attraversare gli incroci cittadini più trafficati e districarsi in scenari complessi e impegnativi, tutti i dati raccolti dai vari sensori vengono confrontati in continuo con una mappa ad alta definizione abbinata a un’antenna GPS anch’essa di ultima generazione che elabora la posizione dell’auto grazie al segnale ricevuto dai satelliti. Ecco allora che il pilota una volta salito a bordo di Infiniti Q50 deve solo selezionare una destinazione sul navigatore e lasciarsi trasportare sino alla meta. Ci si sente come un pilota di aerei con il pilota automatico inserito. Insomma i sedili sono sempre rivolti verso la strada e il volante si trova al solito posto, ma le mani possono restare semplicemente appoggiate sulle cosce.
«L’ingegno è alla base di tutto ciò che facciamo in Nissan» ha dichiarato Takao Asami (Senior vice president research and advanced engeneering di Nissan). «Il sistema ProPilot di nuova generazione anticipa una tecnologia che sarà disponibile a partire dal 2020. La dimostrazione odierna è un altro esempio del nostro impegno per creare tecnologie di guida autonoma accessibili a tutti».
ProPilot è un sistema che esiste già oggi in forma meno evoluta. La prova su strada svolta a Tokyo segue il lancio della nuova Nissan Leaf a zero emissioni, dotata del sistema avanzato di guida assistita ProPilot, che mantiene l’auto al centro della corsia in autostrada. Si può avere anche su Nissan Serena, X-Trail, Rogue e nel 2018 anche sul crossover Qashqai.
Il costruttore giapponese in questi giorni ha annunciato il suo ingresso in Formula E, il campionato di vetture monoposto cento per cento elettriche organizzato dalla FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile. Dalle prime gare del 2014 ad oggi il successo di queste competizioni è stato crescente.
«A dimostrazione dell’accelerazione immediata e dell’agilità dei veicoli a zero emissioni, Nissan ha deciso di unirsi al campionato di Formula E», ha affermato Daniele Schillaci, direttore globale vendite e marketing. «Nissan sarà il primo marchio giapponese a entrare in questo campionato in espansione, portando la nostra lunga storia di successi nell’innovazione e negli sport motoristici anche sulle piste di Formula E. Il campionato rappresenterà per noi una piattaforma globale per promuovere la strategia Nissan Intelligent Mobility verso una nuova generazione di tifosi delle corse». Nissan inizierà a gareggiare dalla quinta stagione alla fine del 2018, quando il campionato al cento per cento elettrico introdurrà inedite specifiche per il telaio e le batterie.