Educazione del binomio cane-proprietario

Mondoanimale - In Ticino aumentano i cani per abitante, ma pure le morsicature
/ 04.11.2019
di Maria Grazia Buletti

Il nostro cantone è al di sopra della media nazionale con l’amore per gli animali domestici:

Il 35 per cento dei ticinesi dichiara di avere almeno un cane o un gatto, mentre la media nazionale è del 28,5 per cento. Inoltre, stando alle cifre della banca dati Amicus (anagrafe canina), la popolazione di cani in Ticino è in costante crescita ed è passata da 25’677 del 2009 a quasi 31’000 di quest’anno.

Questi dati dell’Ufficio cantonale di statistica ci permettono di affermare che, con un cane ogni 11,5 abitanti, il Ticino si situa al quinto posto per popolazione canina e al secondo per numero di cani per abitante. Meglio di noi fa solamente il Giura, dove un abitante su otto possiede un quadrupede. Numeri che ci fanno certamente onore per la dedizione e l’affetto che riserviamo al migliore amico dell’uomo, ma che vanno completati con altre cifre raccolte dalle autorità cantonali. Cifre che dicono come in dieci anni proprio da noi i casi di morsicature di cani sono quasi duplicate, passando da una media di 155 a una di 230 all’anno. L’unico dato in controtendenza concerne il 2018, quando le morsicature segnalate ai danni di esseri umani o di altri cani sono state l’11 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Questo risultato positivo non compensa però l’aumento degli anni precedenti e ancora non permette di valutare se si tratta di una naturale fluttuazione o di un’inversione di tendenza.

I dati statistici del Dipartimento sanità e socialità tracciano dunque un quadro della situazione che dà adito a qualche domanda circa la relazione fra aumento delle morsicature e aumento della popolazione canina, strizzando l’occhio all’analisi dell’andamento che è seguito dopo l’introduzione della nuova legge ticinese sui cani. Considerando che, nello stesso lasso di tempo, l’aumento della popolazione canina è soltanto del 20 per cento, non si può dedurre che il raddoppio delle morsicature sia imputabile a esso.

Analizzando i dati delle morsicature si osserva che i due anni successivi all’introduzione della nuova legge ticinese sui cani sono stati paradossalmente tra i più negativi, con incrementi del 28 e del 18 per cento nelle segnalazioni di morsi canini. È però ipotizzabile il fatto che con la nuova legge ticinese le segnalazioni siano semplicemente aumentate. Certo è che se da un lato il nostro crescente amore per gli animali domestici è innegabile e sempre più persone decidono di adottare un cane, d’altra parte le statistiche inequivocabili ci obbligano a chiederci se conosciamo ancora a sufficienza questi animali oppure se a questo punto dovremmo avere l’umiltà di riconsiderare il nostro modo di rapportarci, per ricollocarci al loro fianco in maniera equilibrata.

Abbiamo chiesto alla presidente della Federazione Cinofila Ticinese, Jsabel Balestra, se oggi abbiamo ancora sufficiente conoscenza del cane e della sua natura o se è verosimile che sia andata in parte perduta nel tempo: «Buonsenso, educazione, rispetto delle regole di convivenza sociale, conoscenza ed empatia verso il cane che scegliamo di adottare e comprensione per le differenti sensibilità della gente nei suoi confronti: questi sono in sintesi i punti importanti da considerare per far sì che il clima di convivenza non si deteriori, permettendo così di salvaguardare la dignità dell’animale che, in quanto tale, ha diritto di non essere snaturato e di essere educato in modo che si collochi nella società adeguatamente alle sue attitudini», esordisce la nostra interlocutrice che perciò ribadisce la grande utilità dei corsi OPAn per detentori di cani. «Questi corsi sono stati recentemente abrogati per i detentori di cani che non figurano sulla lista delle 30 razze soggette a restrizione, ma ciò non diminuisce la loro grande utilità per il proprietario e per l’animale stesso».

A questo proposito, la Federazione cinofila ticinese (www.fcti.ch) propone il corso Cittadino a 4 zampe (C4Z): «Siamo convinti della nostra offerta, che cerchiamo di adeguare e attualizzare, sempre attenti all’evoluzione che ci permette di offrire il meglio possibile a cane e proprietario». Balestra stigmatizza così il comportamento di alcuni proprietari irresponsabili e ribadisce che la scelta di adottare un cane e la valutazione della razza più idonea in relazione al contesto famigliare restano passi essenziali prima di lanciarsi in una bella avventura senza brutte sorprese: «Farsi consigliare da persone esperte sulla scelta dell’esemplare più idoneo, insieme al quale poi seguire un corso, permette di acquisire le conoscenze necessarie alla convivenza pacifica, perché aiuta a comprendere la natura e le esigenze specifiche del cane, dunque di rispettarle. Questo mette certamente meglio al riparo da messaggi ambivalenti recepiti male dall’animale che potrebbero sfociare in qualche fatto increscioso».

Nel decalogo del buon proprietario, Jsabel Balestra mette il rispetto dei detentori di cani per chi un cane non ce l’ha e invita a evitare che il proprio cane salti addosso alle persone, tenendolo al guinzaglio a passeggio anche se si trova in golena o in altri luoghi di passaggio: «Urlare “il mio cane non fa niente, vuole solo giocare” dimostra solo incompetenza e il fatto che non si sa richiamare il proprio animale». Infine, la nostra esperta conclude con un altro importante punto: «Insegnerei ai genitori di bambini che non possiedono cani di non trasmettere loro la paura dei cani, insegnando loro nel contempo di chiedere sempre il permesso al proprietario prima di accarezzarne uno».

Poche regole che, se seguite da tutti, potrebbero portare a una diminuzione di quelle reazioni dei cani che, spesso, sono dovute proprio alla mancanza di una corretta comunicazione dell’uomo verso questo magnifico suo amico a quattro zampe.