Da pochi giorni ha chiuso i battenti l’edizione 2017 del Salone di Detroit ovvero il North American International Auto Show. La trentottesima edizione del NAIAS è l’ultima organizzata sotto la presidenza Obama la cui spinta verso una mobilità sostenibile ed ecologica ha contribuito a caratterizzare il salone americano degli ultimi anni. Ecco allora che tra le auto più ammirate e fotografate di questi giorni c’è il primo van completamente elettrico a guida automatizzata.
Volkswagen a Detroit ha alzato il velo su ID Buzz. Si tratta dell’erede del mitico pulmino prodotto dalla Casa tedesca dagli anni Cinquanta in avanti. Der Bulli, così lo chiamavano in patria. ID Buzz sembra studiato a tavolino per colpire al cuore la California dei surfisti dall’animo ecologico che sono legati sentimentalmente alle icone degli anni Sessanta e Settanta. Grazie anche alla verniciatura bicolore, l’obiettivo sembra essere stato centrato. Il prototipo ID Buzz contribuirà alla corsa della Casa di Wolfsburg che vuole arrivare a vendere un milione di auto a batteria entro il 2025.
Herbert Diess, presidente del consiglio di amministrazione Volkswagen, ha dichiarato: «Nel 2020 inizierà la grande offensiva elettrica della marca Volkswagen, con modelli dall’architettura totalmente inedita, che porterà sul mercato una nuova generazione di veicoli cento per cento elettrici e completamente collegati in rete. Faremo della mobilità elettrica il nuovo tratto distintivo di Volkswagen».
Buzz può essere tradotto dall’inglese con «ronzio», ciò che si sente su un’auto a propulsione elettrica. Di fatto è un microbus autonomo a emissioni zero lungo 4,94 metri, largo 1,98, alto 1,96 e con un passo di 3,3 metri.
La propulsione è garantita da due motori elettrici, uno per asse, in grado di erogare una potenza di sistema di ben 374 cavalli. L’accelerazione è da vettura sportiva: bastano circa cinque secondi per scattare da fermi a cento orari, mentre la velocità massima autolimitata è di 160 chilometri orari.
«L’ID Buzz è un van di ultima generazione; la sua autonomia elettrica si aggira intorno ai 600 chilometri» ha dichiarato Frank Welsch, membro del consiglio di amministrazione della marca Volkswagen con responsabilità per lo sviluppo.
L’ID Buzz può essere ricaricato in modo induttivo oppure mediante una colonnina di ricarica. Con una potenza di ricarica pari a 150 kW si ricarica dell’80 per cento in meno di trenta minuti. Ecologico ma anche praticissimo, è in grado di ospitare otto passeggeri. Non uno ma due i bagagliai disponibili. Quello posteriore con capienza modulabile da 660 fino a 4600 litri a cui si aggiunge uno anteriore piccolino da 200 litri.
Una chicca? Tutti i cofani e le porte si aprono con un comando elettrico. Il portellone, le porte anteriori e le porte scorrevoli del vano posteriore si aprono dall’esterno mediante un sistema di sensori: grazie alla digital key basta tenere appoggiata la mano sopra un’area contrassegnata.
Se tutto ciò non fosse abbastanza, il prototipo ID Buzz offre un sistema di guida completamente automatizzata che si attiva non appena il guidatore lascia il volante. Il pulmino Volkswagen riconosce gli altri utenti della strada e l’ambiente circostante non solo tramite i sensori laser, ma anche grazie al supporto supplementare di sensori a ultrasuoni, sensori radar, telecamere laterali Area View e una telecamera anteriore.
Inoltre mediante internet vengono rilevati costantemente i dati del traffico e confrontati con i dati vettura. Decisamente avveniristico.