Tre parole. «Net», ovvero rete; «work», lavoro; e Lugano. Si fonda sull’unione di questi essenziali vocaboli LuganoNetWork, il servizio comunale d’orientamento formativo e professionale (e indirizzo Internet) rivolto prioritariamente ai domiciliati e alle imprese creato nel 2009 dalla Città, prossimo a festeggiare il suo 10° anno d’attività e un bilancio lusinghiero. Duplice l’obiettivo: orientare gli utenti verso prime o nuove sfide formative e professionali e supportare le aziende nella ricerca di personale. Come funziona? Si invia il curriculum vitae a LuganoNetWork. Se residenti a Lugano si è contattati per una consulenza, se in altri Comuni il curriculum vitae viene inserito nella banca dati e la persona sarà chiamata se le sue competenze corrispondono ai requisiti di una delle preselezioni in corso. Parola delle responsabili, Sabrina Caspani, del settore formazione orientativa e Monica Aliprandi, preposta all’area lavoro e ricerca di personale. «Senza la rete delle oltre 250 aziende partner non potremmo proporre opportunità concrete agli utenti: le aziende ci informano delle posizioni di apprendistato, stage e lavoro aperte al loro interno, ci affidano il compito della preselezione dei candidati e ci aggiornano sugli esiti dei colloqui. Le aziende accolgono spesso al loro interno anche stage di orientamento di pochi giorni per consentire ai candidati di mettersi alla prova e avvicinarsi a una professione. La nostra rete non si limita alle aziende, si estende a scuole, all’ufficio di orientamento cantonale, all’URC, a fondazioni e associazioni». Evidenziano le nostri interlocutrici: «si rivolgono a noi persone di tutte le età, formazioni ed esperienze professionali. Ragazzi di 13, 14 anni interessati a prime esperienze orientative nel mercato del lavoro, così come persone con esperienza decennale. Ci sono interessati ad ambiti formativi, altri in cerca del primo impiego, c’è chi intende rientrare nel mondo del lavoro dopo anni di assenza, chi ha perso il lavoro e ne cerca uno nuovo, chi intende aumentare la propria percentuale lavorativa con un impiego integrativo. Le richieste di lavoro sono in maggioranza: 70%. Molte, inoltre, le richieste da parte di giovani usciti da scuole e istituti cantonali di transizione che hanno interrotto una o più esperienze formative. Ci sono ventenni senza diploma che guardano a un apprendistato. Il 38% dei ragazzi che si rivolge a LuganoNetWork per un sostegno formativo ha tra i 19 e i 25 anni; Il 24% tra i 26 e i 35 anni, mentre i più giovani, tra i 16 e i 18 anni, sono il 28% dei casi».
Ogni giorno tante piccole, grandi vicende personali. Esistono storie significative di LuganoNetWork andate particolarmente a buon fine? Racconta Sabrina Caspani: «Rispetto alla formazione mi piace ricordare il caso di una sedicenne con fragilità scolastiche che, dopo un percorso orientativo e di definizione del progetto professionale, abbiamo inserito in stage preformativo in una casa di cura dei nostri Istituti Sociali Comunali. Ha acquisito sicurezza, colmato alcune lacune formative fino a superare un concorso e iniziare l’apprendistato di operatore socio sanitario. È bello seguire la crescita dei ragazzi e riuscire a cogliere insieme a loro il momento giusto per proporli in azienda. Come il caso di un ragazzo presentatosi al servizio più volte, interrompendo però i percorsi di consulenza, finché è riuscito a trovare la motivazione per affrontare con pazienza stage e selezioni ed essere assunto come apprendista in un supermercato. C’è inoltre il percorso di una signora di 35 anni che ho sostenuto nella definizione di un progetto formativo e professionale che ha arricchito il suo curriculum. Siamo riusciti a individuare un’azienda davvero aperta e a farla assumere come apprendista impiegata di commercio».
Sul fronte ricerche di lavoro, invece, Monica Aliprandi cita il caso di un responsabile della logistica di 53 anni disoccupato da quasi due anni: «lo abbiamo sostenuto nell’inserimento in un’azienda flessibile, che ha voluto valorizzare il senso di responsabilità e affidabilità che può garantire un senior. Altra bella storia, quella di un giovane impiegato di commercio disoccupato da lungo tempo, inseritosi alcuni mesi in una cantina vinicola come manovale per poi, con quanto guadagnato, partire in Inghilterra per approfondire l’inglese e migliorare le sue possibilità d’occupazione in ambito impiegatizio. Infine, una laureata in scienze ambientali che si era sempre occupata di gestione qualità, sicurezza e ambiente, oggi effettua test di software e lavori organizzativi in un’azienda che ha puntato sulle sue attitudini e capacità gestionali e analitiche».
Ma qual è il bilancio complessivo di LuganoNetWork? «Il servizio è cresciuto. Le relazioni con le aziende si sono intensificate e diversificate e gli utenti sono aumentati. Oggi abbiamo nella banca dati oltre 3000 curricula. Inizialmente le persone che si rivolgevano al servizio erano per lo più orientate a lavori manuali, oggi quasi il 30% dei candidati in cerca di lavoro ha una laurea o una specializzazione post diploma. Questo ci permette di rispondere alle esigenze più svariate. Un dato importante riguarda il numero di collocamenti raggiunti. Lo scorso anno sono stati 50 e quest’anno supereremo i 60, con un netto aumento dei contratti di apprendistato firmati. I risultati generali del 2018 sono in linea con quelli del 2017: i colloqui con nuovi candidati superano le 400 unità, quelli delle aziende contattate è di oltre 280 e quello delle visite in imprese e istituzioni per presentare i servizi supera le 30 unità».
Progetti per il futuro? «Utilizzeremo sempre più strumenti di coaching (ascolto attivo, relazioni facilitanti, domande potenti, piani d’azione) per aumentare le possibilità di collocamento. La Città inoltre sta implementando un progetto mirato al sostegno delle persone in assistenza per accogliere un maggior numero di persone in attività di utilità pubblica e ha inserito LuganoNetWork nelle linee di sviluppo 2018-2028. Per i 10 anni c’è l’idea di creare laboratori per rafforzare le capacità dei candidati nella ricerca d’impiego e un evento speciale dedicato alle imprese partner».