Da piloti a utilizzatori

Motori – Grazie alla sempre più presente intelligenza artificiale, le auto guadagnano in sicurezza ma perdono il fascino meccanico
/ 16.07.2018
di Mario Alberto Cucchi

Quando si parla di Intelligenza Artificiale vengono subito in mente i film di Steven Spielberg. È infatti del 2001 il suo film A.I. (Artificial Intelligence). Basato su un progetto di Stanley Kubrick, raccontava la storia di un robot-bambino quasi umano ed è stato un successo con incassi al botteghino di ben 235,9 milioni di dollari. Oggi il concetto di Intelligenza Artificiale è sempre più abbinato al mondo delle auto. «Dall’A.I. al tè verde. Lezioni est-occidentali per l’inventore dell’auto» è il titolo di una sessione-dibattito che si è tenuta a Hong Kong in questi giorni e a cui ha partecipato Dieter Zeche, amministratore delegato di Daimler AG e responsabile di Mercedes-Benz Cars. 

Il tutto si è svolto all’interno della conferenza Rise (https://riseconf.com) che ha visto tra il 9 e il 12 luglio 15mila partecipanti provenienti da oltre cento Paesi. Il numero uno di Mercedes ha spiegato in che modo l’intelligenza artificiale aiuti i fornitori a rispondere in modo più adeguato alle esigenze individuali del cliente. D’altronde nel mondo delle quattro ruote le differenze culturali che esistono tra i clienti europei, asiatici e americani si riflettono poi nei loro desideri. Se è vero che auto e tecnologia si legano in modo indissolubile, è altrettanto vero che l’auto sta perdendo un po’ del suo fascino meccanico per diventare un oggetto molto più simile a uno smartphone. 

Dotata di Intelligenza Artificiale è in grado di assecondare in sicurezza le richieste dell’utilizzatore, sì, utilizzatore e non pilota, perché in futuro la guida sarà un optional. «Abbiamo consapevolmente scelto Rise come forum internazionale – spiega Jörg Howe, responsabile Global Communications di Daimler AG – perché ci offre l’opportunità di dialogare con la comunità tech, sia personalmente all’evento sia nei social network». 

A Hong Kong, Daimler ha portato l’avveniristico prototipo EQA. Circolando nei giorni del forum per le strade della città orientale ha lasciato tutti a bocca aperta. Questo concept mostra una delle visioni del futuro della mobilità elettrica secondo Mercedes. Digitalizzata, connessa e ovviamente a emissioni zero. Svelata in anteprima mondiale allo scorso Salone di Francoforte, la Mercedes EQA adotta due motori elettrici, uno per assale, per una potenza sistema di 272 cavalli e una coppia massima di 500 newtonmetro. L’autonomia? Fino a 400 chilometri grazie a batterie agli ioni di litio di ultima generazione. Ma quello che stupisce di più è che in soli dieci minuti di ricarica, anche wireless, recupera energia sufficiente a percorrere cento chilometri. 

Mercedes procede spedita nella corsa al progresso a quattro ruote. Il Costruttore tedesco ha creato un apposito brand, si chiama EQ, per identificare i suoi mezzi più innovativi. «Guardando verso il futuro, l’intelligenza artificiale è una questione centrale per noi. Questo vale per tutti i settori del business: sviluppo, produzione e uso dei veicoli, servizi di mobilità e comunicazione», spiega Howe.

L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione aprono nuove opportunità a Daimler in tutti i campi della strategia C.A.S.E.». Ovvero Connessa, Autonoma, Condivisa ed Elettrica: l’auto di un futuro non molto lontano.