Come una seconda casa

Anziani – Il centro diurno socio-assistenziale aperto da Pro Senectute a Maggia mira a diventare un punto d’incontro per gli anziani della valle
/ 09.09.2019
di Stefania Hubmann

Per rimanere attivi ed evitare la solitudine quando si diventa anziani, il centro diurno è un punto d’incontro stimolante che può trasformarsi in una seconda casa. È quanto avvenuto per la prima signora che lo scorso giugno si è recata nel nuovo centro aperto da Pro Senectute Ticino e Moesano nel Comune di Maggia. La struttura, una novità per la Vallemaggia, è la sesta dal 2014 gestita dall’organizzazione con il sostegno del Dipartimento della sanità e della socialità. Il Cantone punta infatti a promuovere una prevenzione attiva per cercare di mantenere il più a lungo possibile le persone anziane al proprio domicilio. Ne va della loro qualità di vita e dei costi della salute legati all’invecchiamento della popolazione. Ogni centro diurno socio-assistenziale cresce nel contesto territoriale nel quale è inserito e quello appena inaugurato a Maggia presenta tutta una serie di prerogative alle quali gli anziani residenti nella valle non resteranno indifferenti.

Innanzitutto nei luminosi spazi del nuovo punto d’incontro, inserito in una palazzina residenziale appena ultimata in prossimità di diversi servizi, ci accoglie con simpatia ed entusiasmo Valentina Gnesa, la giovane coordinatrice. Educatrice formatasi alla SUPSI, Valentina ha lavorato per 3 anni nel centro diurno comunale di Riva San Vitale prima di raccogliere la sfida di gestire la nuova struttura di Pro Senectute. «In collaborazione con il collega Alessandro Ligato, ancora in formazione e che mi affianca al 70 per cento, ho visitato la valle e diffuso volantini in modo da conoscere la regione e informare popolazione ed enti locali sulle nostre attività. Ora si tratta di plasmare e sviluppare il centro, da un lato basato su criteri di gestione comuni a tutte le strutture di questo tipo e dall’altro caratterizzato da una vita propria legata al contesto nel quale si trova e alle persone che lo frequentano. Queste ultime sono per ora una quindicina nei momenti ricreativi più seguiti come le tombole e gli incontri animati da un musicista. Con i primi utenti stiamo ultimando piccoli lavori di arredamento e approfondendo necessità e aspettative». 

La posizione centrale facilita l’accesso degli anziani che in questi primi mesi in alcuni casi arrivano magari solo per curiosare, per capire cosa succede nel bar dell’entrata e nel grande salone affacciato sul verde. Prosegue la coordinatrice: «Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. L’entrata è libera e senza necessità di iscrizione. Solo per i pasti e le gite chiediamo di annunciarsi e un modesto contributo finanziario. Chi non riesce a raggiungerci in modo autonomo, può beneficiare di un servizio di trasporto gratuito. Più avanti verrà inoltre proposta un’apertura al sabato mattina con l’aggiunta del pranzo, in modo da coprire una parte del week-end come già avviene negli altri centri diurni e come richiesto dal progetto cantonale».

Tutto è quindi facilitato per invogliare gli anziani soli a ritrovarsi e i familiari a beneficiare di uno sgravio del loro impegno quali curanti. Anziani che si riuniscono senza però rimanere confinati fra loro. Negli appartamenti della Residenza Parco Maggia stanno infatti arrivando i primi inquilini, mentre al piano terreno sono previsti un ristorante e alcuni commerci. La corte centrale, resa accogliente da una fontana, due ulivi e alcune aiuole con erbe aromatiche, diventerà un ambiente vivace e multigenerazionale dal quale si accede al centro di Pro Senectute.

L’inserimento del centro diurno socio-assistenziale in un contesto abitativo è molto favorevole per raggiungere gli obiettivi perseguiti con la sua apertura. Lo conferma anche Laura Tarchini, responsabile della comunicazione di Pro Senectute Ticino e Moesano. «La presenza di appartamenti, magari in parte concepiti proprio per le esigenze delle persone anziane, facilita il contatto. Il centro diurno socio-assistenziale deve inoltre costituire un ambiente familiare dove le persone si recano con piacere e regolarità. La frequenza costante di 25-30 ospiti viene in genere raggiunta a un anno dall’apertura. Bisogna infatti lasciare agli interessati il tempo necessario per cambiare abitudini».

Per alcuni, come la signora che abbiamo incontrato a Maggia, ciò avviene in modo naturale. Spostatasi dal Comune dove aveva vissuto per trent’anni, si è ritrovata vicina alla figlia ma lontana dalla sua cerchia di conoscenze. Nel centro diurno ha trovato accoglienza, compagnia, divertimento e la possibilità di essere utile, partecipando a lavori manuali e cucinando. «Il programma delle attività – precisa Valentina Gnesa – è allestito e diffuso mensilmente. Comprende appunto lavori manuali e cucina, oltre a giochi che stimolano la memoria (carte, cruciverba), canti, balli, cinema e uscite. Queste ultime sono molto apprezzate, perché offrono l’opportunità di tornare in luoghi sovente già visitati ma non più di facile accesso a causa della ridotta mobilità. I momenti conviviali sono pure sempre ben frequentati come è stato il caso della grigliata organizzata lo scorso agosto. Ha riunito gli ospiti di tre centri diurni: Maggia, Massagno e Riva San Vitale. Si tratta di preziose occasioni di scambio, sia per gli ospiti, sia per i collaboratori».

Questi ultimi includono i volontari, tassello indispensabile per un buon funzionamento di ogni centro diurno. Accanto all’impegno dei professionisti del settore socio-sanitario – sottolineano le due rappresentanti di Pro Senectute Ticino e Moesano – è necessario poter contare sui volontari locali per riuscire a gestire il gruppo nelle diverse attività ricreative e nelle visite esterne. A Maggia si è solo all’inizio e quindi ogni partecipazione di questo tipo è più che mai gradita. Aggiunge Valentina Gnesa: «La collaborazione è molto importante a tutti i livelli. Per questo motivo, oltre al proficuo coinvolgimento del Comune e delle associazioni presenti in valle, si lavora a stretto contatto con gli altri centri diurni di Pro Senectute (in ordine di apertura Lamone, Faido, Massagno, Tenero, Bellinzona e Maggia), con le analoghe strutture gestite da altri enti e con l’intera rete di servizi che opera a favore degli anziani». Da rilevare, che Pro Senectute Ticino e Moesano gestisce anche cinque centri diurni terapeutici riservati a persone affette da malattia di Alzheimer o da patologie correlate, che vivono ancora al proprio domicilio.

I centri diurni socio-assistenziali fungono invece solitamente da primo contatto per le persone fragili. Sono destinati a chi, ancora autonomo o con un lieve bisogno di assistenza, vive a casa propria. Offrono però anche un accompagnamento che individua i disagi emergenti indirizzando gli utenti verso aiuti mirati. Nel corso degli ultimi anni hanno conosciuto una progressiva diffusione dapprima nei centri urbani e poi nelle valli. Anche la popolazione della Vallemaggia ha ora il suo punto di riferimento, concepito per gli anziani ma anche da loro medesimi in quanto invitati a partecipare attivamente alla scelta delle animazioni. 

Informazioni
Centro diurno socio-assistenziale di Maggia, tel. 091 7609163.
www.prosenectute.ch, tel. 091 9121717