Il miglior antifurto nelle abitazioni è il comportamento stesso del residente. Sovente si dimenticano infatti precauzioni semplici e banali. La polizia è vicina alla popolazione anche in questo ambito, presente sul territorio e attiva nella prevenzione. «Insieme a voi, contro i furti con scasso!» è il titolo della campagna proposta a inizio estate dagli otto corpi di polizia del Luganese. Un volantino con sette consigli principali per prevenire i furti con scasso è stato spedito a tutti i fuochi dei 47 Comuni del comprensorio Regione III. I consulenti per la sicurezza dei rispettivi corpi di polizia sono inoltre a disposizione per consigli mirati.
Benché la tendenza dei furti con scasso sia in diminuzione a livello nazionale come pure cantonale, non bisogna mai abbassare la guardia. Essi restano infatti uno dei reati più frequenti con numerosi Comuni luganesi al di sopra della media cantonale. Da non sottovalutare nemmeno le conseguenze psicologiche nelle vittime che vedono violata la propria intimità. La stagione a rischio non è solo quella estiva, perché i cosiddetti topi d’appartamento sono attivi anche negli altri mesi dell’anno, soprattutto nelle zone più discoste e a bassa densità demografica.
Il Malcantone è sicuramente una giurisdizione particolare per posizione geografica e conformazione del territorio. In alcuni suoi comuni nel 2016 si sono registrate le frequenze più elevate del Ticino. Per Fabrizio Ponti, comandante della Polizia Malcantone Ovest con sede a Caslano «le azioni di prevenzione hanno sempre un buon riscontro. Anche l’invio a oltre 60mila fuochi di un volantino in busta chiusa con lettera accompagnatoria firmata dagli otto comandanti è stato apprezzato. Abbiamo optato per questa formula proprio per essere sicuri di raggiungere i destinatari, per essere vicini al cittadino con consigli pratici e per manifestare la nostra disponibilità nel caso fossero necessari ulteriori chiarimenti. In effetti alcune persone ci hanno contattato per una consulenza personale. Grazie anche ai sopralluoghi si riesce a consigliare in maniera più precisa chi ha dubbi riguardo la sicurezza della propria casa o del proprio appartamento. In relazione ai punti deboli e alle possibili vie di fuga si possono suggerire diverse misure di prevenzione fino ai sistemi di sicurezza e di allarme di cui si occupano le ditte specializzate». Il comandante, con una lunga esperienza al fronte nella regione malcantonese, sottolinea inoltre come i ladri agiscano di solito dopo aver perlustrato la zona e studiato le abitudini dei residenti. Nelle abitazioni i colpi sono messi a segno per lo più di pomeriggio, mentre negli stabili industriali e negli uffici di notte.
La riorganizzazione delle polizie comunali del Luganese, avvenuta nel 2015 e sfociata in otto corpi, ha favorito una migliore organizzazione del lavoro soprattutto per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse. Precisa il comandante Ponti: «Nella nostra giurisdizione, che comprende dodici Comuni e quattro dogane per un totale di circa 14mila abitanti, possiamo così assicurare il passaggio di una pattuglia in tutti i Comuni due volte al giorno. I villaggi più discosti, vicino al confine, beneficiano di qualche ulteriore transito. Si tratta di un’azione deterrente valutata in modo positivo dalla popolazione, in particolare dalla fascia anziana. In queste zone, molto vicine al confine, i ladri si spostano a piedi, fuggono attraverso i boschi e in autunno tendono a prendere di mira i rustici situati in posizione isolata. In diversi casi il problema non è tanto l’entità del bottino quanto i danni e la violazione dello spazio privato, usato anche solo per rifocillarsi o passare la notte».
Come difendersi quindi da questo tipo di delinquenza? Il comandante Ponti risponde con i sette consigli ufficiali riportati nel volantino spedito alle economie domestiche del Luganese. Chiudere a chiave le porte, chiudere le finestre, mettere al sicuro gli oggetti, aprire gli occhi segnalando comportamenti sospetti, accendere le luci utilizzando dei temporizzatori, attivare l’allarme e rivolgersi ai consulenti per la sicurezza della polizia. Sono questi i comportamenti da assumere per ridurre il rischio di subire i danni di un furto con scasso. Ulteriori dettagli per un alloggio sicuro sono forniti sul sito della Prevenzione Svizzera della Criminalità (www.skppsc.ch/it/temi/furto-con-scasso) che affronta diverse tematiche legate alla sicurezza.
La campagna «Insieme a voi contro i furti con scasso» fornisce informazioni anche su come agire in presenza di tale avversità. Chiamare la polizia senza mettere a repentaglio la propria sicurezza e non toccare nulla fino all’arrivo degli agenti sono le parole d’ordine. La collaborazione con la polizia è un aspetto che Fabrizio Ponti tiene a sottolineare: «Le segnalazioni dei cittadini sono molto preziose, perché non possiamo essere presenti sempre e ovunque. Nella nostra giurisdizione, che è la più vasta, disponiamo di sette agenti. Il veicolo di pattuglia con due poliziotti a bordo è un deterrente per i ladri e infonde sicurezza alla popolazione, ma in caso d’intervento è essenziale la collaborazione delle vittime e di chiunque possa fornire indicazioni utili per fermare i ladri, molto spesso attivi in banda».
Come già avvenuto negli scorsi anni con azioni di sensibilizzazione direttamente sul territorio, grazie ad esempio a una postazione mobile, la Polizia della Regione III offre al cittadino disponibilità e competenza per contrastare un fenomeno al momento non particolarmente acuto, ma che può subire repentini cambiamenti a dipendenza di come si muovono le bande di ladri. Anche i consigli che sembrano scontati sono quindi da accogliere con rispetto e soprattutto da mettere in pratica.