C’è chi si rilassa così

Internet – Si trovano video di ogni tipo per gli utenti del web, dai maniaci della pulizia agli ossessionati del relax
/ 13.04.2020
di Sara Rossi Guidicelli

Fin da quando sono piccola ho una sensazione segreta che pensavo di essere l’unica ad avere. Dicevo ai miei genitori: «Quando mi raccontate una storia a me viene un mal di testa bello». Ancora oggi, se sento una voce calma e piacevole, ho dei brividini sulla nuca. Anche se vedo qualcuno che liscia una stoffa con le mani. O che compie un gesto molto accuratamente. Poi un giorno ho scoperto che anche la mia migliore amica ha i brividini quando sente parlare sottovoce. E insieme abbiamo visto il film The Glenn Miller Story dove la moglie del leggendario musicista jazz sa sempre quando una canzone le piace, perché sente «un formicolio sulla nuca».

Da alcuni anni è noto che non siamo le uniche e che quel formicolio ha un nome: Asmr. Pare anzi che il 20% della popolazione circa lo sperimenti regolarmente. La sigla Asmr sta per autonomous sensory meridian response, cioè «risposta sensoriale apicale autonoma» e viene definita così: «sensazione di formicolio in varie parti del corpo, perlopiù accompagnata da uno stato di rilassamento mentale di chi la esperisce; a suscitarla concorrono numerosi stimoli: cerebrali (pensieri o idee) oppure di natura visiva, uditiva o tattile, percepiti da un soggetto in modo attivo o passivo».

Ora il web pullula di video in grado di suscitare brividini nella popolazione che sperimenta l’Asmr: si mostrano persone che piegano mutande con molta concentrazione, si sentono voci che sussurrano, si guarda un pittore che piano piano spiega come usa il pennello e intanto il pennello fa «gri gri» sul foglio. Dico subito che non con tutti i video funziona: io continuo a preferire il suono della voce della mia farmacista o quello di una signora anziana con l’accento calabrese incontrata in treno e alla quale ripenso sempre prima di dormire.

Joëlle Dozio Bellorini, la psicologa e psicoterapeuta che interpello per saperne di più su questa tendenza a rilassarsi guardando video Asmr, mi confida come prima cosa che anche lei sente il formicolio in cima alla testa quando sente voci particolari e anche a lei succedeva fin da piccola senza sapere cosa fosse. «Penso che sia una sensazione arcaica, legata ai primissimi stimoli che il neonato percepisce – spiega – una sensazione legata a una sensorialità piacevole, una combinazione di stimoli come una carezza sulla testa accompagnata dalla voce dolce della mamma o del papà. Siccome il bebè è troppo piccolo per averne un ricordo cosciente, questa sensazione viene registrata in quella che chiamiamo “memoria implicita”: un ricordo che non è raffigurabile, come tutte le sensazioni e stimolazioni del neonato o anche del feto. D’altronde l’udito e il tatto si sviluppano già in utero ma gli stimoli percepiti in gravidanza non potranno essere ricordati come tali ma influenzeranno poi il carattere e le sensibilità di ognuno». Ma perché allora non succede a tutti? «Proprio perché ognuno di noi reagisce agli stimoli in modo diverso in funzione delle sue sensibilità e del suo vissuto».

I video su youtube rilassanti hanno infatti un grande successo anche in chi non può definirsi una persona che sperimenta l’Asmr: c’è chi si rilassa con voci dolci, pur non provando formicolii da nessuna parte. Vengono usati contro l’insonnia o per provare quello che molti definiscono «un orgasmo al cervello» («mal di testa bello» suonava meno sexy). Navigando tra le comunità di internauti che cercano relax, si trovano molte altre proposte per ogni preferenza: filmati di gente che mangia, masticando con cura, in primo piano fanno milioni di click; filmati di gente che ripara cose o che le pulisce con spazzoloni potenti togliendo serie incrostazioni; e... siete mai capitati su tutta quella categoria chiamata mini food? Si vedono mani che con minuscoli utensili, su minuscoli fornelli, cucinano minuscole pietanze. Succulenti centimetri quadrati di bistecca, sushi per formiche, torte cotte in porta candeline. Miniature space è il canale Youtube specializzato in piccolissimi piatti da consumarsi con irrisorie bottigliette di vino... una tendenza che arriva dall’Asia e che è diventata anche un business, tanto che è nato uno shop apposito con mini utensili da cucina.

Il più sorprendente di questi nuovi video passatempo, tuttavia, è forse la Dermotillomania, altrimenti detta «piacere di schiacciarsi i brufoli», di schiacciarli agli altri o di vedere terze persone alle prese con i propri punti neri. E non si tratta semplicemente di una comunità di stravaganti appassionati di pus. Fior fiore di medici mettono a disposizione filmati in cui spremono giganteschi punti neri ai loro pazienti, consenzienti, naturalmente. Il video più famoso, Black & White Heads on Nose Part 3 ha ben 18 milioni di visualizzazioni. E il dermatologo che lo ha postato è diventato una celebrità sotto il gratificante appellativo di «Re dei punti neri».

Ma cosa abbiamo che non va? Soddisfazione nel vedere lo sporco che lascia il nostro corpo, bisogno di pulizia? Brivido legato a un rischio inconscio? Rabbia repressa? O semplicemente siamo alla disperata ricerca di pratiche per rimuovere l’ansia cosmica che ci attanaglia e non sappiamo più come trovare pace senza un video ipnotizzante? Secondo Joëlle Dozio Bellorini, anche qui potrebbe trattarsi di una reazione arcaica, di un comportamento legato alle cure della mamma: «i bebè iniziano a costruire un dentro e un fuori se stessi a livello psichico grazie alla cura materna. Sappiamo che nei primati il grooming, ovvero il togliersi le pulci a vicenda, è un comportamento codificato e di vitale importanza nella comunità, necessario per intessere relazioni sociali e appianare tensioni. Il perché poi lo si vada a cercare sul web invece dovrebbe essere l’oggetto di uno studio più approfondito, non vorrei azzardare ipotesi», conclude la psicologa.

Quello che è certo, azzardo io, è che la privacy non è più un valore assoluto e il concetto di pornografia ha allargato di molto i suoi orizzonti.