Soccereconomics

/ 16.07.2018
di Angelo Rossi

Il calcio, in Svizzera, non dà più respiro ai suoi appassionati. Non è ancora terminata la coppa del mondo che già ricomincia il campionato. E già sono ricominciate naturalmente le speculazioni di commentatori e tifosi sull’esito dello stesso. Il pubblico dei lettori dei giornali specializzati e delle rubriche sportive è interessato a sapere non solo quale squadra vincerà il campionato, ma anche quale retrocederà e quali squadre potranno accedere alle coppe europee della stagione successiva. Le previsioni della maggior parte dei commentatori si appoggiano su due tipi di evidenza. Il primo è rappresentato dalla prestazione degli ultimi campionati. Una squadra che, da anni, si trova nei primi ranghi della classifica continuerà a godere i favori del pronostico. Ma anche per le squadre del gruppetto di coda la previsione si ripete di anno in anno. Daniel Fieldsend, un autore inglese, giustifica questo modo di fare le previsioni, per estrapolazione, affermando che esiste una gerarchia permanente delle squadre. Alla base di questa piramide troviamo le squadre che si dedicano a sviluppare talenti e si disputano la retrocessione. Lo strato successivo è formato da quelle squadre che raramente conoscono il successo, accedendo, magari ogni dieci anni o venti anni, a una finale di coppa. Viene poi lo strato delle squadre di media classifica che hanno sì speranze, ma non sono mai in grado di realizzarle (le eccezioni qui confermano la regola). I due ultimi strati sono formati dalle squadre candidate al titolo e dai superclub, ossia dalle squadre di fama internazionale. L’altro tipo di informazione introduce invece nella previsione un elemento più legato al caso. Si tratta degli acquisti e delle cessioni di giocatori. Facendo il bilancio degli stessi i commentatori ci dicono se la squadra si sia, o meno, rafforzata e quindi se sia in grado di migliorare, o no, il risultato della stagione precedente.

Queste sono le induzioni che si possono leggere e discutere di questi tempi. Per chi volesse andare oltre esistono però una quantità impressionante di siti internet, specializzati nell’analisi del calcio, che offrono una quantità ancora più impressionante di previsioni, deducendole da un volume enorme di dati e immagini raccolte nel recente passato. È il gigantesco tesoro di informazioni su cui oggi si basa l’analisi calcistica. Un settore particolare della stessa è rappresentato dalla soccereconomics (il termine è stato coniato dagli americani), ossia dal tentativo di estendere l’analisi economica al gioco del calcio. Per questi analisti il calcio è un’industria e la squadra di calcio un’unità di produzione alla quale occorre applicare i principi della conduzione aziendale razionale. Tutti noi sappiamo che il principio base è quello dell’efficienza, ossia quello di realizzare il risultato massimo possibile. In termini calcistici si tratta di ottenere, con una data dotazione di mezzi finanziari, il numero maggiore di punti durante la stagione. Per le squadre professioniste è facilmente dimostrabile che il rango che esse ottengono, nella classifica di fine stagione, dipende direttamente dal rango che esse occupano, a inizio stagione, nella classifica dei budget a disposizione delle squadre. Questa legge della soccereconomics vale però solamente su un periodo di più anni. Nella singola stagione, invece, può manifestarsi più di una sorpresa. Per esempio, nella stagione 2017/18 i primi due posti della classifica li hanno conquistati le due squadre con il maggior budget, ossia lo Young Boys e il Basilea. Ma al terzo posto è venuto inserendosi il Lucerna, squadra che possiede uno dei budget più bassi. Tra gli ultimi della classifica, poi, troviamo il Sion che per budget dovrebbe figurare al terzo posto. Il Sion è una squadra inefficiente: ha speso molto realizzando pochi punti; il Lucerna è invece una squadra efficiente che ha speso poco e ha realizzato molti punti.

In conclusione, i soldi possono aiutare a patto che si spendano in modo efficiente. Ma come fare per raggiungere l’efficienza nel campionato di calcio? La risposta a questa domanda la possono dare soprattutto le squadre che non dispongono che di un piccolo budget: i Thun, i Lugano e, soprattutto, i Lucerna di turno. Quel che è certo è che non basta ingaggiare l’allenatore di una squadra efficiente, come continua a fare per esempio il Sion, perché una squadra inefficiente migliori le sue prestazioni.