L’ambiente come va? Così, così!

/ 15.01.2018
di Angelo Rossi

Quando sono nato io, l’ambiente, come involucro nel quale viviamo e della qualità del quale dobbiamo preoccuparci, era un termine sconosciuto. Né si sapeva qualcosa dell’ambiente, quando io avevo vent’anni. In effetti l’ambiente ha cominciato ad essere preso in considerazione, in Ticino, verso la metà degli anni Sessanta dello scorso secolo, quando – ve lo assicuro è proprio stato così – da un giorno all’altro, si scoprì che i nostri laghi erano inquinati. Questa scoperta sollevò un gran polverone: i ticinesi ne restarono impressionati non tanto perché l’inquinamento dei laghi comprometteva la loro qualità di vita (in quei tempi nessuno utilizzava questo termine) ma perché poteva influire negativamente sui flussi di turisti. Da allora in poi la presa di coscienza che l’ambiente nel quale viviamo è per noi indispensabile e che la sua qualità può essere deteriorata da processi che noi stessi promuoviamo ha fatto passi avanti da gigante.

Negli anni Ottanta dello scorso secolo è poi arrivata la legge federale sulla protezione dell’ambiente e, in seguito, le sue numerose ordinanze, a precisare quando si può parlare di inquinamento dell’ambiente e cosa si deve fare per combatterlo. Ed è grazie a questa legge e a queste ordinanze che, poco a poco, si è cominciato a misurare l’impatto dei diversi processi inquinanti e, con il tempo, si è potuta costituire, in Ticino, una statistica dell’ambiente. Poiché i cambiamenti in materia di qualità ambientale si fanno lentamente, la statistica ticinese dell’ambiente esce solo ogni 4 anni.

L’edizione pubblicata alla fine del 2017 comprende 24 schede che possono essere suddivise in tre categorie. La prima categoria comprende le schede che informano sulla consistenza del possibile impatto umano sull’ambiente. La seconda categoria comprende le schede che informano sull’uso delle risorse naturali. La terza, invece, si concentra sull’impatto nocivo che deriva da questo uso. Oggetto di dibattito, anche in Ticino, è la questione a sapere se i processi inquinanti derivino da attività umane, solamente, o se invece si manifestino anche per effetto di inevitabili trasformazioni dell’ambiente naturale che non sono necessariamente da collegare con le attività dell’uomo (per esempio le eruzioni vulcaniche o certi tipi di incendi di boschi). È giusto precisare che la statistica ticinese dell’ambiente si occupa essenzialmente dei processi inquinanti derivanti da attività umane. Non meraviglia quindi constatare che la sua prima scheda concerne la popolazione e i posti di lavoro, la seconda la struttura del territorio e la terza la mobilità. Vengono poi le schede dedicate agli usi del territorio come gli insediamenti residenziali, l’agricoltura, il bosco e il legno, la caccia e la pesca, l’energia, il consumo di acqua. Da ultimo la statistica raccoglie una serie di schede che misurano l’entità dei processi inquinanti come il rumore, i rifiuti, sostanze e prodotti chimici e gli incidenti che possono derivare dal loro uso, le radiazioni non ionizzanti, l’inquinamento luminoso e i siti inquinati. Da segnalare sono infine tre schede che si occupano di altri aspetti importanti collegati con il discorso ambientale come il clima, la biodiversità, i pericoli naturali e gli organismi patogeni, geneticamente modificati e alloctoni invasivi.

La statistica ambientale non offre una valutazione d’assieme. Chi si interessa allo stato del nostro ambiente vi troverà però molte informazioni su aspetti singoli che gli permetteranno per lo meno di farsi un’idea di quanto ampia sia la problematica, di quale sia la portata del degrado per singoli aspetti della stessa e di quali possano essere i rischi e i pericoli che minacciano la qualità ambientale. Troverà anche qualche indicazione sull’evoluzione nel tempo del degrado ambientale. Ma siccome questo è un fenomeno di lunghissimo termine è purtroppo difficile giudicare se le cose stiano andando poco bene o piuttosto male. Diciamo che l’impressione che emerge dalla visione dei molti grafici di cui è composta questa statistica sia che l’ambiente, in Ticino, va così, così. Tra le possibili carenze di questa statistica segnalo la mancanza di indicazioni sugli effetti delle molte misure di protezione che sono state prese sin qui e si continuano a prendere per evitare il peggio.